giovedì, giugno 30, 2005

una personacina a modo

stamattina sento il telegiornale e quasi non ci credo. poi nel mio solito giro su camillo arrivo alle foto.
che dire? errori di gioventù o terrorista "evoluto"?
forse la vignetta che ho visto ieri sulla exit strategy degli usa dall'iraq (con un freccione sull'iran) non è poi così lontana dalla realtà.
tec

mercoledì, giugno 29, 2005

tutti al mare...

domenica andrò in vacanza per due settimane.
lunedì mi daranno questo.

















(seal insertion, observation and neutralization)
mi divertirò un sacco!
mi ricorda i tempi delle operazioni sotto copertura con Guglielmo.
(più info qui)

tec

martedì, giugno 28, 2005

tempi moderni

quando abbiamo fatto sto blog ci domandavamo cosa avremmo ottenuto. volevamo ridurre le mail che ci mandiamo durante il giorno e concentrare il cazzeggio qui. volevamo prenderci in giro. volevamo trovare una forma di espressione alternativa (guglielmo ha la passione per le cose alternative..).
poi abbiamo messo le pubblicità di google. al momento abbiamo totalizzato ben 3 centesimi di dollaro di guadagno. e abbiamo notato come le pubblicità siano indirizzate a uomini soli. si vede che questo è ciò che traspare da ciò che scriviamo.
poi sono arrivati i commenti. ci sono aficionados che ciascuno si è portato dietro, poi ogni tanto compare qualcuno che non sappiamo chi sia. o facciamo finta di non sapere. qualcuno è ben accetto e simpatico. ed educato: penso a pinkie, andrea, fracanappa e altri.
poi arriva l'ostrichetta, una specie di troll. da stamattina è comparso il grafologo.
beh, caro-il-mio-grafologo, qui si usa presentarsi e non seminare casino... altrimenti palla lunga e pedalare.
tec

meno 3 al trasloco

utilizzo del blog per scopi personali:
fervono i preparativi... le vettovaglie son pronte. bibite a go go.
attrezzi pronti. quasi. manca un trapano: Gughi, ce l'hai? ricordo quando eri conosciuto come trapanatore..... ma forse non aveva attinenza con il bricolage.
dobbiamo praticare quattro fori quattro alla base di un armadio. immagino non sia così difficile.

se poi qualcuno volesse unirsi alla combriccola, sarà il benvenuto.

tec, direttore dei lavori.

venerdì, giugno 24, 2005

Maturità 2 (a grande richiesta...)

Il quinto anno era quello decisivo. Superato lo scoglio dell’esame di riparazione ( mio padre non prese nemmeno in considerazione l’ipotesi ripetizioni...) mi apprestai all’ultimo anno. Jerry West, general manager dei gialloviola, sembrava deciso a far riposare Magic almeno qualche minuto a partita ed era necessario un giocatore completo per sostituirlo. Cominciai a spulciare riviste specializzate per trovare una magione ad L.A. adatta al mio nuovo status. Mi concentrai dunque sulla conduzione del fast break. Il quinto anno iniziò con il botto. Durante una session in cortile mi frantumai una caviglia. Dovetti stare fermo qualche mese ed assente da scuola qualche settimana. Era evidente che il danno era grosso. I Lakers avevano ragione ad aspettarsi per i playoff un giovane in forma e non un rottame. Puntai dunque alle scelte estive. Mi concentrai dunque su Miami Vice per diverse giornate. Ad un certo punto dovetti scegliere le due materie per l’esame. Optai per Geografia Astronomica e Storia. Non proprio il massimo per un Liceo Scientifico ma era evidente che ormai il diploma era un proforma per permettere allo speaker del Forum di presentarmi come proveniente da un liceo milanese. Comunque presi la cosa parecchio sul serio ed inizia a concentrarmi sullo studio e su qualche finta da utilizzare contro i mastini di Detroit. Archie intanto, prosaico, macinava esami all’Università inconsapevole che ben presto avrebbe dovuto iniziare a fuggire dai cronisti che volevano scavare nel mio passato. Arrivò dunque l’esame e Jerry continuava a nicchiare. Continuava a parlare di un europeo nelle prossime scelte ma si guardava bene, forse prudenza, di farne il nome. Non ricordo il tema che svolsi, ma portai a casa un onesto 8. La prova di matematica fu una farsa. Malgrado avessi preso una sola insufficienza in 5 anni (record imbattuto per il mio Liceo...) trovai il testo difficile e mi arenai nella relazione tra derivata seconda ed accelerazione. Iniziarono a girare bigliettini dei quali però non entrai in possesso. Rimediai comunque la sufficienza. Estrassero la lettera dopo la mia e fui dunque l’ultimo di tutta la scuola ad affrontare la prova orale. Era un sabato mattina ed ero sudato fradicio per la tensione ed il caldo. Indossavo una camicia rosa di mio zio Roberto ed ero pronto a tutto. La prof di Geografia aveva circa la mia età ed il suo peso nella commissione era simile al mio nel Congresso americano. La liquidai con alcune riflessioni sulla rivoluzione terrestre e lunare. Mi chiese gli strati rocciosi della terra ed io, con una certa freddezza, sparai “Gabbri, strocchi...” e cazzate simile. Era ovvio che la mia conoscenza della questione si fermava al primo strato della crosta terrestre( l’asfalto del Playground) ma lei, commossa dalla mia copiosa sudorazione, dopo pochi secondi cambiò argomento. Fu il momento del Prof di Storia. Sparò una serie di domande atomiche sul risorgimento alle quali risposi alla grande. Passò alla Seconda Guerra Mondiale. Era come chiedermi di fare una schiacciata a due mani. Risposi alla grande e citai un paio di volte “Il giorno piu’ lungo”. Concluse l’interrogazione con “Mi parli del libro che ha letto...”.
Mi ero preparato un opuscolo sul trattato di Versailles. Gli dissi il titolo ed autore...
Il vecchietto iniziò a tremare di gioia e quasi temetti schiattasse li per li portando con se la mia poderosa performance storica . “Il mio storico preferito!”: tombola. Iniziai a parlare del trattato infarcendo con simpatica aneddotica: I nazisti che costringevano i francesi a firmare la resa della seconda Guerra nello stesso vagone dove gli era stata imposta la resa alla prima...e via dicendo.
Alla fine mi alzai fradicio e felice. In piu’ sentii dire dall’arzillo professore al mio membro interno “Finalmente uno che conosce la Storia!”. Oltre a pensare che malgrado l’età il vecchietto non fosse saggio (come si può pensare di conoscere la Storia...) pensai che avrebbe lottato come un leone per me. Oramai era fatta. Avrei devastato il voto di maturità di Archie ed avrei fatto il salto nell’Nba in autunno. Sandrone mi avrebbe abbracciato in lacrime per l’exploit e con i guadagni della stagione da Rookie lo avrei mandato in vacanza in Messico un paio di mesi. Era ora che Jerry si svegliasse se non voleva che lo sorprendessi rinunciando all’Nba per andare alla corte di qualche santone del Basket dell’Università Usa. Tornai a casa avvertendo una profonda sensazione di vuoto. Gli anni dello studio erano finiti. La moltitudine di carta accumulata in camera era ormai appunto un cumulo inutile. Giunse il giorno dei tabelloni. 42...
La delusione fu enorme. Jerry non si fece vivo, i Lakers presero Divac ed io fui costretto ad iscrivermi all’Università. Malgrado il voto potei scegliere la facoltà e questo mi consolò parzialmente,. L’estate che segui fu una bella estate. L’ultima spensierata.

Guillaume

Ps. Jerry west ha ammesso in una recente intervista che nei draft del 1990 avrebbe voluto osare nella prima scelta. Pressato dall’intervistatore non ha voluto confidare il nome del giovane talento ma ha voluto dare un indizio: era un valente...avrebbe trainato il gruppo...

prima regola, separazione dei beni

di merli ne ho visti in giro, ma come questo qui, mai!
vale sempre la stessa regola: intestarsi le cose, separazione dei beni e soprattutto certi pensieri tenerli per sè...
tec, l'astuto

quella copertà che si chiama libertà...

era già venuta fuori un po' di tempo fa. ora riemerge in tutta la sua miseria. possibile che dobbiamo sempre farci riconoscere?
hanno preso un terrorista, lo hanno riconsegnato al suo paese e ora? la farsa delle farse.
primo: non l'hanno torturato mica gli americani, ma i suoi compatrioti. secondo: non era una suora di Madre Teresa. terzo: se qualcuno mi leva dalle scatole un terrorista, lo ringrazio, non cerco di arrestarlo.
Tec, colonnello nathan jessep

giovedì, giugno 23, 2005

a martini, shaken, not stirred

ci sono frasi che sono entrate nella nostra testa e non ne escono più...
l'american film institute ha stilato le prime 100.
anche per chi non conosce l'inglese è abbastanza facile risalire alla versione italiana.
ma francamente me ne infischio, non è un problema mio.
tec

mercoledì, giugno 22, 2005

Maturità 1

Oggi iniziano gli esami di maturità. Ieri sera ripensavo alle superiori ed alla mia maturità e nella soffocante afa notturna ho puntualizzato con me stesso alcune cose. Per comprendere la mia maturità è necessario risalire ad alcuni momenti chiave della mia carriera scolastica. Fino al terzo anno sembrava che il trono di Archie di super secchione sarebbe crollato sotto i colpi delle mie pagelle. I sette e gli otto si sprecavano. La professoressa di italiano mi mise nel ristrettissimo gruppo dei “valenti”, coloro che, a suo dire, dovevano tirare il resto della classe. Bastava facessi un intervento e lei entrava in visibilio. Il terzo anno fu l’apice della mia carriera scolastica. Il quarto anno, il crollo. Inizia a giocare a basket con una certa intensità ed a curarmi un po’ meno della scuola. Sentivo che il mio futuro era sui campi lucidi dell’Nba. Il latino ed il francese iniziarono a precipitare. Non volevo saperne di studiare verbi, consecutio e declinazioni. In piu’ l’unica lingua che di li a poco mi sarebbe servita era l’americano. Mentre il mio rendimento calava di pari passo cresceva la mia fama a livello scolastico. Durante l’intervallo, con qualsiasi temperatura, si improvvisava in cortile un partitella con i migliori giocatori della scuola. Inutile dire che la superstar ero io. Archie girava per la scuola bullandosi di esser mio fratello, come se il talento fosse infettivo o genetico. Lo sorpresi a raccontare di avermi suggerito alcuni tiri. I miei mi regalarono un libro sul basket e inizia a rubare i segreti di Dottor J, Isiah Thomase Magic Johnson. Il colpo di grazia alla mia carriera scolastica avvenne invece con la prof di chimica. Questa era anche la vicepreside ma la sua competenza delle materie insegnate era pari alla mia conoscenza dell’astrofisica(un giorno asseri che i cani erano felini e che le ragnatele curavano le ferite. Sport preferito della classe era fare domande a cazzo alle quali lei, con notevole autoironia, bisogna riconoscerlo, rispondeva). Comunque un giorno io ed il mio amico Marco escogitammo uno stratagemma per sviare l’interrogazione programmata del giorno successivo. Eravamo in prima fila e l’aria era frizzante di prese per il culo. Lei si destreggiava con il sorriso arrogante sulle labbra tra le domande cazzute che le sparavamo contro. Approfittai di un momento di silenzio e, schiarendomi la voce, dissi” Prof, mi scusi, mi pare avesse detto che domani saremmo andati in laboratorio per vedere un esperimento sulla legge di Avogadro...”. Momento di silenzio e tensione in classe. Marco al mio fianco tratteneva a stento le risate. Lei ci pensò un istante e poi disse “Bene Guglielmo hai ragione domani andiamo in laboratorio...” . Non ce la feci. Scoppiai in singhiozzi e risate tenendomi la pancia dal dolore. Marco mi segui’ a ruota e guardandoci ridevamo felici senza riuscire a smettere. La prof non era un’aquila ma nemmeno lobotomizzata. Capii il tranello ma fece finta di nulla. Io e Marco iniziammo a studiare consapevoli che avrebbe tentato di fregarci. Feci due compiti scritti (compreso quello di Marco che mi passò sottobanco) raccogliendo un 7+ ed un 6 ½.. A quel punto le cose si erano messe bene. Dagli Stati Uniti iniziò a rimbalzare la voce che i Lakers, ai draft successivi, avrebbero azzardato la scelta di un atleta europeo. Inizia a lavorare duro sul palleggio. Quando mancavano circa due settimane alla fine della scuola ero quasi sicuro della promozione e del contratto con L.A.. Unico ostacolo l’ultima interrogazione di chimica. Marco si diede malato per due settimane per evitare l’interrogazione e , poichè abitava nei pressi della scuola, per la paura, le trascorse murato in casa nella sua puzza. Io, spavaldo, studia ed affrontai la prova. Una tragedia. Ricordo solo due domande di quella interrogazione: “Individua l’asse senale di questa stanza” e “Se una reazione non è chimica che reazione è?”. Alla prima non risposi così come non rispose il prof di matematica generale Dell’Università Cattolica del Sacro Cuore al quale girai la domanda ( si limitò a guardarmi come si guarda un pazzo e a stangarmi alla prima sessione dell’esame pensando lo prendessi per il culo...). Alla seconda, alla quale lei diede risposta “fisica”, risposi facendomi forte delle mie conoscenze sulla potenza dell’”a” privativa “Achimica “ risposi.Fu un tumulto di risate che concluse l’interrogazione. Non prima però di dirle, al colmo della frustrazione “Che voto mi da?”. “Non te lo dico...” “Tanto non può bocciarmi...con i voti che ho non posso aver una media inferiore al 6...”. Evidentemente era incapace anche in matematica perchè riusci’ ad affibiarmi la materia....

messico e nuvole, ovvero la degenerazione dei costumi

sabato mi son preso questo. mi è sempre piaciuto enzo jannacci. son anche stato a due suoi concerti, una quindicina di anni fa.
il cofanetto è una mezza delusione. il libro contiene i testi delle canzoni (che so a memoria). il dvd qualche performance dal vivo. un po' poche. peccato potevano inserirne di più.
la cosa che però mi ha colpito è stato vedere la televisione del 1970. il varietà del sabato sera. il cantante con giacca e cravatta, walter chiari che presentava, ed il pubblico. oh mamma, il pubblico: ordinato, pulito, elegante. tutti con la loro giacchetta e cravattina (magari le basette un po' lunghe...).
ecco, mi ha colpito l'eleganza. se penso al pubblico negli studi televisivi di oggi mi vien male.
"...che voglia di piangere ho!"
Tec

martedì, giugno 21, 2005

Usi e costumi

Il recente viaggio B'ham, non mi ha lasciato privo di insegnamenti. Ci sono state le lezioni classiche che gli anglosassoni ci infliggono (puntualità, capacità di creare un ambiente friendly, organizzazione, etc...), ma ne ho trattenuta una ben superiore: una lezione di vita.
Dopo una giornata di intenso lavoro di Pr et simila, siamo andati a cena: l'open bar per l'aperitivo ha agevolato i vodka maritini e i superalcolici in genere. Io, conscio del dopocena che mi avrebbe insisitito, ho cominciato con la birra.
Verso le 01.30, ero già alla quinta birra: un disastro. Un collega, socio dello studio e, verosimilmente futuro padrone del mondo, mi chiede perchè continuo a trattenermi e salto spesso i giri che vengono offerti da chi si aggiunge alla compagnia. Io, ormai privo della naturale prontezza che tutti conoscono, dico, nel più marcato accento americano: "I d'not wanna get drunk!" Al che, costui mi risponde: "What's the matter with you?! just PISS!!!".
Interessanto teoria: l'ubriachezza dovuta alla mancanza di una regolare minzione...

Ciò che ho mancato di dire, e che ho nascosto bene, è che ero GIA' ubriaco!
Ah, la perfida albione!

Porca Trojan

Siamo sotto assedio. Ho scoperto da pochi giorni che il mese prossimo mi verranno addebitati circa 90 euro per connessioni ad un fantomatico provider di siti porno. E’ ovvio che si tratta di un virus, il Trojan (mai nome fu piu’ azzeccato). E’ ovvio per una serie di semplici motivi. Con 90 euro immagino che in edicola si possa compare ben di piu’ che un accesso ad un sito porno e che moltiplicando la spesa per i bimestri di un anno, un uomo con la propensione al porno possa iscriversi in una palestra vicina a casa dove le mises delle atlete lasciano ben poco spazio all’immaginazione. Il tutto con notevoli benefici per l’utente che, oltre ad un miglioramento della sua condizione cardiocircolatoria, potrebbe cogliere l’occasione di uscire dalla schiavitu’ del porno magari frequentando qualche cultore del bel fisico.

Le opzioni ora sono molteplici. Potrei imbastire un’azione legale di altissimo profilo che dimostri che questi virus sono in realtà messi in circolo dal provider medesimo e che pure il mio gestore telefonico non è proprio del tutto estranea alla vicenda.

Sicuramente sarebbe una storia che finirebbe sui giornali. Oliver Stone ne trarrebbe un film con Tom Cruise protagonista (per mio figlio vedrei bene Brad Pitt) nella parte di un giovane impiegato infodisabile che con il suo 56 k vuole solo scaricare la posta elettronica ed al massimo scoprire se Adriano torna dal Brasile o meno, ma rimane invischiato in un torbido intreccio.

Mi limiterò invece a sperare che John K. Buchanan, natio del West Virginia, decolli con il suo Ac-130 (detto la cannoniera volante) sotto effetto di droghe ed alcool e scambi la sede del provider per una delle caverne dio Tora Bora in cui si suppone si nasconda Osama (No Tec, non è la penna che hai perso ieri...).

Al di là di questo ho riflettuto sull’assedio che viviamo. La carta di credito è come una torcia fiammeggiante capace di bruciare il covone di risparmi accumulati in una vita. Ormai la gente si approssima ai bancomat come ad una caverna piena di crotali. Il computer è un nido di vipere. Se compri qualcosa tramite internet devi augurarti che non intercettino i tuoi dati e ti inviino regolarmente improbabile artigianato locale dalle Hawaii. Il prossimo obiettivo saranno i cellulari. Quando i capoccioni riusciranno a convincerci che con il cellulare riusciremo a pagare benzinaio e parcheggio vivremo con l’ansia di smarrire il nostro Nokia e di veder cosi finire in frantumi anni di risparmi. Che dire delle schedine prepagate per vedere le partite? Ci troveremo addebiti per aver visto film porno polacchi via satellite?

Purtroppo non si puo’ restare fuori dal progresso. Sarebbe come pensare di muoversi da Chicago a Sacramento con la diligenza quando hanno appena ultimato la Pacific RailRoad. Ma dobbiamo fermarci e riflettere su queste sottili forme di violenza che ogni giorno subiamo. Violenza della nostra privacy e del frutto del nostro lavoro. Per il momento ho staccato il cavo di internet ed attendo che un buon samaritano venga a spianare il mio pc e mi reinstalli word, excel ed il programma per vedere i film e sentire la musica e continuo ad augurarmi che John K. Buchanan continui con la sua vita dissoluta...

Guillaume

lunedì, giugno 20, 2005

The Pocket Book Of Patriotism

Il Connestabile si reca due, dico due, giorni in Inghilterra e mi porta un prestigioso libretto con l'evoluzione storica dell'Anglia, i discorsi e le pagine di letteratutra ne hanno segnato il cammino, i testi di inni e canzoni ed alcune preziose citazioni...

Solo la copertina vale un Peru': San Giorgio e il drago in oro su campo blu...

Che dire...per chi ama la storia, come me, un regalo prezioso.

Grazie di cuore

Guillaume

domenica, giugno 19, 2005

Il lettore della mente...

Una applicazione molto carina di concetti di classificazione... in 20 domande individua qualsiasi oggetto voi pensiate.

http://y.20q.net

Mettetelo in difficolta' con gli oggetti piu' strani!

Archie

giovedì, giugno 16, 2005

Young men...

ma guarda un po', te. pensi che siano spariti dalla circolazione, lasciando ai posteri perle di disco music del calibro (e dicesi calibro perchè trattasi di pistola, cfr f. salvi) di YMCA, macho man, in the navy... e invece, quando meno te lo aspetti, ricompaiono!
beh, che dire, benvenuti: BlueOyster, e i suoi amici Powerchain, Ironmate, Gladys.
cosa ci cantate?

il Gallo

mentre ieri pomeriggio, guglielmo e io (in attesa che l'architetto dicesse la sua...), ci comportavamo da adolescenti che fanno a gara a chi è più dotato, un ragazzo di 37 anni, poco più grande di noi, su una salita nel nulla della spagna si accasciava e moriva. era a 15 chilometri dal traguardo. era un professionista. era un padre di famiglia con un figlio di 9 mesi ed un altro in arrivo.
non era quello che si dice un "campione". correva da gregario, in una squadra di seconda fascia. non credo che avesse bisogno di aiutarsi per prendere i soliti 20 minuti dai primi. c'è già chi avanza i referti dell'autopsia. che comunque arriveranno domani.
e' triste vedere che la caccia alle streghe prosegue e non si ferma mai...
certo, l'ambiente è sporco (ma non credo che negli altri sport sia diverso). ma lo è meno del passato. una prova? confrontate le medie generali del'intero giro d'italia del '96 con quello di quest'anno.
e, please, niente polemiche oggi.
Tec, ciclista amatore scarsamente in attività

mercoledì, giugno 15, 2005

Valbrona

Mentre salgo, la parete di granito, ingabbiata nella sottile rete di acciaio, sembra respirare con me.

Sono circa le 9.30 e siamo partiti mezz’ora prima da Valmadrera. Mi viene in mente la partenza da Milano in furgone. Ho scoperto subito che sono l’unico a non indossare i pantaloncini da ciclista ma li tengo nello zainetto. Chiedo perchè gli altri li abbiano già indossati. Tra le risate scopro che vanno messi senza mutande....

Mi impongo di non voltarmi a guardare la salita fatta per non dare conferma ai segnali di fatica che muscoli e polmoni mandano. Non vorrei dargli il pretesto per dire “dai non ce la fai...molla qui!”.

I primi due chilometri di salita scorrono abbastanza bene ma all’improvviso, come avverrà poi al chilometro 48, mi sento in difficoltà. Intravedo tra gli alberi e l’erba scossi dal vento, oltre il tornante che affronto e che mi regala un po’ di pausa, l’ennesima rampa. Leggo sul display che mancano ancora circa quattro chilometri. Mi tranquillizzo pensando che ho ancora due corone del cambio da inserire, ho acqua nella borraccia, un pezzo di grana e passata di frutta nelle tasche sulla schiena. Continuo a spingere cercando di non sentire la fatica. Sfrutto al massimo i rapporti ed i tratti di salita che sembrano quasi piani per recuperare fiato.

Un tizio con una vecchia Bianchi ed una vecchia maglia mi sorpassa rapido con una goccia di sudore che gli scivola sul naso aquilino.
Potrei fermarmi a rifiatare ma come sento ripetere sempre”Non si mette il piede a terra!”

Dietro l’ennesimo tornante compare il cartello “Valbrona” ed una casa bianca di calce. Odore di fiori ed erba appena falciata. Penso, non so perchè, che nessuno costruirebbe una casa prima di qualche impervia salita e mi tranquillizzo. La fontana del ciclista inizia a delinearsi. Piovono gocce ghiacciate e fitte. Accosto e appoggio al muretto di pietre nere la bici. Infilo il k.way. Guardo la mia Olmo con tenerezza come se fossimo usciti insieme da una brutta avventura. Il piu’ forte di noi è già arrivato ed è tornato indietro a incoraggiare quelli rimasti indietro. Piano piano arrivano tutti. Si mangia e beve commentando la salita. Si ride. Qualcuno vuole tornare al furgoncino. I piu’ insistono per pedalare fino a Bellaggio sotto la pioggia. Si beve un caffè e si riparte. Dopo pochi chilometri la strada è asciutta. Il sole splende caldo. Tentiamo un approccio a sua maestà il Ghisallo per farci un’idea della pendenza e giriamo la bici. Al chilometro 48 la crisi. Percorro gli ultimi 7 chilometri a fatica alternandomi nel vento con un compagno di sofferenza. Alla fine i chilometri saranno circa 55 con 3 ore trascorse in sella. L’ultima tappa è in un bar sulla via del ritorno per una birra.

Il ciclismo è uno sport particolare, fatto di solitudine e solidarietà. Sei solo mentre la salita ti lacera i polmoni ma nel vento, quando il kway si gonfia come una vela e la fame morde lo stomaco, uno dei tuoi compagni di sortita alzerà lo sguardo dall’asfalto lucido di pioggia e, vedendoti arrancare, tornerà indietro per trainarti fino che a che la crisi non passerà.

La prossima volta cercherò di mangiare di piu’ a colazione e di portarmi qualcosa per le crisi di fame.

Proverò anche a non mettere le mutande...ma non credo che mi farà andare piu’ veloce...

Guillaume le Grimpeur

martedì, giugno 14, 2005

sul referendum la chiudo qui

non gioisco per la mancanza del quorum. son contento che la deriva a-morale sia stata, per il momento, arginata.
c'è una cosa che però non mi è andata giù per nulla. e riguarda la ricerca sulle cellule staminali embrionali. la cosa squallida di luca coscioni & co è stata quella di sottointendere, e nemmeno velatamente, che la ricerca sulle staminali embrionali avrebbe risolto gran parte di terribili malattie (andate a fare un giro sul suo sito, che non voglio linkare). hanno dato false speranze in persone sofferenti. e questo grida vendetta!
tec

lunedì, giugno 13, 2005

Sarebbe il caso

Una sconfitta che fa riflettere, direi.

partner

abbiamo un nuovo partner, lo vedete nel banner qui alla vostra destra.
presumo che con l'annuncio del passaggio ai processori intel, dal 2006 anche archie potrà avvicinare le sue manime ad un MAC!
tec

domenica, giugno 12, 2005

via con le polemiche...

e adesso vediamo di non dare colpa alla Chiesa per l'esigua
partecipazione ai referenda, visto che tutta sta gente, io, a Messa
mica ce la vedo...
tec

venerdì, giugno 10, 2005

Exquemelin - Preziosa segnalazione di Andrea

Finalmente tradotto in italiano un classico della Storia della Filibusta: Bucanieri nei Caraibi. Cronache di un medico pirata di Exquemelin Alexandre O.

Da questo libro hanno attinto gli autori di tutti gli scritti su pirati ed affini. Uomini che non avevano visto le Antille nemmeno in stampa leggendo questo libro hanno scritto pagine memorabili della letteratura d'avventura e non solo.

Daniel Defoe fu a lungo sospettatto di celarsi dietro quello pseudonimo e mai si prese la briga di smentire. Del resto aveva un po il vizio di ispirarsi a racconti altrui. Se è vero che dopo Omero nessuno ha inventato nulla va anche detto che su Robinson Crusoe pesano diversi sospetti di plagio.

Di fatto questa è una delle poche fonti dirette della vita nelle Antille. Exquemellin si imbarcò come chirurgo a bordo di un nave ed in questo suo diario descrisse i modi di vivere di quella formidabile masnada che tanti bambini ha fatto sognare.


Per voi tre palati fini, lettori dell'Isola del tesoro a fumetti, un MUST imperdibile!


Guillaume, il Quartiermastro

Ps. mi informo se esiste anche di questo la versione a fumetti cosi lo mettete sullo scaffale tra il manuale del Dvd e la raccolta di Larry Yuma.

gordon

ieri sera, a mezzanotte ero di di ritorno dal birrozzo col maresciallo e il connestabile. distrattamente ritiro la posta. oh che bello, c'è fortune. per chi non la conoscesse, fortune è una pubblicazione ammerigana, con edizione europea di business & financial news. insomma, una roba che leggo per pavoneggiarmi con gli amici (infatti guardo solo le figure). in copertina si parla di fondi, speculazioni, dei radiosi anni 80. sono mezzo assonnato, lancio un'occhiata distratta e apro la porta di casa. mentre abbraccio dolcemente la moglie, un flash. zot!
c'è lui in copertina: GORDON GEKKO. per chi (come Guglielmo e me) è uscito, nella prima metà degli anni 90, con una laurea in scienze bancarie, finanziarie e assicurative, Gordon è IL MITO. abbiamo visto wall street seimilionidivolte. e tutte finendo al primo tempo, prima del declino. il secondo tempo non esiste, non è mai esistito. oliverstone doveva semplicemente far durare il film più di due ore.
beh, ieri notte ho visto gordon gekko in copertina. sul bisettimanale più famoso del mondo di business. e son stato felice.
Tec
ps: la mia laurea giace accanto al mio mba a prendere polvere nel cassetto, mentre vendo servizi per telecomunicazioni, ma gordon gekko rimane l'immaginetta presente sul mio comodino...
pps: dal discorso di Gordon Gekko agli azionisti della teldar paper (per chi non lo ricorda a memoria):

The point is, ladies and gentleman, is that greed -- for lack of a better word -- is good.

Greed is right.

Greed works.

Greed clarifies, cuts through, and captures the essence of the evolutionary spirit.

Greed, in all of its forms -- greed for life, for money, for love, knowledge -- has marked the upward surge of mankind.

And greed -- you mark my words -- will not only save Teldar Paper, but that other malfunctioning corporation called the USA.

giovedì, giugno 09, 2005

24 Ore

George W. Bush è comparso alle 6.30 (AM east coast) sui teleschermi di un’America che si era appena svegliata. Con il volto pallido e tirato ha sussurrato l’annuncio che ha dato il via ad una giornata che ha scosso dalle fondamenta le certezze dell’intero pianeta.

“Archie è stato rapito. I primi indizi sono stati tratti dalla denuncia che il siti DVDmegastore.it e dvdvillage.it hanno fatto nella mattinata italiana di oggi: “Archie non sta facendo ordini da quattro giorni”. A ruota il Sindaco di Londra, Kenneth il Rosso, ha confidato ai giornalisti “Non lo vedo da diversi giorni!” e con un moto di arguzia che, vista l’evoluzione della situazione gli costerà la rielezione al prossimo mandato, ha aggiunto “Me ne sono accorto perchè Londra senza Archie è come Il Cairo senza Piramidi!”. La British Airways ci ha poi comunicato che non aveva prenotazioni per le prossime settimane ma, la conferma dl rapimento, si è avuta quando è stato riscontrato che nelle ultime 4 ore non risultava nemmeno un accesso internet da parte del guru di Musocco.“

Bush ha cosi’ rapidamente concluso:“Una Task Force rinforzata composta da Ranger, Delta Force e 10 Fanteria da Montagna è appena decollata dalla Base di Andrews con direzione Mogadiscio dove si sospetta che sia tenuto prigioniero da gruppi radicali islamici. Il progetto di telefonia globale a basso costo ideato da Archie squarcerebbe le tenebre dell’Islam favorendo sviluppo ed integrazione.
E’ un progetto che gli estremisti vogliono fermare ad ogni costo. Vi terremo aggiornati!”

Dopo pochi istanti Il Presidente è tornato sui suoi passi ed ha abbozzato un mezzo sorriso: “ La Uss Enterprise ha preso il mare in direzione Somalia. Ad Archie farà piacere..” I maligni hanno subito sospettato che Archie lavori anche per il fantomatico Carlyle Group dove la famiglia Bush ha grossi interessi..

A Mogadiscio iniziavano i blocchi nelle strade in attesa dell’arrivo degli americani. Copertoni bruciavano nelle vie per confondere gli elicotteri spia ed i satelliti. Intanto, per portarsi avanti con il lavoro, una cannoniera Ac-130 dei Marines radeva al suolo il quartiere del mercato di Mogadiscio.

All’apertura dei mercati azionari accadeva il peggio. L’indice Nasdaq perdeva il 2,6% trascinato dai titoli tecnologici di società produttrici di lettori Dvd, Pc, cavi al cobalto/uranio e telefonia mobile. L’indice Dow Jones veniva invece affossato dal calo vertiginoso di titoli di compagnie aeree e società di produzione cinematografiche. La LucasFilm veniva sospesa per ribasso diverse volte.

A quel punto scattavano le Conference Call. Howard Stringer, Chairman and Chief Executive Officer della Sony Corporation, cercava, a nome di tutto il settore, di calmare le acque: “Gli ordini fatti da Archie nell’ultimo mese hanno dato vita a commesse buone per il prossimo trimestre. E’ un tempo ragionevole per sperare nella liberazione di Archie”. Il mercato non sentiva ragione e Sony usciva dal listino in tarda mattinata per ribasso.

William Rosenburg , fondatore della Dunkin’ Donuts di Provo, Utah, veniva trovato morto nella sua villa di Malibu’ colto da infarto con la tv ancora sintonizzata sulla Cnn.

Verso le 12 ora di Washington l’ultima conferma. Il Sergente Eversmann, della Compagnia C Ranger, trovava nelle strade di Mogadiscio un Blackberry. La Borsa di Londra chiudeva e solo i telefonici concorrenti della società di Archie segnavano risultati in positivo. Un milione di ingegneri indiani di religione indu’, brandendo la trilogia di Star Wars, scendeva in strada a New Dheli ed al grido di “Archie è grande!” manifestava in maniera violenta prima di essere dispersa dalla polizia.

Alla 13.45 alla Casa Bianca Condie Rice teneva una conferenza: “Abbiamo forti sospetti sul fratello di Archie. Abbiamo avuto accesso alla casella mail ed agli sms dello scomparso ed abbiamo trovato pressanti richieste inevase da parte del fratello sulla possibilità di acquistare una stampante Hp Photosmart 745 con un buono di Mediaworld da 80 euro che scade stasera. E qui il fratello si è tradito. Solo un idiota chiederebbe una cosa simile. E’ evidente che è un messaggio in codice per costringere Archie ad abbandonare il suo progetto di comunicazione globale a basso costo. In piu’ tra gli appunti delle medie del fratello sono stati ritrovati inneggiamenti ad Akeem The Dream Olajuwon il noto ideologo Salafita. Il basista dei somali sostiene sia il centro degli Houston Rockets degli anni ‘80 ma evidentemente mente. In piu’ abbiamo trovato che il terrorista ha viaggiato sul Ba223, sospeso piu’ volte per minacce il natale del 2003, da qui a Londra...E’ incredibile...ma canterà...e l’umanità riavrà Archie!”


Intanto a Londra le maestranze della Ba, con Sharon Stone nuda alla testa, manifestavano per la liberazione di Archie. Diversi gli appellidelle stars. Su tutti Kiefer Sutherland star di “24”., “liberate Archie” ha detto “E quando sarai a casa faremo un 24 insieme!”

Alle 18.25 George W. Bush è apparso raggiante. “E’ tutto rientrato! Sul 3210 del fratello di Archie, mentre veniva lavorato da genti Fbi, è comparso un Sms : “ Compra quella cazzo di stampante e falla finita, sono in riunione!”

H. Stringer, Sony, ha annunciato che il mese di luglio sarà interamente dedicato ad una festa per la “liberazione”di Archie che si terrà nei dintorni di Londra. Sono attesi, tra gli altri, un milione di ingegneri indu’.

Archie non ha commentato. Si è limitato a mandare un sms ad Al Jazeera cosi’ impostato. “;-)”.

Il fratello è stato rilasciato dall’Fbi alle 00,15 ora di Milano. Il buono Mediaworld scadeva a mezzanotte.


Guillaume

Ridicoli

L'unico paese occidentale con la Sars si preoccupa degli scarpini degli azzurri...

mercoledì, giugno 08, 2005

Riottoso

Vi invito a leggere l'editoriale che Gianni Riotta ha scritto sul Corriere di oggi.



Guillaume

Si, no, forse...

Ieri sera ho guardato Ballaro’ con l’intenzione di capire qualcosa di più sul referendum. Nei giorni scorsi ho letto diversi articoli per comprender le ragioni dell’uno e dell’altro. Ho letto la Fallaci, Ratzinger, Tettamanzi, Fassino. Ho ascoltato Radio Radicale, parlato con i miei colleghi e con il parroco della mia parrocchia ed ho ascoltato alcuni che hanno provato l’inseminazione artificiale.
Alla fine continuo a rimanere incerto. Provo a riassumere le mie perplessità.

E’ assurdo che l’embrione venga considerato alla stregua di un essere vivente e non possa essere sottoposto ad analisi pre impianto ma, una volta impiantato torni ad essere un essere con pochi diritti e possa, di conseguenza, essere oggetto di amniocentesi e aborto? E’ evidente che la Legge 40 e la 194 sono in contrasto.

Mi pare di aver capito che le Linee Guida della Legge 40 non sono chiare ed in alcuni casi sono in contrasto con la Legge stessa. In particolare nell’obbligo della donna di accettare gli embrioni anche se potrebbero portare a parti plurigemellari e a bambini comunque condannati ad aborto.

L’embrione è Vita? Secondo me si. Dal primo istante è una vita in potenza. Anche se sono due cellule è comunque una vita. Condurre esperimenti che danneggino quella vita o usare quella vita come fonte di pezzi di ricambi non è corretto. Si aprirebbe davvero la strada a uomini utilizzati come fonti di pezzi di ricambio. Ma allo stesso tempo è innegabile che negli altri paesi la ricerca continuerebbe e che noi, oltre a restare tagliati fuori dalla ricerca, vedremmo una serie di malati con possibilità economiche recarsi all’estero e gli altri restare qui a sperare. Non è sicuramente un buon motivo per venire meno ad un precetto importante come la Vita.

L’astensione è corretta? E’ corretto non andare a votare ed impedire alla maggioranza di esprimere la propria volontà? E’ corretto spingere all’astensione la popolazione gia’ disaffezionata al voto?
Certamente l’astensione è un mezzo per dire “mi rifiuto di decidere su una questione così delicata”.
Va da se che se la prossima legislatura dovesse spuntarla la sinistra la Legge verrebbe modificata. Non sarebbe meglio allora andare a votare no e dire con forza “La legge non è perfetta ma non vogliamo il permissivismo totale?”. Se l’astensione dovesse vincere non resterebbe il dubbio su cosa il Paese davvero vuole?


Un'ultima riflessione che mi costerà una ammonizione da Sant'Agostino. Se la Chiesa, come ha detto ieri sera Rosy Bindi, avesse fatto una battaglia di valori ed idee e non si fosse limitata (quasi...) a esortare all'astensione avrei accettato il "suggerimento" ma cos' ha il sapore di un intrusione...

Guillaume

martedì, giugno 07, 2005

Mario

Domenica pomeriggio la compagnia teatrale amatoriale “Noi ci proviamo” ha portato sulle scene la commedia brillante in atto unico “Diminuiscimi lo stipendio!”. Gli attori, ben cresciuti dai lontani esordi, si sono mossi sul piccolo palcoscenico con ironia e sapeinza dando vita, di fronte ad un pubblico estasiato, ad una bella rappresentazione.

Protagonista è Mario, un cinquantenne appassionato di filatelia, che nega alla sua famiglia quelli che oggi sono considerati i confort elementari (televisione, automobile, frigorifero, lavatrice) e rifiuta ogni orpello (uso dell’inglese incluso).

Il davanzale della finestra funge da frigorifero (il ghiaccio, in estate, a casa di Mario è utopia), un binocolo permette di vedere il megaschermo dei vicini, una donna ad ore viene a lavare i panni ed una vecchia ma efficiente bicicletta fa le veci di una normale autovettura.

Mario deve resistere agli assalti continui della moglie e della cognata per aumentare il numero di prese elettriche in casa ed il numero di elettrodomestici.

Mario non è pigro. E’ solo un uomo che vuole vivere con i suoi epigrammi, i suoi francobolli e la sua famiglia. E’ divorato dalla nostalgia per il paese natale, quattrocase, e per la vita semplice che conduceva.

La vita di Mario si complica quando il fantomatico Ente civiltà e consumi scopre che malgrado il sue reddito (Mario è un funzionario di un’azienda chimica e guadagna 2500 euro) non possiede una vettura. E’ un astatistico. Un uomo che ha 1 moglie virgola zero, 1 figlio virgola 8, 4 vani e 2500 euro di stipendio, deve possedere almeno una Fiat Punto. Mario cerca di svicolare.

Corrompe il funzionario della Ecc e convince la cognata, sua datrice di lavoro, a ridurgli, almeno formalmente, lo stipendio.

Pensa di averla scampata ma...la moglie, ormai stanca delle stranezze del marito, lo abbandona portando via i figli. Mario è sconfortato ma, forse, non troppo. Il colpo finale arriva dalla cognata. Non vuole piu’ diminuirgli lo stipendio e gli rammenta che ora, scapolo e senza figli, con il suo reddito e i vani della sua casa deve possedere almeno una spider. E’ troppo. Mario impugna una pistola, forse un modello che non gli compete chiosa il protagonista, e si tira un colpo.

Mario vuole solo essere sfiorato dal progresso. Non vuole ostacolarlo, non vuole cavalcarlo, vuole solo corrergli al fianco. Senza esserne coinvolto. Ad un certo istante ricorda alla moglie che il 48% della popolazione mondiale vive nelle loro condizioni e non vede il motivo per passare nel restante 52%.

La commedia è degli anni 50 ma riadattata ai tempi che viviamo. Il messaggio è semplice ma potente. Perchè dobbiamo possedere oggetti che non vogliamo? Perchè acquistiamo oggetti sofisticati che poi non sappiamo utilizzare o non ci servono? Perchè compriamo oggetti che oltre al denaro rubano tempo (nell’imparare ad utilizzarle e nell’utilizzo medesimo) alle cose importanti della vita?

Attendo risposte...


Guillaume

lunedì, giugno 06, 2005

Overlord

Nella notte tra il 5 ed il 6 di Giugno una forza di circa 3 milioni di uomini si riversò nella fortezza Europa dalla Normandia. In quel giorno, secondo molti storici, gli Alleati inflissero il colpo di grazia al Reich. Dalle coste normanne gli anglo americani giunsero, attraverso battaglie tremende, nel cuore della Germania. In quella notte un complesso mix di fortuna, coraggio e sapienza tattica contribuì al successo della più grande e complessa azione militare della Storia.

Quel giorno ha sempre esercitato su di me un fascino enorme.

Malgrado gli studi e le ricerche ampi pezzi di quella complessa operazione rimangono avvolti nel buio e atti di eroismo di ambo le parti restano ad oggi sconosciuti.

La domanda cui non ho mai trovato risposta è: di quale coraggio erano forniti gli uomini che si gettarono in questa impresa?

Cosa li spinse ad agire, a gettarsi dagli aerei, a sbarcare sotto il fuoco in alcuni casi sapendo di andare a morire?

Per ricordare quegli uomini che a migliaia morirono, questa mattina, ho lasciato che una bandiera americana garrisse al vento dalla finestra di casa.

God Bless America

William

miti

ognuno di noi ha i suoi miti. di friends ho già scritto qualche cosa (ricordo che da stesera parte in prima visione la serie 10, l'ultima).
di lui non ho mai parlato. per uno come me, che in 4 anni non è mai stato con il cane di sua moglie se fra il medesimo ed il sottoscritto non si frappone un cancello, palizzata o sistemi di protezione, steve è IL mito. lo potete vedere su la 7 alle otto e mezza. o su discovery channel. è il tizio australiano che cattura coccodrilli, serpenti, iguane. insomma dove c'è un animale pericoloso, lui arriva lì e lo prende su. la cosa forte è che mentre tiene in mano un serpente da un metro e mezzo, mica lo guarda. fissa in camera e ti racconta quanto sia pericoloso... pace poi se il serpente segue la sua natura e cerca di liberarsi e attaccare.
il meglio di sè lo dà coi coccodrilli. gira l'australia a salvarli (salvarli?), viene chiamato perchè i pastori dopo aver perso qualche capo giocano ai charles bronson. lui arriva e li porta nel suo zoo.
poi magari si becca una denuncia perchè con la sinistra tiene in braccio sua figlia di un anno, con la destra un pezzo di cinghiale e a mezzo metro un coccodrillo di 5 metri indeciso fra il cinghiale, la bambina e lui...

mercoledì, giugno 01, 2005

Regali

Come mai tutti quelli che si recano per lavoro nella città straniera X quando gli chiedete un regalino rispondono sempre: “ma non vado in città. Dove vado è’ in un sobborgo/quartiere solo con uffici/ è fuori X”.

E perchè se dite: “puoi comprarlo all’aeroporto!” loro invariabilmente rispondono: “L’aeroporto di X fa veramente schifo! Non ha nessuna boutique degna di te!/ero già in ritardo con l’aereo e mi sono imbarcato al volo!”?

Guillaume
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