venerdì, giugno 29, 2007

se io fossi...

il direttore della rete di AT&T starei passando minuti di terrore nell'attesa che i fortunati possessori dell'iphone comincino a saturarmi la rete.
2 a 1 che cade tra le 20 e le 21 ora di NY...
tec

Evviva il centrosinista! Evviva la meritocrazia!

Bisogna essere onesti, non ci aspettavamo che fossero così organizzati. Certo, sono sempre stato critico nei confronti di quella che non certo la mia parte politica, ma è arrivato il momento di riconoscerne, al di là delle opposizioni sulla sostanza, i pregi metodologici.

Ecco allora che la scoperta foruita da parte di un cronista de Il Mattino, riporta alla luce uno straordinario documento di passione politica, organizzazione e strategia.
complimenti.

Nato il 4 luglio....

Federico compie un anno. Il suo primo anno di vita è volato come un respiro. Da piccolo fagottino si è trasformato in un piccolo dolce bambino. Sbuzzy, come detto, è uno riservato che poco ama gli estranei. Come ogni secondo figlio è abituato a non avere grosse attenzioni e, alla fine, a sbrigarsela da solo. Così, adesso che è in trasferta in Brianza, circola nella grande casa che abbiamo affittato come indemoniato. Quando il suo sguardo incontra il mio sorride felice sbattendo i piedi a terra. Federico, noto alle cronache casalinghe come Sbuzzy Rufilius, Sbuzzy Boy o Sbuzzy Clorufilius, è un temerario. Se nel suo raggio d’azione esiste un pericolo si è certi che Sbuzzy Ru sia li. Se c’è una rampa di scala Rufilus tenterà di catapultarsi giu. Se lo tengo sulle gambe,mentre tormento i suoi ricciolini biondi sulla nuca, lui tenterà un tuffo di schiena tipo sommozzatore. Se c’è una presa mal messa, Sbuzzy tenterà di strapparla dal muro. Se un pezzetto di Lego è sul pavimento lui lo ingoierà. Quando viene sorpreso a fare cose che non deve fare allora lascia cadere rapidamente l’oggetto della trasgressione e, scrutando l’avventore con la coda dell’occhi, finge malamente indifferenza.

Al mattino, quando capita nel lettone, per la rabbia di sua mamma, rotola verso di me e si schiaccia contro il mio corpo e con la bocca spalancata mi bacia sulle guance.

Se io e Riccardo giochiamo sul pavimento Federico si trasforma in Godzilla e, con le sue movenze, si avvicina al gioco. Afferra macchinine, lego, palline e, tra urla cariche di soddisfazione, scaglia tutto ovunque, mentre suo fratello, senza farsi vedere, gli assesta qualche malizioso colpetto.

Ma è tavola che da il meglio di se. Mentre arriva il piatto è teso come se il piatto stesso dovesse venir colpito da un missile Stinger. Solo quando è posato nei suoi pressi ed il cucchiaio inizia la sua spola allora si tranquillizza. Primo, secondo e frutta sono irrinunciabili.

Mi aspetto che quando inizierà a parlare dica “Caffè e ammazzacaffè!”

Tanti auguri dolce e riservato Sbuzzy!


Guglielmo

Tornare nel Patto di Varsavia?

mah! iWait (till december?)

 Se a gennaio Jorma Ollila, che non è un pescatore maori, ma il chairman di Nokia, avesse detto: "carissimi, faremo un telefono gprs, con il touchscreen, il sistema operativo proprietario e anche un po' chiuso", le azioni di nokia sarebbero finite vicine allo zero.
 Ma siccome quelle cose lì le ha dette SJ, allora, s'è creata sta aspettativa che si concluderà intorno alla nostra mezzanotte (alle 24:01 su flickr ci saranno le prime foto dei bastardi che se lo sono comprato). E l'iphone sarà realtà.
In questi mesi le informazioni sono filtrate in modo confuso. Un po' ufficiali da Apple, alcune da terze parti, altre sono comparse random a destra e manca [la migliore è stata quella di alcune foto su flickr scattate con l'iphone. Flickr consente di cercare le foto per tipologia di macchina fotografica che le ha scattate... e nessuno mi toglierà dalla testa che anche questo è stato voluto].
 Poi dicono che il marketing è morto: 6 mesi per entrare in un nuovo mercato (c'è gente che è fuori dall'apple store di nyc da tre giorni). da 1 a 3 milioni di telefoni pronti ad essere venduti. Quanto impiegherà Apple a vendere tutto il primo lotto? Quanto impiegherà a raggiungere l'1% della quota mondiale dei telefonini?
Attendiamo dicembre, noi europei... anche se io non perdo la speranza di trovarlo su internet. in un modo o nell'altro.
tec
 
 

giovedì, giugno 28, 2007

nell'era di internètt, la velocità è tutto

A settembre / ottobre compilo la scheda di richiesta di informazioni nel sito di un noto provider di televisione via satellite (l'unico, non ci vuole molto a capire chi è). Poi non ricordo cosa accadde, ma sono sicuro che alla fine, avevo chiamato il callcenter (da buon scozzese la prima strada mi avrebbe risparmiato la chiamata ad un cc a pagamento). Oggi mi chiamano per sapere se sono (ancora) interessato a sottoscrivere l'abbonamento.
time to market, six sigma, business processes, lean production applicata ai servizi, customer intimacy, canali remoti. Insomma, tutta roba passata indenne, se ci mettono 9 mesi (a titolo puramente esemplificativo, il tempo che mia moglie ha impiegato a fabbricare Matteo) per ricontattarti per fare un abbonamento.
Tec
ps: domani esce l'iphone. le miglia per andare a gratis ce l'ho, non devo nemmeno pagare per dormire che l'apple store è aperto 24h. io faccio un salto a NYC a vedere. Poi vi dico.

mercoledì, giugno 27, 2007

Dov'è finito Tec?

Secondo me qui, in coda...

martedì, giugno 19, 2007

Egemonia

Per la Sgrena ci fu una soy story per le due Simone un riscatto milionario. Entrambi i sequestri sono stati conditi dai giornali e da varie dichiariazioni dei politici di turno.
Padre Bossi invece?è il figlio della lupa? uno che sta dove deve stare senza proclami ma solo per seguire la propria vocazione e che quindi non può essere tirato per la giacchetta, anzi per la tonaca, da nessuno è caduto in disgrazia, senza che nessuno si occupi di lui...
mah...e poi dicono che non c'è un'egemonia culturale...

sabato, giugno 16, 2007

Il Tiranno

Come alcuni sanno io e la mia famiglia partecipiamo ad un gruppo parrocchiale. Ieri sera mi hanno nominato, in assenza totale di candidati ed alternative, segretario e responsabile delle feste.

Per premiarli ho deciso di inviare una mail di presentazione a tutto il gruppo(parroco compreso). Resto, speranzoso, in attesa di essere rimosso...

Ecco il testo...


Ieri sera, in un lungo è tormentato Consiglio, si è fatta chiara la crisi che la nostra Repubblica attraversa. Quando è stato rimesse il mandato per le merendine allora è stato lampante quanto la crisi istituzionale fosse profonda. Nell’ora del bisogno e della confusione è stato dunque necessario trovare un uomo forte che non solo si facesse carico delle incombenze amministrative ma che, con benevola fermezza, indirizzasse la Repubblica. L’investitura, che accetto senza riserve conscio del carico morale che affronterò, è per me un onore.


Figure come il Kaiser Guglielmo, Giulio Cesare, Augusto, Tiberio, Dionigi il Vecchio, Eisenhower, Roosevelt, Il generale McArthur (ma nella fase in cui voleva nuclearizzare la Cina), Serse, Alessandro Magno e suo padre Filippo, Luigi XVI prima della ghigliottina, Enrico VII, Riccardo cuor Di Leone, Giovanni Senza terra prima della concessione della Magna Charta, Washington e Abramo Lincoln saranno per riferimenti costanti nella saggia gestione della Segreteria e nell’organizzazione delle feste.

Troppo spesso però, cari amici, la parola “tirannia” è stata svilita se non infangata. Ma come dimenticare che nell’antica Grecia il Tiranno era colui che, nell’emergenza democratica o sotto la pressione militare di una Città Stato nemica, si faceva carico della salvezza della democrazia stessa?

Dalla mezzanotte di ieri sono dunque il nuovo Segretario ed il nuovo responsabile Feste per il 2007/2008. Siccome ritengo che un orizzonte temporale di un annuo sia limitativo per ristabilire l’ordine stabilisco, come primo atto, che le cariche vengano mantenute per almeno un “ventennio”.

Chiedo a F., cassiere del gruppo, di raccogliere e stanziare una cifra ragionevole per le seguenti spese minute:

Un drappo di seta bordo oro con leone giallo in campo rosso.
Un pennone di circa 15 metri sul quale sventoli il suddetto vessillo durante le riunioni in cui sono presente.
Un mantello azzurro con seminato di gigli bordato di ermellino (anche sintetico)
Un cavallo o palafreno nero con il quale possa girare per il giardino durante le feste .
Una stalla per il suddetto cavallo o palafreno
Biada
Stipendi per due pretoriani e loro vestizione ( mantello viola con cappa e daga corta imperiale)

Ho valutato che la parola “segretario” è riduttiva per una carica cosi delicata ho pensato quindi di trasformarla, almeno per i primi mesi in “Reggente”. Solo in seguito, quando ci saremo liberati degli orpelli liberali, potremo passare ad una definizione piu’ precisa che potrebbe essere ”Tiranno” o l’antico “Overlord” (Signore delle Terre Alte). Non è escluso un referendum di tipo bulgaro.

Riguardo alle feste, ieri sera, ho pensato di abolire le feste natalizie, pasquali e giochi vari per sostituirle, il 26 maggio, mio compleanno, con un’unica solennità. Si tratterebbe, nei mie disegni, di un Trionfo Imperiale con parata, sul tipo di quella in onore degli astronauti dell’Apollo XI.

Nel pomeriggio: corsa delle bighe, naumachia, tauromachia, ricostruzione storica dello Sbarco in Normandia e della Battaglia di Hastings con me nei panni di Guglielmo il Conquistatore.

Per non turbare la suscettibilità delle gerarchie ecclesiastiche ho pensato di non rimuovere Don C. come guida spirituale ma di farlo affiancare da uno sciamano Lakota Sioux di mia fiducia, Aquila che Vola, per le incombenze amministrative e gestionali.

Al vostro indirizzo mail troverete a breve una mia foto con didascalia “ Il Tiranno vigila e ci guida” che vi prego di appendere sui lettini dei vostri bambini.

Quando mi incontrate per strada potete salutarmi con il saluto romano accompagnato da “Maestà” o, piu’ sobriamente, con “Ave Tiranno!”.

Dalla mezzanotte di oggi verrà istaurata la legge marziale.

Le inutili mail con cui ci scambianmo opinioni e pensieri verranno sostituti da mie direttive. Vi prego di munirvi di una radio Cb ad onde corte. Alle 19.00 vi sintonizzeret con tutti i vostri cari sul canale 14 dove terrò, per 20 minuti circa e sulla scia di Roosevelt ed Hugo Chavez, "Discorsi intorno al caminetto", una breve riflessione sullo stao delle cose.

Per settembre vi prego di prendere visione della trilogia “Il giorno piu’ lungo”, “Salvate il Soldato Ryan” e “Banda di fratelli” nelle versioni commentate dal regista. Il primo incontro sguardo biblico-teologico verrà quindi sostituito con “ D- Day. Da Saint Mere Eglise a Omaha Beach: le prime 12 ore”

venerdì, giugno 15, 2007

L’esprit de l’escalier

Una battuta, anche una sola parola, ben piazzata decreta spesso un trionfo. In uno scontro dialettico, sferrare un colpo di maglio o una lieve sanguinosa stoccata è un’arte. Ma spesso la battuta migliore ci viene in mente quando ormai è troppo tardi quando appunto, come si dice in francese, siamo già sulle scale.

Ed anche se nei fatti siamo sconfitti ritirarsi con l’onore delle armi, avendo colpito l’avversario nel segno, rende una sconfitta meno amara e ci dispone alla riscossa.

Combinare le parole è un arte. Frasi ma anche semplici parole attraversano i secoli divenendo granitiche. Pronunciate in battaglia, vergate su carta, declamate in processi, tumulti o rivoluzioni diventano immortali.

Chiunque, persino qualche cantante di oggi, può trovare una combinazione di parole immortale ( o quasi...).


Io penso spesso a “L’essenziale è invisibile agli occhi” di Saint Exupery...

Il Maresciallo

giovedì, giugno 14, 2007

Lavoro

Forse non tutti sanno che da un mese sto facendo lo stagista in una nota azienda nel milanese.
Anche se il tempo è poco stasera mi voglio ritagliare un piccolo spazio...la cosa più divertente è che ora capisco come mai gli altri contributors siano così prolifici, l'ambiente lavorativo è così ricco di macchiette, di situazioni che invitano a fare riflettere. Ogni collega incarna infatti un classico stereotipo di questa società, c'è la quasi quarantenne single, acidissima perennemente abbronzata che a maggio fa le vacanze in costa rica, c'è la laureata che fa la segretaria, c'è l'ingegnere comunista che sogna di fondare un'azienda in proprio,c'è il capellone di destra con il contratto a progetto,c'è l'ingegnere che fa orari da impiegato, quello fissato con le donne,l'imprenditore e il commerciale. Ognuno ogni giorno si cala nella parte e recita esasperando, a mio parere, i proprio tratti per meglio rappresentare la commedia (o tragedia) umana. Questo porta a situazioni che una penna sagace come Gughi riesce a tratteggiare o una mente fine come il maresciallo a trarne situazioni sociopolitiche riconducibili a Sciascia, un volpone come il tecnologo trova spunti per fare satira politica e l'architetto riesce ricondurre tutto ad un modello, usarlo nella vita reale traendone profitto e vincere il tgm prize...

mercoledì, giugno 13, 2007

Le intercettazioni e la Cosa

Mi diverte molto leggere i giornali, in questi giorni. Mi diverte osservare le strenue difese del "ma non ho fatto nulla! non c'è rilevanza penale!" e via discorrendo. Mi diverte leggere che i DS da paladini della questione morale siano diventati dei socialisti qualunque, arroccati dietro il paravento del formalismo più bassso.
E poi c'è lui, il Migliore (quello nuovo: Massimo d'A.). Lui sì che è tosto: "vai, facci sognare!" Arricchito, volgare, sprezzante, di una intelligenza sterile, ma sempre un passo avanti a tutti. Fantastico.
In tutto questo c'è che ho presto il famoso documentario di Moretti "La cosa", che riprendeva le discussioni in alcune marginali sezioni del PCI dopo le dichiarazioni della Bolognina, nel novembre 1989. Gente semplice (uno arriva a dire: "io sono comunista e la proprietà privata non mi sta bene proprio per un cazzo"), piena di attese verso la "classe dirigente" del partito, i "compagni", etc.
Fantastico, è cambiato il mondo! chissà cosa pensano di un come d'Alema o Fassino, adesso, delle loro trame, in tutto e per tutto uguali a quelle dell'odiato berlusconi, chissà cosa pensano dell'amico Ricucci, chissà.
Rimane una cosa: nessuno ora può più ergersi a giudice (in senso politico) della destra più becera. Mi pare che i DS abbiano definitivamente perso ogni residua credibilità.

TMG Prize

Sabato, immersi nel sole della lodigiana, che allaga risaie e campi d’orzo senza conoscere ostacoli, io ed Archie passeggiavamo leggeri. I ragazzi, gettando infinite manciate di erba fresca in un recinto, attentavano alla salute di alcune caprette “deliziose”.

Big Sandrone, le grosse mani appoggiate ad un grezzo tondino per cavalli, ricordava con una sua vecchia collega i tempi che furono. I pallidi fantasmi dei suoi colleghi danzavano, punzecchiati dalle sue parole e dalle sue risate, nei canneti.

Era il ricordo di un lavoro che non c’è piu’. Fatto di scherzi e panini e dove l’indice con il quale misurare il successo dell’azienda non era il dividendo o la quotazione ma semplicemente la soddisfazione dei clienti e quella dei dipendenti.

Io ed Archie, diverse esperienze e diversi studi, ci confrontavano, con il supporto delle idee e delle persone che Archie stesso incrocia in giro per l’Europa, sul futuro.

A questo punto, nella furiosa mischia, è uscita, splendente come una lama ben forgiata da un rovente crogiuolo, una mia idea.

Poichè Archie, noto conferenziere e manager di respiro amplissimo, la riutilizzerà a breve, (come le idee che gli invio tramite sms e che lui finge di snobbare salvo poi portarle ai tavoli operativi dove divengono Jack Pot dal sonante rumore) la lascio in digitale confidando dell’impenetrabilità del Conciliabolo.

Quando la mia generazione, sfiancata da anni di obiettivi, flessibilità e tagli, giungerà alla pensione, le casse dell’Inps e dei vari fondi piangeranno. Allora lo Stato, a fronte di sgravi fiscale ed in attesa della nostra inevitabile estinzione, proporrà questo scambio.

Sgravi alle aziende che faranno lavorare rincoglioniti ed inutili settantenni. Settantenni che, a fronte del 60/70 % dell’ultimo stipendio (in pratica la pensione di cui ognuno dovrebbe godere) lavoreranno due tre giorni alla settimana “alla vai la che vai bene”. Tutti felici. Lo stato non paga pensioni, l’anziano con piu’ tempo libero ed una pensione camuffata da stipendi dignitosa e le aziende con forza lavoro flessibile, esperta e da far danzare come una compagnia del Bolscioi.

Che resti traccia, quando Archie, a Kuala Lampur, nell’annuale riunione dei Top Manager Global, vincendo il “TMG Prize” dirà, nel suo inglese della Regina:

“I have a dream....”


Il Maresciallo

lunedì, giugno 11, 2007

"Facci sognare"!!!

 Il bello, si fa per dire, delle telefonate dei politici (di sinistra) sulla vicenda di Unipol ed il tentativo di scalata su BNL è che a leggere i titoli delle agenzie che riportano le dichiarazioni di questo o quel politico, sembra di sentire Bondi, Fede, Schifani... insomma tutta la cricca di Silvio che normalmente difende il proprio capo.
Lasciando perdere se sia o meno corretto pubblicare, conoscere, trapelare (metteteci il verbo che volete) i contenuti delle telefonate, non lo so. Prendo atto però, anche a costo di sembrare populista, che i comportamenti dei politici sono sempre uguali... Mi spieghi qualche elettore del centrosinistra perchè in questo caso le intercettazioni non avrebbero dovuto essere pubblicate, mentre in altri casi, sebben coperte dal segreto istruttorio, hanno sempre fatto la loro bella comparsa sui giornali. [O forse Craxi rubava e Primo Greganti no?]
Beh?

martedì, giugno 05, 2007

L'esorcista

visto che è la giornata dedicata ai figli......
domenica sera, la madre di mio figlio ha dato qualche forchettata di un risotto con la salamella al Matteo. Il risultato si è visto ieri mattina. A mezzo metro dall'ingresso della sua sala all'asilo, il piccolo ha tirato fuori anche l'anima.
Io, pronto come un ghepardo, sono rimasto immobile, l'ho consolato un pochino e l'ho affidato alle cure di una delle sue educatrici. Nel frattempo (oltre a subire le saracche della bidella: è colpa mia se mio figlio vomita?) ho cercato di quantificare i danni: la giacca presentava alcune chiazze bianche, i pantaloni (del mio gessato d'ordinanza) erano più grigi e bianchi, ma solo bianchi, le scarpe da nere a bianche. Insomma, alla fine non ho salvato nemmeno le mutande.
Quando, dopo averlo cambiato e abbandonato al suo destino (mica per tanto, venivo poi richiamato dopo un'ora e mezza perchè febbricitante), mi sono avviato verso casa, più che un professionista sembravo un ubriaco al ritorno da una notte brava. Evidenti segni di un un hangover lungo i vestiti, un sacchetto della coop in mano (contenente i vestitini sudici), e il passo incerto...
 
Quando poi sono andato a riprenderlo poco dopo, era lì accoccolato all'educatrice: ha alzato lo sguardo e col fare di un novantenne mi ha teso le braccia. L'ho preso, caricato sul passeggino e portato a casa. Nel giro di mezz'ora, era rinato: cinguettava felice, giocava con le formine, mi lanciava la pallina... Secondo me si è pure strofinato il tabacco sotto l'ascella per far salire la temperatura...

Currahee!

Le celebrazioni per i 63 anni dello Sbarco in Normandia culmineranno questa sera, nel mio soggiorno, con la proiezione della seconda puntata di Band Of Brothers ed alcune citazioni de “Il giorno piu’ lungo”.

Alle 24.00, ora dell’inizio delle operazioni culminate con lo sbarco, incurante dei moniti anti zanzare della Susy, mi affaccerò sul mio piccolo regno (il cortile interno di cinque condomini) lanciando l’urlo della 101 aviotrasportata: “CURRAHEE!”.

Guglielmo

Paul

Sbuzzy è un ragazzetto riservato, dall’intensa vita spirituale ed interiore. Questa sua tendenza gli impedisce di essere particolarmente espansivo. Lui non dispensa sorrisi a casaccio ma li centellina rendendoli, di fatto, preziosissimi. Le risate sono rarissime e sono causate da scuotimneti affettuosi accompagnati da morsi o pernacchie. Sulle guance paffute si disegnano due fossette e Sbuzzy da fondo al suo repertorio di grida e risate.

Il suo viso è spesso atteggiato ad uno sguardo di attesa. Sembra che da un momento all’altro un intera montagna debba franare ai suoi piedi e lui, un pochino preoccupato, attenda gli eventi.

La cerchia di persone di cui si fida è ristrettissima: Io, Susy e suo fratello. Altre persone possono entrare nel suo spazio personale ma rischiano, come spesso accade, di causare pianto o, peggio, il rifiuto (Sbuzzy si gira verso la mamma o il papà esprimento sdegno con un gesto della spalla ed una rotazione del busto).

Quando io e Riccardo usciamo per affrontare la giornata lui insiste, battendo i piedi per terra, per essere portato sulla soglia e sbracciarsi cosi in un caloroso saluto. Quando mangia non perde tempo in inutili teatrini ma in pochi minuti polverizza quello che gli viene posto di fronte. Se le cose non vanno come vuole lui esplode in un pianto disperato che subito svanisce quando il mondo riprende a girare come deve.

Ogni tanto, quando Susy non guarda, lo pettino con la scriminature in mezzo alla testa. Con i suoi riccioli ribelli, i capelli schiacciati dall’acqua sul crapino, gli occhi azzurri e l’aria distaccata sembra Paul Newman nella “Stangata”.

Stamattina siamo stati da soli e, in giro per compere, abbiamo avuto modo di affinare il nostro rapporto. In coda al super lo tirato fuori dal passeggino e lo slanciavo verso l’alto riempiendolo di baci e parole affettuose. Lui, felice, rideva.


Guglielmo

venerdì, giugno 01, 2007

si diventa adulti, anzi si invecchia....

Quando qualche giorno addietro una segretaria di circa 25 anni mi ha detto: "ma tu sei vecchio", lì per lì ci sono rimasto male. Vecchio? a soli 36 anni? e con tutta la voglia di fare il deficiente che ho?
Poi ieri sera sono uscito con gughi. Una gran serata: un paio di birre, tante chiacchiere ed il piacere di stare insieme.
Stamattina ripensavo a ieri sera, ai discorsi fatti... e a quelli "non-fatti". Insomma, l'argomento "donne parecchio belle" (uso un linguaggio non volgare, ma il senso è quello là) non è stato nemmeno toccato.
E' che forse ha ragione la segretaria, sto invecchiando.
tec
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