La verità
Per onorare le molte citazioni del Connestabile giovedì, in pausa pranzo (1 ora), mi sono ingolfato di kebab e poi mi sono catapultato alla Feltrinelli per comprare “Tempo scaduto” di Luca Ricolfi edizioni “Il Mulino”.
L’agile libello mette alla prova dei fatti il “Contratto con gli italiani” sottoscritto da Super Silvio prima delle elezioni del 2001.
L’autore si limita a valutare il grado di realizzazione del Contratto senza quasi metterne in discussione l’utilità.
Il libro brilla per imparzialità e non solo smentisce tanti luoghi comuni sul Governo Berlusconi. ma accredita anche quelle che ormai molti considerano bufale.
Tra i vari colpi che un lettore di sinistra deve incassare quello piu’ doloroso riguarda il famoso buco di bilancio occulto che il precedente governo di centro sinistra avrebbe lasciato in eredità al centro destra. Secondo l’autore non si tratterebbe di leggenda ma di realtà (ho sempre pensato che fosse un favola del nostro idolo per mascherare i suoi insuccessi)che in parte ha impedito la realizzazione del contratto.
Senza entrare nel dettaglio dei calcoli fatti (per la mole dei dati, l’unica cosa possibile è fare una o più stime che alla fine si avvicinino ragionevolmente al reale) alla fine emergono risultati sorprendenti (bisogna precisare che il Contratto, pur essendo una novità per la comunicazione politica del nostro Paese, è in realtà piuttosto vago e quindi l’autore ha dovuto in alcuni casi “decifrare” le promesse fatte. Questo è stato fatto cercando di tenere fede allo spirito delle promesse).
La promessa relativa alla criminalità(forte riduzione dei reati) non è stata per niente realizzata.
La promessa relativa all’innalzamento delle pensioni minime è stata pienamente realizzata (malgrado ciò che viene detto da sinistra e sindacati).
La promessa relativa ai nuovi posti di lavoro è stata in parte realizzata (circa 65%) con l’effetto collaterale di una riduzione della precarietà (e questo è un altro punto sorprendente poiché oggetto di aspre parole nei confronti di Super Silvio, del suo governo e della Legge Biagi)
La promessa relativa alle tasse è stata parzialmente mantenuta (circa il 55%) con benefici per le classi piu’ alte ma anche per quelle più basse (l’autore definisce, alla fine del libello, la politica degli ultimi 5 anni una politica di sinistra. Aveva ragione allora Berlusconi quando di recente in tv si definì uomo di destra ma con politiche di sinistra…ne risi parecchio…).
La promessa relativa alle Grandi Opere è la piu’ difficile da valutare. Anche considerando l’atteggiamento “benevolo” di Ricolfi la percentuale non supera il 54%( Berlusconi aveva promesso che le opere sarebbero semplicemente iniziate. Il concetto di “inizio dei lavori” si presta a varie interpretazioni. La semplice apertura di un cantiere o anche la progettazione sarebbe già indice di successo)
A questo punto viene stimato che alla fine della legislatura la percentuale della realizzazione del contratto sarà di circa il 60%. Con questo risultato Berlusconi, mantenendo la sesta promessa, non si dovrebbe ricandidare. Ricolfi riconosce all’attuale Governo una serie di attenuanti che hanno in parte reso impossibile la realizzazione di un programma che tutto sommato era realizzabile ed applicabile.
Sino a qui ho esposto, spero con equilibrio, i dati che Ricolfi elenca con lucidità ed onestà.
Berlusconi non ha lavorato male, ha tentato di tenere fede alle sue promesse(in parte ci è riuscito) e molto del suo lavoro viene spesso denigrato. Quello che piu’ colpisce è che tra i risultati, seppur collaterali, della politica sulla disoccupazione ci sia in effetti una riduzione del precariato (la percezione comune è che il precariato sia aumentato).
Ma le dolenti note ci sono non solo per chi vota a destra ma anche per chi vota a sinistra e paga le tasse….
Già, perché gli effetti di due delle promesse di Berlusconi annullano, da un lato una delle promesse e, dall’altro, hanno effetti devastanti sul deficit.
Nel primo caso si parla della politica fiscale. La riduzione della pressione fiscale diretta è stata compensata da un aumento delle imposte indirette.
Nel secondo caso, a mio avviso il piu’ inquietante, tramite un artificio è stato creato un debito occulto(che sfugge così ai parametri di bilancio dell’Unione Europea) che, se le grandi opere fossero veramente realizzate, peserebbe ogni anno da qui al 2016 per un controvalore pari ad una finanziaria da “cura da cavallo”.
Finto di leggere il libro, prendendolo per vero, sono rimasto amareggiato per i seguenti fatti:
Il buco di bilancio lasciato dal centro sinistra che credevo fosse leggenda.
Le bugie che vengono raccontate su alcuni obiettivi raggiunti dal governo di Super Silvio da parte del centro sinistra e dai media ad esso vicino.
La sostanziale incapacità( ed onestà….) dei mezzi di informazione di ogni colore di far luce su questi anni di Governo con le sue luci ed ombre.
Lo spettro di un aumento del disavanzo pubblico a causa delle grandi opere.
Berlusconi, alla fine di questa analisi, non dovrebbe ripresentarsi o quantomeno non dovrebbe esser votato. Questo limitandosi solo al Contratto con gli italiani. Se poi, ma qui si entra nel campo delle opinioni, si tiene conto del monumentale, e credo innegabile, conflitto di interessi e della posizione giudiziaria personale del soggetto l’affermazione non può che rafforzarsi.
Credo che Berlusconi, come hanno scritto in diversi, sia una anomalia che in questo Paese ha prodotto squilibri sulla vita politica e sostanzialmente incancrenito il confronto politico italiano trascurando i reali problemi e le reali potenzialità dell’Italia.
Spero che Silvio esca sconfitto da questa tornata elettorale in maniera sonora questo non perché vinca il centro sinistra ma perché la sua uscita di scena porrà fine al conflitto di interessi che avvelena il Paese e permetterà un riciclo della classe politica, di destra e sinistra, e l’avvio di una vera alternanza di Governo che credo sia l’unica strada per la crescita di un paese democratico.
Guglielmo