venerdì, giugno 26, 2009

Don't stop

La vita, come dice Dylan Dog, è un lungo addio. Iniziamo da subito a salutare le persone a cui abbiamo imparato a voler bene. Alcune ci restano nel cuore e, ogni tanto, ci tornano in mente. Altre, semplicemente, le dimentichiamo.

Quante persone, che avremmo continuato volentieri a tenere al fianco, abbiamo salutato?

La vita è così.

Questa mattina, al supermercato, ho scoperto che oggi ne ho salutata un’altra.

E’ morto infatti Michael Jackson.

La traiettoria della sua vita è tristissima. Un’infanzia inesistente ed una vita, anche all’apice, di solitudine. Se avesse trovato qualcuno capace di amarlo per come era davvero era oggi forse sarebbe ancora vivo e, magari, felice.

Di lui restano canzoni bellissime che hanno rivoluzionato la musica Pop e segnato un ventennio. Il video di Thriller (con la sua memorabile risata finale) ha cambiato il modo di proporre la musica.
Restano video elettrizzanti, con MJ in smoking ed i mezzi guanti luccicanti, che mettevano la voglia di ballare anche agli alberi.
Restano canzoni come “Don't Stop 'Til You Get Enough”, “Billi Jean”, “Beat It”, “The Girl is Mine”e quelle cantate con i Jackson Five.

Michael Jackson ha segnato la mia adolescenza con il ritmo delle sue canzoni, i suoi video che sembravano film, con il suo look.

E’ stato tristissimo vederlo cadere. La pelle sempre piu’ bianca. Gli scandali. La bancarotta.

Io voglio ricordarlo così...


www.youtube.com/watch?v=4_hz2am90Hk


Guglielmo

mercoledì, giugno 24, 2009

Memorabile

Posso dire: io c'ero.

E' stato fantastico.

Venerdì scorso, in chiusura della campagna elettorale per le provinciali di Milano, Guido Podestà (candidato PdL) ha incontrato i propri elettori insieme a lui, il nostro presidente del consiglio.
Ero un po' titubante sull'andare o meno, poi, vinta la pigrizia sono andata nella piazza principale di Cinisello Balsamo.

Il presidente si è fatto attendere un'oretta circa, arrivava direttamente da Bruxelles, sotto un cielo nero, carico di pioggia. Per sopperire all'attesa, hanno parlato, oltre a Podestà, La Russa (che mi ha fatto un'ottima impressione, a sentirlo parlare), Calderoli (non commento...) e altri eletti al Parlamento Europeo...

L'attesa è stata degnamente ripagata. Avevo il mio posto, contro la transenna, accanto a dove è passato Silvio. A parte le vecchiette e i giovanotti che mi pigiavano contro la transenna, ho visto arrivare il presidente, bello e abbronzato come sempre...

Il momento in cui ha inveito contro una trentina di ragazzotti che cercavano di fare contestazione è stato a dir poco memorabile, ripensandoci tutt'ora rido... Mio dispiace, ma sono convinta che questi ragazzi circondati dalla polizia, che cercavano di coprire di fischi quanto detto da Silvio, hanno solo fatto il suo gioco... Gli hanno permesso di accusarli ("analfabeti della libertà") e di dire altre cose che hanno provocato una sonora ovazione da parte dei suoi sostenitori...

Finito il discorso, una ventina di minuti circa, ho aspettato pazientemente che il presidente passasse davanti a me, mentre tornava verso la propria auto, salutando e stringendo le mani alla folla...
Ho stupito parecchie persone, ma stringere la mano al mio, anzi al nostro presidente e dimostrargli il mio supporto è stata una bel momento, per me, un'ottima occasione per riflettere.

Perciò come concludere: presidente siamo con teeeeeeeee, meno male che...

http://www.youtube.com/watch?v=BZM1k5NImno&feature=related


P.S. Ora mi cacciate dal conci???

martedì, giugno 23, 2009

ditegli che siamo in Italia

e non a Topolinia!
 
tec

Ai seggi

Domenica pomeriggio mi sono recato a votare. Il cielo era uno sconfinato oceano blu percorso da nubi che erano agili navigli di piccolo cabotaggio e nere corazzate. Sul tragitto ho incontrato la signora Teresa. Teresa ha 82 anni e la mente confusa.
“Lei si che è giovane signor Guglielmo non come me che fatico a camminare”
Teresa mi conosce da quando era bambino ma per motivi misteriosi mi da del lei.
“Beh, insomma....giovane giovane no...”
“Quanti anni avrà 20? Come devo votare?”
“Guardi, non so nemmeno io cosa votare....”
“Il penati...è di area sinistra?”
“Sinistro è sinistro....”
Dopo 45 minuti impiegati per percorrere 400 metri siamo giunti al seggio.
Le scuole durante il periodo di elezioni mi ricordano sempre le sterminate vacanze di giugno ed la dolce sensazione di vuoto che si provava nel vagare tra le aule che poche settimane prima erano cupe prigioni.

Dopo le formalità relative all’identificazione mi sono quindi recato a ritirare le schede.
“Le prende tutte?” mi ha chiesto lo scrutatore.
“No, mi dia solo quelle dolci e il resto le incarti, tagliate sottili, che tornano buone per l’anno a venire....” avrei voluto rispondere.
“Beh si...me le dia tutte...”
Dopo aver votato ho atteso che la Signora Teresa uscisse.
Lungo la via di ritorno, mosso da curiosità, le ho chiesto.

“Ha votato per tutto?”
“Eh no...mi ha detto se le volevo tutte...io gli ho chiesto cosa dovevo fare, cosa dovevo scrivere. Non volevo far pasticci...alla fine me ne ha data una sola e ha detto che valeva per tutte quante! Ho fatto bene?”

"Si...almeno ha votato Penati?"

"Si..." mi ha risposto con un sorriso furbo.

ho visto cose...

chi avesse voglia di guardare, ma soprattutto stomaco, più che voglia, su youtube ci sono alcuni video che vengono dall'Iran. chi lo facesse, potrebbe passare qualche minuto di profondo sconforto e grande rabbia...
le notizie più lette di ieri su corriere.it sono quelle degli scatti di palazzo grazioli e della donna russa che violentava uomini adescati nei bar.
questo è lo specchio dell'Italia... preoccupata di sapere se sb passa le notti saltando da una ragazza ad un'altra, a pagamento o meno... ignorando, non solo le elezioni e qualche altro fatto (Somalia... Darfur... Brimania... Tibet...), ma ignorando che c'è un paese che vuole cambiare e che non accetta di andare a votare trovando le urne già piene (140% di affluenza in alcuni seggi...).
Sentire un famoso giornalista che paragona l'informazione italiana all'Iran mi fa salire il sangue alla testa: vai laggiù Travaglio... vai a vedere cosa significa morire: vedere il dolce volto di una ragazza che si riempie di sangue che esce dalla bocca e dal naso... e non è finto..
Che fare? mi domando: mettere la propria foto verde su facebook, cambiare la location su twitter.. sono piccoli palliativi che sistemano le nostre coscienza.
La realtà è che non ce ne frega nulla: molto meglio crogiolarsi nell'illusione della dittatura fallocratica del nostro premier che pensare ad altro... meglio dire che il PD ha tenuto botta alle elezioni (azz, e se avesse mantenuto le province che ha perso, caro Franceschini?)... molto meglio dibattere del nuovo iPhone e di quanto sia più o meno figo rispetto al nokia...
continuamo a vivere nel nostro mondo dorato... facciamo finta che le immagini di sofferenza che ci arrivano dal mondo sono finte... spezzoni di film che non ci toccheranno mai...
mentre i nostri bambini, (super)nutriti con regolarità, riempiti di giochi e attenzioni, crescono in un mondo dove non ci sono pance dilatate e mosche che girano su piatti di riso, all'aria aperta, scottati dal sole dell'Africa e arsi dalla mancanza d'acqua...
abbiamo altre cose di cui occuparci, no?  dobbiamo sapere, prima di occuparci d'altro, se e come scopa il nostro presidente del consiglio... poi forse, prima del prossimo scandalo, ci ricorderemo che nel mondo c'è altro (magari anche i nostri 10 connazionali rapiti da qualche mese dai pirati somali).
 
Che fare?
Mi spiace, ma io non trovo risposta...
 
tec
 
 
 

martedì, giugno 16, 2009

Avete notato?

Forse in Iran c'è la rivoluzione, di sicuro c'è che quel dittatore fa fuori la gente (sette solo ieri) e le anime candide non fanno un plissè...
Obama, urge esportare la democrazia in Iran.

giovedì, giugno 11, 2009

Considerazioni sparse

il termometro della politica italiana può anche essere il nostro blog: negli ultimi tempi non si è parlato di politica (a parte la mia generica indicazione sulle province e l'Europa). Che forse la parte più brillante del paese (noi) si sia stufata? Può essere. Una settimana fa sono uscito con Guglielmo e non ne abbiamo parlato per niente... nemmeno un accennino.. nulla di nulla.
 
Gheddafi: sceso dall'aereo mi sembrava un incrocio fra Michael Jackson e un cantante della 'ndrangheta.
 
Grillo: ho capito, fa figo dire che l'informazione io la prendo da Internet e non dal giornale (chi la legittima? quali strumenti diamo alle persone per capire se ciò che leggono è "valido"? qui si apre un mondo infinito). Abbiamo capito sei un messia... quello che ci mancava. Potresti anche aver ragione su qualche aspetto. purtroppo è il modo che fa mandare tutto all'aria. Cavalchi la pancia della gente: l'idea che qualcuno possa insultare, impunito, i politici fa gran presa. Ma questo è il popolino: non sa ascoltare le cose spiegate... va dietro al primo che grida o insulta.
 
E' ricominciato Sarabanda: con Mammucari al posto di Papi (Enrico). Ecco questo il segno dei tempi. Una ventata di nuovo.. per non parlare di De Mita e Mastella.
 
Tec
ps: ora l'iPhone non ha più nulla da invidiare a nessun altro telefono... vero Archie?

martedì, giugno 09, 2009

Silver Surfer


Federico scivola sul suo monopattino come Silver Surfer. Le tre ruote (due davanti ed una dietro), oliate con un miscela di uranio e cadmio che utilizzo per la bici, scorrono quasi senza attrito. Dopo le prime incertezze, la cautela ha lasciato il passo all’euforia. Lievemente chino verso il manubrio, Icus spinge furiosamente con la gamba sinistra. Quando la velocità lo soddisfa posa il piedino sinistro sulla tavola, davanti al freno, e si rilassa. Il suo corpicino sembra un tutt’uno con il monopattino. Facendo lievemente pressione sul manubrio slalomeggia sul marciapiede assecondando il movimento con le spalle. Il suo viso tradisce l’emozione e la gioia che si provano quando si sente il pieno controllo di un mezzo. Quando la sola pressione sul pedale o sul manubrio, associata alla velocità raggiunta con l’utilizzo dei nostri muscoli, si trasforma in una piega della bicicletta o, appunto, in uno slalom. Quando affronta una curva secca sposta il peso indietro, reclinando la schiena, e spinge fuori la gamba come deriva. Come se ruotasse su un perno invisbile svolta, volteggiando come un ballerino classico. Guardarlo è uno spasso perchè sa che nel mentro lo osserviamo ammirati.

Ma non solo...mentre stramba i miei sentimenti sono contrastanti. Vorrei urlargli di fermarsi e frenare (cosa che lui realizza saltando giù a gambe larghe dalla tavola e piantando le suole delle sue Adidas sull’asfalto) ma prevale sempre la voglia di vederlo completare la manovra apprezzando al contempo la felice consapevolezza di se che si dipinge sulla sua faccia e l’abilità tecnica.

Icus è un bambino dolcissimo e ombroso.

Non è facile accedere alla sua confidenza, ma quando lo si fa si entra in un mondo di delizie. A modo suo è spiritoso ed ha senso dell'umorismo. A volte fa e dice cose che sa ci faranno ridere. A tratti balena sulla sua faccia un sorriso, finto ingenuo, con il quale ci comunica che sta scherzando.

Riccardo si sbellica dalle risate e ci guarda dicendo : “E’ matto…è matto…”

L’altro giorno la sua educatrice Laura era triste. Mentre parlavamo del suo stato malinconico si è interrotta e mi ha detto:
“Sai cosa ha fatto Federico?”
“No.”
“Era la bagno. Deve essersi accorto che oggi sono triste e, di punto in bianco, mi ha detto: io ti voglio bene”
“Si…lui è così…è un bambino affettuoso…”
“Si…” ha detto lei senza guardarmi negli occhi “è speciale…. E' un bambino speciale… "ha preso il sopravvento il suo ruolo e si è interrotta.

Io ho sorriso un po imbarazzato.
Gughi
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