martedì, gennaio 31, 2006

Radiomobile

Da quando sono padre mi rendo conto dei sacrifici e delle paure che i mie genitori hanno affrontato nel vedermi crescere. Ma insieme alle macchine disfatte, alle rette faraoniche dell’università ed ai pensieri sono certo di avergli regalato anche qualche emozione. Come dimenticare quando, lo sguardo svuotato e con 4 chili in meno, tornai a casa dopo il primo mese di militare. Avevo un berretto che sembrava un’astronave (solo dopo tre mesi era permesso comprarne uno piu’ piccolo fuori ordinanza)e la giacca della divisa troppo larga ma mio padre, che in quella divisa si rivedeva giovane e prima di lui suo padre, si commosse alle lacrime.(mi diede anche un buffetto affettuoso quando mi laureai ma sono quasi sicuro che fu per l’emozione di non vedere piu’ i bollettini della Cattolica…). Penso dunque che ci siano momenti che un buon padre non dovrebbe mai mancare. Malgrado questo, proprio oggi, ho perso un passo chiave dell’esistenza del Professore.

Oggi pomeriggio (ho finito di lavorare alle 15) sono andato con la Susy e Riccardo all’Iper per mangiare un “bel gelatino”. Io ed il piccoletto ci siamo presi una bella coppetta e, insieme alla Susy, ci siamo fatti una passeggiata. Nel bel mezzo del vasto piazzale che è il cuore del Centro Commerciale stava, scintillante, una gazzella dei Carabinieri. Io e il piccoletto, ipnotizzati, ci siamo subito catapultati per un rapido sopralluogo. L’autista ed il capo equipaggio chiacchieravano con un amico e noi avevamo quindi modo di osservare bene il mezzo. Riccardo, il berretto azzurro di lana calcato sugli occhi, scrutava con occhio attento l’Alfa.

Tra una palettata di gelato e l’altra, con sguardo acuto ed una corona di cioccolato sulle labbra, sussurrava commenti da fine intenditore:
“E’ grande, eh papi?” diceva squadrando il baule.
“E’ grande si!” facevo eco io.
“E’ veloce, eh papi?”
“Veloce di brutto!” rispondevo.
“E’ grande il motore! Eh?” Buttava li scrutando il cofano.
“E’ una Alfa!” dicevo io
“Eh si! E’ un Alfa!” confermava con il moccio al naso ed il suo sorriso furbetto.

A quel punto l’irreparabile.
Dalle nostre spalle sbucava una vecchietta stampellata. In testa calato, a mo vaso da notte, un cappello marrone di lana infeltrita e lo sguardo di quella che sta per dichiarare guerra alla Moldova.
“Scusi, sa dov’è il Palazzolo?” ha detto con voce sofferente.
“Guardi, faccio scrutando la stampella e le scarpe ortopediche, deve costeggiare questa struttura, poi gira a sinistra ed è arrivata. Guardi che è lontanuccio…”
A quel punto lei, con la freddezza di Newman nello “Lo spaccone”, ha calato l’asso.
“Devo andare a trovare mia sorella che è molto malata. Devo andare! Non può accompagnarmi?!”
La signora, a mio modesto avviso, era il tipo di nonnina che sembra male in arnese ma poi scopri che, quando l’Enel fa l’assemblea degli azionisti, viene chiamata prima a casa dall’Amministratore Delegato per capire cosa voterà sul bilancio. In ogni caso, dopo aver consultato con uno sguardo la Susy, ho infilato le chiavi in tasca e sono andata a prendere la macchina. Mai, dico mai, scelta fu piu’ nefasta. Mentre la vecchietta mi intratteneva brevemente su una rapida riflessione sulla forza della fede (“Vede” diceva” ho detto al Signore che sarei venuta al Palazzolo ma che doveva aiutarmi. Ed ecco che è comparso Lei!”) e mi interrogava su come ci sente a diciotto anni (“Vede, mio nipote compie tra pochi giorni 18 anni. Lei che è esperto come ci si sente a 18 anni?” avrei dovuto risponderle “Parecchio incazzati e con una gran voglia di trovare qualche coetanea in vena di scoperte!” invece di “Momento chiave per la formazione dell’individuo, mia cara signora!”. Mentre mi poneva queste domande ho temuto che mi aggredisse con la stampella tentando di derubarmi ed ero pronto a piantargli una gomitata sul setto nasale tale da provocarle una frattura cranica multipla ) il mio diletto viveva il suo momento magico.

Infatti l’appuntato autista, commosso dalla passione del mio fringuellino, prendeva il professore in braccio e lo poneva, udite udite, al volante della gazzella. Il resoconto lacunoso e privo di lirismo della di lui madre impedisce di comprendere al meglio l’istante sublime ma, con l’aiuto della fantasia e delle frammentarie informazioni strappate al virgulto, posso immaginare l’imbarazzo misto ad orgoglio con cui il mio diletto ha preso possesso del mezzo. Lo vedo mimare un qualche inseguimento e spingere la 155 in controsterzo mentre, brandendo la paletta fuori dal finestrino, intima di fargli largo. La leggenda vuole che l’appuntato abbia poi acceso i lampeggianti e che il piccoletto li abbia fissati con l’intensità dedicata alle lucine lampeggianti del presepe. Ed io, preso nella tela del ragno, non c’ero. Io, mentre mio figlio calcava il sedile di una gazzella del Radiomobile, ero altrove. Ci fossi stato avrei fatto un servizio fotografico con il prestigioso cellulare datomi in dotazione da Archie. Avrei scelto la foto migliore e, messa sul pc, per settimane mi sarei pavoneggiato al lavoro.

La vecchietta, che impartiva benedizioni a raffica sul mio capo, ha detto che sarei stato ricompensato. Per ora ci ho rimesso. E di brutto.

Padri e futuri padri vegliate dunque, perché non sapete quando sui vostri figli calerà l’ala della gloria. Vegliate e non perdete l’istante fuggevole…


Il Maresciallo


Stamattina, mentre venivo al lavoro, il picoletto mi ha chiamato. Circolava per casa con il basco dei Carabineiri in testa ed al collo gli alamari dei congedati. Saltellava qua e là stimadosi tutto nello specchio in camera sua. Stasera gli spiego la scala gerarchica...

lunedì, gennaio 30, 2006

La "Par condicio" andava cambiata!

Sabato sera ho visionando il deludente “Dove osano le aquile” con C. Eastwood e R. Burton.

Me lo ricordavo come un film culto del cinema di guerra ma, in realtà, era a dir poco improponibile (Archie è possibile riavere i 10 euro?). Mentre Clint e Richard tenevano a bada una divisione di SS “Teste da morto” saltellavo qua e la per vedere se al Milan riusciva l’impresa di perdere.

Scanalando finivo dunque su Italia 1 e li trovavo il mio idolo: Silvio.

Non ho resistito, ho fermato il lettore dvd e mi sono appassionato al dibattito.

Silvio è stato superbo.

Ha ripetuto le stesse battute che fa circa da tre settimane (prima che le dicesse già le indovinavo...), si è definito un liberale di sinistra (mitico!) ed ha elencato i mille cantieri e le mille novità che ha introdotto. Il bello è che tra tutte le cose che lui elencava non me ne risultava nessuna che mi avesse toccato in veste di miracolato (e come me ritengo circa 50 milioni di italiani...).

Poi Silvio è stato duramente attaccato. Gli hanno detto che parecchie cose non le aveva fatte. E lui si è superato. Di chi è la colpa? Degli alleati. Un partito, con molti elettori tra i dipendenti pubblici, ha precisato l’unto, ha insistito per un aumento fuori controllo delle buste paghe del pubblico impiego (chissà Fini come gongolava...) e lui nulla ha potuto. Insomma, Silvio per governare e fare davvero bene, ha bisogno del 51% (ma perchè non la Monarchia...) e di alleati senza interessi di parte, perdinci!

Ma il massimo lo ha dato quando ha detto che non è vero che l’economia va male. C’è una pesante cappa di piombo che pesa come un maglio sulla società. E chi scarica questo piombo:i giornali filo comunisti (nell’occhio del ciclone il noto quotidiano della confindustria il sole 24 ore famoso per le sue posizioni estreme molto vicine al Trozkismo) e le televisioni ( ho pensato ai servizi glamour del Tg5, di Studio Aprto, al Tg4 e pure al Tg2 e non ho visto tutto questo piombo).

Ma i giornalisti non hanno mollato. Gli hanno detto che far la spesa costa di piu’. Che molti non arrivano a fine mese. Ed allora Silvio ha ceduto ed ha ammesso. Qualche problema c’è. Ma di chi è la colpa? Dell’euro, di Prodi, dei comunisti e, attenzione, del benessere. Già. Perchè oggi tutti hanno quattro cellulari e quindi pagano molto di bolletta e dunque sono poveri!

Il tutto era condotto dal suo acerrimo nemico Claudio Martelli ( il nostro, quando i colleghi erano troppo aggressivi, difendeva il Silvio a spada tratta.

Poi sono passati ai dati. Il milione e mezzo di posti di lavoro decantati sabato scorso da Mentana erano diventati 1 milione circa (“Si, si, anche io ho gli stessi dati!” diceva il Silvio).

Alla fine della trasmissione ho compreso il disegno diabolico di Silvio e dei suoi alleati. Non hanno cambiato la Par Condicio (“la Marx condicio” chiosa Silvio....) apposta. Se arrivassimo alle elezioni con Silvio in Tv con questa frequenza forse molti non si limiterebbero a votare i Ds ma chiederebbero a qualche nostalgico reparto d’elite dell’Armata Rossa di invaderci...


Guglielmo

sabato, gennaio 28, 2006

Minaccia

Caro Guglielmo,
non perchè siamo amici, sei autorizzato a svelare la mia identità segreta in un luogo pubblico!
"Ecco il connestabile!"
E il piccolo Professore, dondolandosi sulla sedia, cosa avrà pensato?
;-)

adunata sediziosa

grazie all'OVRA (opera volontaria repressione anticonciliabolo) ho appreso che tre membri, dei quali taccio il nome, si sono incontrati in gran segreto in una pizzeria milanese per sovvertire l'ordine costituito.
sappiano, questi sediziosi, che non siamo al 25 luglio e nessuno di loro si chiama Dino Grandi.
Bach, mi raccomando, uniti e compatti...
tec

venerdì, gennaio 27, 2006

Hamas

Hamas è una organizzazione terroristica che basa il suo prestigio tra la popolazione sulla rete di assistenza e carità che, in pratica, costituisce la rete di servizi sociali nei campi profughi palestinesi.

Non so se il voto dei palestinesi sia un voto per la violenza, credo invece sia un voto per chi garantisce nei territori i servizi essenziali per una comunità civile.

E' bene auspicarsi che Hamas abbandoni la violenza e comprenda che solo nel dialogo e nel mutuo riconoscimento con Israele esiste una possibilità di pace.

Guglielmo

Memoria

«Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi, alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi».
(P. Levi)

Mai come oggi, quando ancora tra gli ex alleati dei nazisti (il gran muftì di Gerusalemme, Amin al Husseini, tra l'altro zio di quel moderato di Yasser Arafat, fu gtrande alleato di Hitler) si continua ad incitare la distruzione di Israele e degli Ebrei, è necessario ricordare il passato: è accaduto una volta, potrà accadere ancora.

shalom

democratici...

da leggere con attenzione. Considerato che non sono distanti da Hamas.

Mi domando, a questo punto, se Sharon non avesse fatto meglio a fare qualcosa di diverso...
Vabbeh, ci penserà Bush.
Tec

mercoledì, gennaio 25, 2006

parva sed apta mihi

Dopo aver cambiato ruolo a ottobre, l'iter burocratico pare quasi finito.
oggi infatti mi hanno dato l'ufficio nuovo!



alcuni miei colleghi si sono risentiti perchè, sebbene più anziani di me, hanno ancora l'ufficio in condivisione, mentre io ho anche la porta di legno.
tec

Disney

Ha praticamento formalizzato l'acquisizione di Pixar...
chissà gli effetti in futuro per i film di animazione!
Un mix fra winnie the pooh, topolino e gli incredibili, nemo, bug's life, toy story.
tec
ps: poichè mi è stato vietato di parlare della società di hardware e software con il simbolo della mela, non dirò che il suo ceo, nonchè ceo di pixar, S.J. è diventato così il più grande azionista individuale.
pps: che computer userà topolino per le sue indagini?

Gas

Ieri sera su La7 e poi a Ballarò si parlava di gas.

Sono state dette molte cose. Alcune ovvie altre meno. Ciò che è emerso è che nel nostro Paese nessuno ha una chiara politica energetica. Ci muoviamo, come sempre, sull’onda dell’emotività. Si parlerà del problema gas sino a primavera e poi tutto verrà dimenticato sino all’arrivo del gran caldo quando ritornerà il problema dell’approvvigionamento elettrico. Durante queste crisi, per la quale l’unica soluzione proposta pare sia mettere il coperchio sulle pentole quando si prepara la pasta, ci si rende conto di quanto il nostro stile di vita sia dipendente dall’energia e quindi da paesi che non sempre ci sono amici.

La Russia di Putin, alla quale guardiamo con simpatia da anni tanto da chiudere gli occhi su ciò che è avvenuto in Cecenia e sul regolamento di conti che è seguito alla prima fase seguente al crollo del comunismo, ha mostrato di voler utilizzare le sue materie prime come arma di pressione nei confronti dei paesi terzi. Dopo Georgia èd Ucraina toccherà a noi essere ostaggio del ricatto energetico?

Ciò che credo sia importante, indipendentemente da chi vincerà, è che sia stabilita una chiara politica energetica per ridurre la dipendenza da paesi instabili.
Credo anche che sia necessaria a livello personale una attenta analisi del nostro stile di vita per ridurre, dove possibile, gli sprechi di energia.

Guillaume

martedì, gennaio 24, 2006

gughi e il non leggere nemmeno i libri degli amici...

siamo nel 93, er mortadella è presidente dell'iri, la sme viene privatizzata. Non concludendosi l'affare con de benedetti, viene spezzettata. Cirio, De Rica e Bertolli (CDB) viene venduta alla FISVI, che poco dopo la rivende, a pezzi, a prezzo maggiorato. uno di questi finisce alla Unilever.
per la serie il mondo è piccolo, indovinate un po' chi è stato consulente di Unilever fino a poco tempo prima?
Bravi! Prodi...
Possibile che Unilever (che, per chi non è mai andato oltre topolino, è una delle multinazionali più grandi: knorr, lipton, dove, algida... oggi ha solo 223.000 dipendenti), avesse aspettato che Bertolli venisse venduta ad una finanziaria sconosciuta per fare la sua offerta?
Infatti la procura di Roma mette sotto indagine Prodi (abuso d'ufficio).
Verrà prosciolto a dicembre per effetto di una legge varata dal Parlamento su proposta dell'Ulivo (e votata anche dal polo) di luglio....

qui non si dice che il prezzo pagato da Fisvi fosse congruo o meno. ma il problema stava nel fatto che l'iri (e quindi noi, l'Italia) da quella vendita potesse incassare di più...
il focus è su questo, ma gughi, devi togliere "la merda che ti offusca il cervello" (chi imbrocca la citazione, offro una pizza, Connie escluso).

tec
ps: fonte: Barbacetto, Gomez, Travaglio - "Mani Pulite - La vera Storia"
pps: gughi, ciapa su e porta a cà

Tec e il suo quotidiano preferito...

Circa nel 3042 a.c. nella piana tra il Tigre e l’Eufrate uno sconosciuto viene illuminato da una folgorante intuizione: la ruota. L’invenzione è di quelle destinate a cambiare la storia dell’umanità ma sono state ritrovate alcune tavolette di argilla e paglia con incisioni recentemente decifrate. Si tratterebbe di una lettera inviata da un sacerdote della Ziqqurat di Uruk. Il nome del sacerdote darebbe Aessa Tec e con mano tremante scrive annichilito dai pericoli della novità:

“Caro Tarek, i pericoli per la nostra civiltà di questa nuova invenzione sono tremendi. Già vedo le nostre strade invase da asinelli scatenati che a velocità folli percorrono le nostre terrazze carichi di tonnellate di grano! Ti rendi conto! Non era meglio attendere l’introduzione della patente a punti prima di inventare la ruota?”. In realtà una recente inchiesta del quotidiano preferito da Tec avrebbe mostrato che la ruota non è comparsa nella terra degli sgozzatori ma è stata posata da schiere di Angeli, circa 3200 anni prima di Cristo in Texas. Insieme ad essa sarebbero state trovate anche le tavole della Legge.

Nel 1492 tal Cristobal Colon ha una geniale idea. La terra non è piatta ma sferica ed è così possibile raggiungere le Indie circumnavigando il globo. Ma la spedizione ha un fiero avversario: il filosofo Teculus Secundus. In una sua invettiva Teculus richiama Cristobal alla ragione.
“Cristobal, non capisci che stai portando le tue tre caravelle verso il baratro? Cosa farai arrivato sul bordo della terra? Almeno, dammi retta Cristobal, lega una fune lunghissima tra le tue navi e poi stringila forte forte al molo di Palos!”. Colon non diede ascolto e scoprì l’America. Una recente inchiesta del solito giornale squarcia invece il velo sulla scoperta del Nuovo Continente: sarebbero


Nel 1903 nei pressi di Kitty Hawk (North Carolina) due fratelli, Wilbur ed Orville, cercano di realizzare il sogno dell’umanità: il volo. Numerosi tentativi falliscono. I due pionieri non riescono a comprenderne le motivazioni ma oggi, con la comparsa di una vecchia pelle di bufalo conciata su cui appaiono iscrizioni Navajo, abbiamo la risposta . L’autore, il capo indiano, Tec Cum Seh narra di quegli strepitosi giorni. “Il grande uccello di ferro e tela tentava di spiccare il volo verso il Grande Spirito. Io mi ero dipinto con i colori di guerra e appena le ruote lasciavano il suolo io, vestito solo di un perizoma di cuoio, correvo all’impazzata in groppa ad un bufalo, mi attaccavo al carrello e facevo precipitare il Grande Uccello Volteggiante. E’ pensabile che l’uomo possa volare?”. In realtà una recente inchiesta del quotidiano amato da Tec ha mostrato che non esistono prove del volo umano almeno sino al 23/11/1976. In quella data infatti Silvio B. prende l’aereo per recarsi a Londra. Il rinvenimento del tagliando del Check in di quel volo è un reperto storico fondamentale per ricostruire la Storia dell’Umanità con esattezza.

Il primo volo spaziale umano fu realizzato il 12 aprile 1961. Yuri Gagarin venne lanciato alle 9,07 ora di Mosca dal cosmodromo di Baikonur all'interno dell'astonave "Vostok 1". Dalla settimana prima un lungimirante monaco greco ortodosso, Techachi Teco, si era ritirato nei pressi del Monte Athos in preghiera. “Non posso pensare” scrive Teco nelle sue memorie, “che un razzo comunista possa essere sparato dal cosmodromo Baiknour! Penso a tutti gli angioletto che volteggiano in cielo e non posso che inorridire pensando al fatto che verranno travolti dal metallo estratto negli Urali! Se proprio il razzo dovesse farcela, prego almeno affinchè gli angioletti si spostino!”. In realtà una recentissima inchiesta giornalistica del solito quotidiano è stato dimostrato come il primo uomo in orbita si stato Silvio B. nel famoso volo del 1976 per Londra. Sembra infatti che il pilota, per un errore dell’altimetro, si salito oltre la stratosfera.


Guglielmo

Abusi d'ufficio

Per chi continua a parlare di abuso d'ufficio per il Mortadellone...

Prodi spiega l’iter della riforma dell'abuso d'ufficio, una legge che «Berlusconi continua a citare impropriamente». Quella riforma, sottolinea Prodi, fu «una legge di iniziativa parlamentare» fatta con un «ampio e convinto contributo dei parlamentari della destra e non una legge del governo». Inoltre, era una legge «nata essenzialmente per migliorare l'attività delle amministrazioni locali». Poi, continua il Professore, quella normativa «è stata approvata dopo ampie discussioni con le amministrazioni locali di centrosinistra e di destra ed era considerata all'unanimità da tutti una legge necessaria».

Quindi, Prodi sottolinea che «nel processo per cui viene tirata in ballo questa legge il giudice pronuncia una sentenza di non luogo a procedere, con la formula più ampia possibile di proscioglimento, affermando che il fatto non sussisteva».

Poi, continua, «ricordo anche che il giudice emise questa sentenza a seguito di un'udienza preliminare con approfondito contraddittorio tra accusa e difesa e dopo aver acquisito una perizia d'ufficio redatta da ben cinque esperti». Una perizia che «accertò l'assoluta congruità del prezzo di vendita della Cirio-Bertolli-De Rica e la sentenza confermò la regolarità del procedimento seguito per la vendita».

Guglielmo

lunedì, gennaio 23, 2006

beh, alla fine....

http://ipopmybaby.com/gallery.adp

l'ho preso. bianco, come l'ipod.
non avrà dentro chip, cavi, cuffie, roba tecnologica, ma sarà un piccolo ipod vivente!
chissà se il tasto pause funzionerà quando si metterà a piangere di notte?
tec

angolino

se avessi tanti ma tanti soldi, ecco come sarebbe un angolo di casa mia:
http://flickr.com/photos/visualseed/86410009/in/pool-41224503@N00
a occhio e croce sui 20.000€ di roba, forsedi più...
tec

non guardate me...

sto aspettando una chiamata su skype, e cazzeggio amabilmente.
ho trovato questa notizia, secondo quanto riportato qui:
http://wiredblogs.tripod.com/cultofmac/index.blog?entry_id=1395859
hanno ciulato un powerbook in un apple store tranciando di netto il cavo.
tec
ps: fosse stato uno dei nuovi, però........

aut0erot1sm0


i miei widgets...
tec

Good Night, and Good Luck

Venerdi sera ho preso a noleggio Good Nihgt, and Good Luck di G. Clooney.

George non è solo un uomo capace di far battere il cuore delle donne ma anche di fare film intensi e bellissimi.

Il titolo del film è il saluto con cui nel 1953 Edward R. Murrow, un giornalista televisivo, chiudeva il suo talk show di successo.

Tra le notizie che attirano l’attenzione della redazione di Murrow spicca la vicenda di un pilota della marina sbattuto fuori dall'esercito senza alcun processo con l'accusa di essere un "rischio per la sicurezza" (il padre leggeva giornali serbi...).

Murrow decide di raccontare la sua storia che coinvolge anche il senatore McCarthy del Wisconsin, presidente del Comitato Parlamentare per le Attività Antiamericane.

Sono gli anni di quella che A. Miller definì la caccia alle streghe. L’epoca in cui era sufficiente che qualcuno sibilasse la parola “comunista” per perdere il lavori, gli amici e l’onore.

Molti uomini e donne furono sottoposti, sulla base di semplici sospetti e dicerie, ad umilianti interrogatori in diretta tv. Diversi furono portati al suicidio ed alla distruzione. Per paura di entrare nel mirino della temuta commissione molti tacquero sui chiari abusi e le violazioni costituzionali del Senatore McCarthy.

Murrow, spalleggiato dai suoi colleghi e dal suo coraggioso editore, denunciò la commissione e sfidando il sentire comune mostrò all’America l’enorme rischio che la libertà stava correndo. In un’era di conformismo, con il mezzo di comunicazione più conformista, Murrow, a cui poco a poco si associanarono tutti (carta stampata, coleghi, cittadini e, alla fine, anche il Presidente Eisenhower), riescì a fermare la spirale di sospetti e terrore che attanagliava il Paese intero.
Il senatore McCarthy venne messo sotto inchiesta per abuso di fondi e di potere e scomparve dalla scena politica.
Il comunismo era un pericolo mortale per la Democrazia ma il modo con cui Mccarthy lo aggredì risulto essere altrettanto pericoloso per la democrazia americana.
E’ un bel film. Una riflessione sull’utilizzo della televisione e sui pericoli che si corrono quando per combattere un pericolo si limitano le libertà costituzionali. Un film coraggioso anche oggi dove basta dire “stiamo sbagliando!” per essere accusato di essere amico degli sgozzatori.
Nella fase finale una frase bellissima, che non ricordo precisamente, ma il cui senso è: “avere un’idea diversa non significa non essere patriottico”.

Good Night, and Good Luck

Guglielmo

Silvio, please

occhei, abbiamo capito... il pericolo comunista incombe, ne abbiamo uno anche qui tra di noi.

però, puoi cortesemente piantarla con sta storia dei comunisti?
non sarebbe meglio continuare a ripetere che la coalizione di sinistra governerà al massimo fino alla finanziaria 2007? quando i comunisti (stavolta quelli veri) metteranno sul tavolo le loro (anti-storiche, obsolete, stupide, anacronistiche, irragionevoli, anti-economiche) richieste?
ecchediamine!

giovedì, gennaio 19, 2006

U-boot

Ieri sera ho quasi finito di vedere il film “U-506”. E’ un film molto bello poichè, con realismo, descrive la difficile vita di quei marinai tedesche che, durante la seconda guerra mondiale, battevano l’atlantico in cerca di navi britanniche e americane. Se combattere a bordo di un sommergibile garantiva una cuccetta in cui dormire e la quasi certezza di pasti caldi esponeva però l’equipaggio alle privazioni della navigazione, al rischio di essere affondati dai caccia torpedinieri britannici ed alle difficoltà di una vita che, in mare per diverse settimane, si svolgeva in pochi metri quadrati.

Emblematica la figura del comandante che, in quegli spazi angusti, non solo non gode di alcun privilegio ma è costretto persino a mascherare ogni sua espressione e timore poichè gli occhi di ogni membro dell’equipaggio sono, nei momenti difficili, su di lui. Egli è solo e non può confidare a nessuno, prezzo il caos, i suoi timori e le sue incertezze. Per di più il capitano non è un nazista ma solo un soldato dilaniato tra la fedeltà alla Patria ed alla Marina e la consapevolezza che Hitler sta portando la Germania ed il suo equipaggio alla rovina.

Quanti uomini così giacciono sui fondali dell’Atlantico, tra le sabbie del Nord Africa, sulle spiagge normanne, sul fondo della Manica, nelle pianure russe ed ucraine?

All’inizio del film il regiostya ci fa sapere che la Germania mandò, a bordo dei temibili u-boot, 40.000 uomini. Di questi, 30.000 non fecero mai ritorno a casa ed alle famiglie non rimase nemmeno la consolazione di un luogo in cui piangerli.

Guglielmo

mercoledì, gennaio 18, 2006

immigrati e integrazione

oggi ho avuto modo di stazionare fuori da un reparto di un ospedale per qualche ora, in alcune faccende affaccendato che qui esulano dal discorso...
premessa: dal pronto soccorso le persone vengono ora smistate direttamente al reparto di pertinenza.
ad un certo punto sono arrivate due donne cinesi. la paziente è stata risucchiata al di là di una porta, mentre l'accompagnatrice è stata lasciata fuori.
non parlavano italiano, le infermiere, non avendo poi tutto questo tempo da perdere, hanno lasciato l'accompagnatrice a se stessa.
la signora, per quanto si sforzasse di spiegarsi, non capiva cosa stesse accandendo a sua figlia. spiegandosi a gesti, ha cercato di capire da me, se la figlia fosse finita sotto i ferri o meno.
è integrazione questa? è integrazione arrivare in un paese straniero e vivere nella propria enclave? così da non poter interagire, non solo nei momenti estremi, ma anche nella vita normale?
ho provato pena e tenerezza per lei, ma ho anche provato tanta rabbia per chi, in qualsiasi modo, costringe questi poveretti a vivere queste situazioni.
tec

scusa Bach...

pensavo fosse il doppione di ieri. se vuoi ripubblica il tuo e cancello il mio.
a mia parziale giustifica, ti dico che ho avuto una giornata di merda.....
il che presupporrebbe di tenere le mani lontano da dove possono fare danni.
sorry again,
tec

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Forse molti di voi avrebbero dato il link, ma il link apre il pdf, il pdf (Se non si ha la 7 pro e la fibra) è lento da caricare e se è lento da caricare quasi sicuramente non ne vale la pena.
Quindi, dato che ne vale la pena, vi posto questo articolo di Cesana, molto interessante. Sposta l'attenzione non su destra o su sinistra (come molto spesso fatto superficialmente da noi conciliaboli) ma parla di noi, di come viviamo noi nella nostra società.
Buona Lettura.

Ci scrive un leader cattolico che conosce bene la morale e la storia
Dal foglio, pagina 4.

Al direttore - Mi attacco a un editoriale del Foglio di qualche tempo fa. Si rilevava che il problema non stava tanto in quello che Fassino diceva nella telefonata intercettata,ma in quello che non aveva mai detto in pubblico: la politica è fatta dei legami svelati dalla telefonata intercettata. Vorrei fare una considerazione su quella che mi sembra una tendenza dominante nella “cultura” politica italiana, anche se
questo comporterà un certo schematismo che serve per farmi capire.
Dalla questione di bancopoli sembra uscire rafforzato un atteggiamento sempre più diffuso: i valori debbono essere separati dagli interessi e dalle appartenenze. Anzi, gli interessi neppure debbono esistere;la loro sussistenza è giustificata solo se sono a favore degli altri, non di sé. I valori,secondo l’opinione corrente, sembra debbano essere disinteressati, purificati dalla contaminazione dei desideri personali,pure idee, che stanno in un mondo loro,distaccato da quello degli uomini.
In effetti, apprendiamo dai giornali che: al presidente del partito “più popolare” piacciono le barche suo malgrado; se il segretario
dello stesso partito ha fatto il tifo per la Unipol, si pente; il premier non ha mai coltivato i suoi interessi in politica; il nuovo capo della Banca d’Italia è il migliore perché nella sua alta funzione non appare attaccato a nulla. Non parliamo poi dei soldi, i quali si manifestano sotto una
luce assai ambigua; sono sì un valore, ma pericolosissimo. Per trattarli, bisogna essere dotati di una superiore verginità, altrimenti
è meglio starne lontano e, se possibile,non conoscerli. Le coop non possono trattare i soldi perché evidentemente legate a un interesse collettivo, di parte,che ora negano. I grandi finanzieri e industriali, invece, possono operare sui soldi, perché loro di interessi di parte non ne
hanno; hanno cura per l’economia e il progresso, che sono notoriamente interesse di tutti: anche gli operai piangevano quando è morto Agnelli. Eccetera.
Secondo il pensiero comune i valori sono di tutti, non appartengono cioè a nessuno. Non si sta insieme a qualcuno perché porta un valore, perché senza di lui il valore sarebbe incomprensibile, ma perché è d’accordo con noi, perché il valore “nuovo” che, eventualmente cicomunica, era già nostro di diritto. Se l’amico – il compagno di strada – sbaglia, viene abbandonato. Non si era insieme a lui, ma ai suoi valori che, una volta traditi, rendono la sua presenza inutile e dannosa. Come è lontana la figura di Giovanni Paolo II, che chiedeva perdono a tutti, non per gli sbagli di oggi o di ieri, ma per gli sbagli dei cristiani in 2000 anni. Il discorso che fece Craxi in Parlamento su tangentopoli nemmeno sfiora
la sensibilità di molti politici di oggi. Loro si definiscono persone “perbene”; sono attaccati alle idee, mica agli interessi o alle persone.
Infatti, la nostra è una società delle idee. Dire ideologica sarebbe troppo perché bisognerebbe attribuire alle idee una forza di verità, che nessuno ha il coraggio di affermare. Si sta insieme, si fa società, per le idee, quelle cangianti ma riconosciute, approvate da tutti e che nessuno può osare di smentire. Si fa società non per il sangue e la pelle degli uomini, ma per qualcosa di impalpabile e astratto, che si impone come
minimo comune denominatore costitutivo dell’unica religione civile possibile: quella che non scomoda il comodo della maggioranza.
In questo senso, la nostra è proprio una società moralistica, ovvero una società in cui la morale è conformazione al costume prevalente, o meglio, alle idee prevalenti (poiché poi, magari, i costumi vanno dove vogliono).
Come è lontano il cristianesimo, il cui Dio, il valore sommo, si è fatto uomo e si è attaccato agli uomini. Una volta un ragazzo disse a don Giussani: “Io sto insieme alla mia morosa per Cristo”. E lui di rimando: “E a lei cosa gliene frega?”. Non si può amare un valore senza amare chi lo porta. Non si può amare la vita senza amare gli uomini. Non si può sostenere o difendere l’ideale, senza sostenere e difendere la compagnia in cui è vissuto, così come è, con i suoi pregi e anche i suoi errori. Non si tratta di sentirsi colpevoli di sbagli di nostri amici, ma consapevoli sì. Bisogna essere responsabili, ovvero dare risposte che non aboliscano l’errore e chi lo commette, ma che correggano, ovvero reggano insieme Il nuovo cammino da intraprendere. Invece, la tentazione, che è ormai una caratteristica socialmente condivisa, è di cancellare il peso degli errori, esorcizzare la fragilità umana, elevandola a diritto quando appare imbattibile (dall’aborto ai condoni fiscali); nascondendola, come la polvere sotto il tappeto, quando è inaccettabile alle idee che per lo più si professano.
Perché, appunto, sono le idee quelle che valgono, che indicano al mondo come dovrebbe essere, a prescindere da quello che è. Che ogni tanto arrivi qualche tsunami, che le cose in fondo vadano come sono sempre andate, senza tenere gran conto delle nostre opinioni, è secondario. Siamo insieme per le idee, solo per quelle! Ma in fondo sappiamo che non è così, che una società solo di idee è una società di pazzi. E’ una società che non tiene conto della realtà: in positivo, degli interessi e degli affetti; in negativo, delle connivenze e delle complicità, che agitano la vita degli uomini. Da dove ricaviamo questa convinzione contro tutto quello che viene esplicitamente detto? Dal buon senso, dalla esperienza elementare di tutti giorni. Il problema però è che così, stante il suono tanto falso dei discorsi pubblici, siamo inclini a prestare più attenzione alle intercettazioni telefoniche, che rivelano le uniche società vere, di interessi e appartenenze, quelle segrete. Così non va, non va proprio.
E’ troppo e troppo giustificato lo spazio per gli inquisitori, agenti segreti, detective e simili.
La realtà non può essere lasciata al di là del buco di una serratura; deve essere portata al di qua, in campo aperto. E’ proprio vero che “Se ci fosse un’educazione, il popolo starebbe meglio”. Diamocela.
Giancarlo Cesana

martedì, gennaio 17, 2006

Minuzie

Io però vorrei capire.
Un signore di 66 anni, può impiegare 4h27min per percorrere la maratona?
Sì, se ben allenato e preparato.
No, se privo di allenamento specifico.
Il signore bolognese che asserisce di averla percorsa asserisce altresì di non essersi allenato specificamente per la maratona, ma di avere fatto solo qualche sgambata in bici, perlopiù di domenica.
Delle due, l'una, allora. O è bugiardo, perchè si è allenato, ma non vuole dirlo. Oppure è bugiardo perchè qualcuno lo ha aiutato a barare e non ha realmente percorso i 42 chilometri.
So che non è importante, e non voglio generare commenti del tipo "sì, ma Berlusconi è un nano" (commenti ficcanti, come sempre), è solo che sono perplesso e mi stupisco.

non ci credo...

inquietante, il libro più sopravvalutato del mondo, diventerà un film!
e fatto da un regista coi controfiocchi!

la mia risposta alla manifestazione di sabato

Eccola.
Ognuno è libero di fare ciò che vuole, fino ad un certo punto.
Non entro nel merito delle scelte altrui. però io questo video lo farei vedere a tutte quelle persone che fanno quel passo.
tec

Fastweb

Valentino è forse il piu’ veloce. Anche a cambiare sponsor. E’ passato da Telecom- Tim a Fastweb.
Ieri correva con Alice dietro al pullman della sua squadra del cuore (l’Inter...) e con De Sica faceva una pubblicità davvero divertente. Oggi ci guarda dal sito di Fastweb dicendo che lui le squadre le sceglie, non gli capitano...

Devo passare a Fastweb pure io?

Guglielmo

lunedì, gennaio 16, 2006

Brutta giornata...

Come si puo' definire altrimenti la giornata in cui ricevi la notizia che un ragazzo di 25 anni che hai preso come stagista nel tuo gruppo, che sei riuscito a far assumere in un altro dipartmento in sostituzione di una maternita' in modo che potesse prendere qualcosa di piu' del rimborso spese di 400 euro al mese, che e' stato cosi' apprezzato che, in una azienda che assume qualche decina di persone all'anno e quasi tutte a livelli di dirigenza, si e' riusciti a fargli posto a tempo indeterminato, ha terminato la sua esistenza ieri notte all'incrocio tra la A21 e la A1?

E quando penso a come deve essersi sentito il padre chiamato a fare il riconoscimento del figlio durante la notte...

Mah. A volte penso che ci inganniamo in quello facciamo per non pensare a quanto siamo fragili e di passaggio...

il sistema cooperative: analisi e prospettive

sottotitolo: che sennò gughi dice che scrivo solo di mele...

ha ragione il silvio quando dice che il sistema cooperativo fa concorrenza sleale perchè beneficia di facilitazioni fiscali e quant’altro, così da poter praticare prezzi più bassi rispetto ad aziende normali?

Lasciamo da parte consorte e unipol, perchè non vorrei che fosse questo l’ambito. Lasciamo da parte le cooperative rosse, perchè ne esistono anche di bianche, verdi etc...

Le cooperative hanno la finalità di ridistribuire il reddito prodotto. Fin qui, tutto ok. Le cooperative, nate e cresciute in ambiti, tessuti, distretti limitati, possono beneficiare di una qualche agevolazione: la finalità sociale ne fa soggetti “privilegiati”. Il tutto sotto l’ombrello di una costituzione come la nostra che è figlia di un vetero socialismo oramai fuori tempo, anzi in questo caso, direi marxismo (visto che si parla di extra-profitto e plusvalore).
Mi chiedo però perchè io imprenditore, che il reddito me lo tengo tutto io (in realtà gli stipendi li pago, ma tant’è), visto che la business idea è mia, che il capitale di rischio è mio e così via, debba, siccome sono così egoista, pagare di più. In fondo, lo stato col gettito fiscale dovrebbe riequilibrare le cose.
Ma ipotizziamo che sia d’accordo in termini generali sul sistema cooperativo. Smetterò assolutamente di essere d’accordo nel momento in cui le cooperative raggiungeranno una dimensione tale da perdere quell’aspetto mutualistico. Quindi quando si parla di ipercoop nella gdo o di unipol nelle banche.... perchè lì diventerà, come ha detto il Silvio, veramente concorrenza sleale.
(per non parlare del fatto che l’actimel costa di più all’ipercoop rispetto all’esselunga).
Tec politico

Gianni, l'ottimismo! 2

Il Dottor Q.

Oggi è il compleanno del mio amico Andrea Q.

Andrea è un fanatico del ben vestire ed un cultore delle donne (una tendenza che sfiora la monomaniacalità...). A ciò associa, a causa delle mille pratiche sentimentali che gestisce, una estrema riservatezza. Spesso non è nella sua postazione di lavoro ed è impossibile capire dove e con chi sia. Per festeggiarlo ho organizzato in pausa una festicciola a sorpresa a base di Brachetto e crostata della Susy (“Deliziosa”, direbbe Riccardo). Questo è il testo della convocazione per i pochi intimi...

ATTENZIONE: Oggi è il compleanno del Dottor Q.. Il presente documento contiene il programma dei festeggiamenti previsti per la giornata. Il contenuto è riservato, non divulgabile o duplicabile (sarebbe meglio leggerlo e distruggerlo). Il contenuto è totalmente di pura fantasia e l'autore (Guglielmo) non ha ricevuto dal festeggiato alcuna confidenza sui temi trattati. L'invito contenuto nel presente non è estendibile ad altri e solo il festeggiato può estendere l'invito a terzi.

Comunicare a terzi che è oggi è il compleanno del Dottor Q., vista la nota riservatezza del soggetto, è da considerarsi reato. Limitatevi ad avvicinarvi a lui dandogli una pacca sulle spalle. Vi prego di attenervi alle disposizioni esposte onde evitare polemiche e discussioni tra il comitato organizzatore ed il festeggiato. Il foro competente per qualsiasi controversia ha sede presso l'Ammiragliato dell'Isola di Tortuga, a nord di Haiti, già Hispaniola.

Le celebrazioni avranno inizio alle ore 16.40 (ritardi sono previsti se i quattro precedenti in pausa dovessero tardare). Il segnale d'inizio sarà dato dalle campane di Roma, Londra, Parigi, Gerusalemme e Washington che, all'unisono, suoneranno a distesa.

Alle 16.41, nel parcheggio al livello rialzato, il Reggimento Guardie di Sua Maestà la Regina d'Inghilterra, Scozia e Galles rievocherà la battaglia di Waterloo. Il ruolo di Sua Grazia il Duca di Wellington verrà impersonato da un sosia del dottor Q.

Alle 16.42 in sala server il Dottor D. inizierà una lettura di Salmi, lodi e poemi tratti dall'opera a lui piu' cara: "Volkswagen Golf 1600: libretto di istruzioni"

Alle 16.43, nel livello interrato del parcheggio, 250 danzatrici del corpo di ballo "Le 250 vergini del Punjab" rievocheranno l'attraversamento del fiume Osso (oggi Amu-darja) da parte di Alessandro il Grande avvenuto nel. 330 a.c. Il ruolo del Macedone verrà interpretato da un sosia del dottor Q.. L'organizzazione, in relazione al corpo di ballo "Le 250 vergini danzanti del Punjab" si sente di garantire che saranno 250, saranno danzanti e provenienti (atterrate ieri a Malpensa) dal Punjab. Per il resto non si sente di garantire nulla poiché non è dato di sapere cosa abbia fatto il dottor Q. stanotte e, in ambienti vicini a Pavia, si sussurra che l'autobus delle danzatrici sia stato visto in nottata nei pressi di P.(residenza di Q.).

Alle 16.44, ora locale, in onore del dottor Q. le borse di Londra, Milano, Francoforte e Parigi osserveranno 10 minuti di sospensione del listino dei titoli del settore abbigliamento. Il titolo Marzotto rimarrà chiuso invece per l'intera giornata. A tal proposito, in una nota di stamane , il ministro del commercio di Pechino ha manifestato disappunto per il costante rifiuto da parte di Andrea di indossare almeno mutande o magliette di cotone cinese mostrando così disprezzo per i mercati emergenti. 25 minuti dopo circa, i Ministri degli Esteri di Romania, Polonia, Ungheria e Nigeria, in una dura nota congiunta, hanno risposto al Governo Cinese garantendo che il dottor Q. è un attento sostenitore dei prodotti provenienti dall'est Europa e dall'Africa sub sahariana e che i loro emigrati devono la sopravvivenza all'instancabile assistenza del suddetto.

Alle ore 16.45 le maestranze di tutto il mondo di "HugoBoss", "D&G", "Burberry", "Hogan", "Stone Island", "Nike", "Brooksfield" e "Hatu" osserveranno 25 minuti di astensione dal lavoro per festeggiare il loro benefattore.

Alle ore 16.46, nel Battistero di P., Pavia, si ripeterà l'annuale miracolo "Della trasmutazione dei capi". Una folla di fedeli si recherà nel Battistero munita di capi di abbigliamento comprati all'Upim, Oviesse e mercati rionali. Accostandoli alla fonte in cui il Quaglini fu battezzato verranno trasformati in capi "Stone Island". L'organizzazione ricorda ai fedeli di verificare le taglie prima di allontanarsi da Pizzale.

Alle 16.47, in via G., verrà rievocata la battaglia di Hastings. Nei panni di Guglielmo di Normandia un sosia del dottor Q.

Alle 16.48 nella sala ovale, alla presenza di Condoleeza Rice, verrà riproposto l'episodio più suggestivo (il preferito dal Dottor Q.) della storia americana: lo scandalo Monica Lewinsky. In un velina di poche ore fa, il festeggiato, ha fatto sapere di non gradire assolutamente controfigure.

Alle 16.49, nella sede dei Monopoli di Stato, verrà presentata una simpatica iniziativa a margine: una serie di giochi a premi sul festeggiato. Si sussurra si tratti di due giochi a premi: il primo è il classico gioco tipo gratta e vinci. Si entra all'improvviso in sala 5 e ,se si trova Andrea seduto, si vince un soggiorno di due settimane a Miami. Il secondo, "Indovina dove va…", consiste nell'indovinare dove va in pausa Andrea e prevede come premio due notti a Zagabria. Il terzo gioco "Indovina con chi" è stato bloccato da uno studio legale di Zurigo riconducibile al Q. e dall'Antitrust che, pare, si sia giustificato dicendo "Il gioco in oggetto è troppo difficile e le probabilità di indovinare sono talmente remote da configurarsi il reato di truffa nei confronti dei giocatori".

Alle 16.50 in sala break Nicole Kidman, Hale Berry, Jessica Alba e Salma Hayek (che riproporrà per il festeggiato il ballo sul tavolo già interpretato in "Dal tramonto all'alba") parteciperanno alla tavola rotonda dal titolo: "Maschio dove sei? Una riflessione sul declino del seduttore con riferimento alla figura dell'ultimo rimasto: il caso Q."

16.51 in sala riunioni inizierà la festa a tema "Tanti auguri papà!". Prevista la partecipazioni dei figli sparsi per il mondo dal festeggiato. Poichè non è possibile calcolare il numero esatto dei partecipanti è stata allestita una festa alternativa al Pala Mazda. Dalla sola Calabria, dove Q. va spesso in vacanza, sono attesi due torpedoni.

In contemporanea dalle 16.40, in sala break, di fronte ai microonde, per festeggiare il compleanno del nostro illustre collega verrà tagliata una crostata gentilmente offerta dalla moglie dell'organizzatore ed annaffiata da una bottiglia di Brachetto d'Acqui. Per i colleghi del turno serale impossibilitati a partecipare si provvederà a lasciare metà crostata da degustare con il festeggiato dopo cena (per il Brachetto non si garantisce nulla).

La serata proseguirà dunque nella tenuta del Duca di Norfolk nel Lincolnshire. Per tutte le signore che lo richiederanno, il dottor Q. provvederà ad un simpatico omaggio, personale ricordo della serata.

Non è garantita, salvo per la rievocazione della storia americana, la presenza del festeggiato poiché, in una velina, ha già affermato che "potrebbe avere da qualche parte un mezzo ticket da far fuori". L'organizzazione conferma comunque le iniziative preannunciate ed è lieta di festeggiare l'amico Andrea!


Guglielmo

una domenica mattina ben impegnata...

ieri mattina mi sono dilettato in questo:



e cioè: psp su internet passando da un powerbook via wifi su airport express...
sono soddisfazioni
tec

domenica, gennaio 15, 2006

chissa'...

uno dei miei widget (sono quei cosi così inutili della apple che dopo due giorni esistevano anche per winzoz) è una webcam puntata sul parco di venice beach.
ha un refresh di 1 secondo.
ora che scrivo (14:11) è notte fonda. poi pian piano si svegliano anche là. e allora vedi passare il camion che raccatta l'immondizia, le persone che corrono, quelli che pascolano il cane, le ragazze bionde e alte, i neri, i messicani. i grassoni che si siedono su una panchina e mangiano... tutto il mondo di una delle spiagge più rappresentative d'America.
ieri, mentre fissavo le persone domandandomi chi fossero e cosa facessero è passato il pickup dei baywatch. per un attimo ho pensato che scendessero "mitch" e Erika Heleniak...
tec

venerdì, gennaio 13, 2006

che coraggio




comodo gridare ai 4 venti di non tornare più...
poi implorare via mail clemenza
tec

referendum

Il Re Solo

Il Tecnolo nel suo delirio assolutista ha inibito a tutti i membri del Conciliabolo l’accesso alle impostazioni del blog.

Ora, dal suo scranno, minaccia di cancellare i commenti non graditi.

Esiste una commissione garante della libertà nel Conciliabolo?

Archie, Connie, Bach.....

La libertà è a rischio!

Il Maresciallo

sarebbe interessante

fare due cose:
1) rivedere ciò che scrisse gughi sulla guerra in iraq su questo blog
2) vedere se sui giornali tipo rep o corsera vi sia traccia.
certo è che esistono prove del coinvolgimento di saddam nell'addestramento di migliaia di terroristi.

lo so che più della metà di questo blog non legge il foglio, per una volta vi invito a fare uno sforzo.
commenti a capocchia verranno cancellati, stavolta senza pietà.
tec

P.

P. è un mio collega. è un ragazzo simpatico, solare, sempre allegro. nonostante sia affetto da una fortissima balbuzie.
ieri sono andato a pranzo tardi, ero solo. dopo aver raccattato le schifezze che la mensa aziendale ci propina, mi avvio ad un tavolo. vedo P. seduto da solo a mangiare e gli chiedo se posso mangiare con lui.
il pranzo scorre tranquillo, si parla del più e del meno, si ride e si scherza. coi tempi suoi, ovviamente.
un nostro collega si siede nel tavolo accanto al nostro. inizia a mangiare da solo e, ad un certo punto, si alza, prende armi e bagagli e si sposta a dieci metri, su di un altro tavolo, sempre solo.
io vedo, ma faccio finta di niente. P., mentre usciamo a bere il caffè, mi chiede se ho notato il movimento del nostro collega. gli rispondo di no.
mi chiede se secondo me gli ha dato fastidio lui.
non penso, rispondo io, ma un velo di tristezza sottile e penetrante mi scorre nel corpo.

giovedì, gennaio 12, 2006

yuppies

per chi è cresciuto nella Milano degli anni 80 e non era troppo preso: col basket, il vic 20, i soldatini, i lego e così via (cose che anche io avevo, facevo e seguivo, ma quel poco che mi permettesse di poter socializzare con gli altri), sa cos'era quell'atmosfera che sentivi attorno.
i gloriosi anni dove Milano era più capitale di roma (notare le maiuscole e minuscole).
il ramazzotti, la borsa (racconterò un giorno dell'estate del 1987 quando entrai in Borsa Valori, in mezzo alle grida), craxi, le prime tod's (allora jp tod's), tincati... la moda, le modelle, il nepenta...
le cene da bice...
l'essere e il sentirsi migliori degli altri.
tempi andati, cancellati. rimane un senso di superiorità su roma, qualche tod's (che ha perso jp), bice, il rolex... ma se metti piede al nepenta trovi i tuoi genitori, le modelle hanno l'età di tua figlia (o poco più), craxi non è nominabile......
MA:
stasera mi immergerò in quell'atmosfera: prenderò le mie jp tod's d'annata, troverò un mangianastri per poter sentire la compilation del nepenta, un bicchiere di ramazzotti rigorosamente senza ghiaccio e sul mio dvd scorreranno le immagini di:
YUPPIES, giovani di successo
cast d'eccezione: greggio, boldi, calà e de sica.
regia: carlo vanzina
;-)
tec
ps: grazie al buon cuore di mia moglie che oggi è andata apposta a prenderlo.
pps: il 16 febbraio esce yuppies 2...

paperelle

ciò che è passato quasi inosservato (forse l'architetto l'ha notato) è che (finalmente) fra tim e telecom è possibile videotelefonare.
già prospetto con orrore la videochiamata fra mia suocera e mia moglie, quando sarà nato mio figlio...
teribbile
tec
ps: io, per fortuna, son passato a vodafone...

Bovisio Maderno

Torno a casa dal lavoro ed inizio a chiacchierare con al Susy del piu’ e del meno.
Dopo un pò mi dice “Mi ha detto una mia collega che a Cesano Maderno c’è lo spaccio della Prenatal e che si trova un sacco di roba bella ad ottimi prezzi! Ma dove è Cesano Maderno?”
“Guarda che ci siamo già stati prima che nascesse il prof. Non abbiamo trovato nulla ed anzi ci aveva fatto una brutta impressione: casino, roba vecchia...” dico io cauto.
“Ma no! Non era mica a Cesano Maderno! Ma dove è poi Cesano?”
“Sulla Milano-Meda...guarda che è quel posto dove siamo stati. Era a Bovisio masciago che è li vicino. Era pure quello lo spaccio della Prenatal...non possono aver fatto due spacci ad un chilometro l’uno dall’altro. ”

“Ma no! La mia collega lo ha descritto: è grandissimo, con un sacco di roba bella a prezzi stracciati!Non è quello...”

Per l’esperienza che io ho del mondo (limitata), non esistono posti con queste caratteristiche (se non nei sogni o in Pensylvania) ma a questo punto la questione si fa spinosa e decido di andare sino in fondo.

“Bene allora, sabato andiamo!”

A questo punto Sherlock Holmes, solo con la mia osservazione, avrebbe intuito che il posto è il medesimo ma mia moglie, convinta che io sia privo di senso dell’orientamento e di senso estetico, no. Per di più è mai possibile contraddire una collega di vostra moglie? Se la collega fosse li, con noi, sarebbe facile fare un paio di domande e demolire con l’ironia la supponenza di questo totem del risparmio ma così la sua parola è scolpita sulla roccia dell’assenza e quindi incancellabile!

A questo punto la cosa non si ferma qui. Mia moglie sente nell’ordine sua sorella e sua madre.

L’una e l’altra confermano di conoscere bene il posto. La Susy si arrabbia con loro perchè l’hanno tenuta all’oscuro dell’esistenza di questo eden del risparmio e loro, tenere, si giustificano pure. A questo punto il Tenente Colombo avrebbe intuito, con tre indizi a carico, che il posto è lo stesso da noi già inutilmente visitato... niente.

Allora mi gioco l’ultima carta per risparmiare qualche litro di benzina ed utilizzare qualche ora in modo diverso.

“Scusa Susy, ma ti pare che tua madre e tua sorella non ti abbiano mai detto di questo Walalla del risparmio? È lo stesso posto...”

“Non vuoi capire....è lo spaccio della Prenatal, vicino alla Brummel. La Cristina ha comprato un passeggino senza borsa a soli 120 euro con uno sconto del 50%!”

A questo punto fingo un attacco epilettico dalla sorpresa ed urlo con gioia ”Sabato andiamo!”.

Sabato giunge ma prima il destino getta un nuovo indizio: effettuo, mia moglie presente, una ricerca su internet inserendo nel motore di ricerca: “ Baby market Prenatal spaccio cesano maderno”. Niente...

Aggiungo “si risparmia di brutto lo dice la Cristina...”. Mia moglie non coglie l’ironia...

Le prove sono 5. Anche Magnum pi avrebbe intuito la soluzione dell’enigma ma mia moglie, ormai intorpidita dall’idea di cose bellissime a prezzi stracciati, è irremovibile. Del resto anche il capitano del Titanic sapeva che era stagione di iceberg...


Sabato pomeriggio ci mettiamo in marcia. Attraversiamo la Brianza sulla Milano-Meda con velocità di crociera contenuta. Il piccoletto dietro è imbronciato perchè è costretto a questo viaggio ma osserva incuriosito il paesaggio invernale che ci scorre al fianco. Usciamo a Cesano Maderno. Appena fuori dalla statale vedo sul fianco della carreggiata una rubizza brianzola con una pancia sospetta. Accosto e sussurro “Prova a chiedere...”

“Signora, mi scusi, il prestigioso spaccio della Prenatal, di fianco alla Brummel, dove si compra un sacco di roba bellissima a prezzi stracciati e ci sono anche i passeggini a metà prezzo, me lo ha detto la mia amica e collega Cristina, in quale via si trova di questa ridente comunità semi agricola che risponde al nome di Cesano Maderno?”

La rubizza autoctona si allarga in un sorriso beato, fiera dei due cittadini che si sono avventurati con il loro furgonato nella pampa lombarda, e con cadenza lecchese dice:
“Il Baby Market? Ma si trova a Bovisio!”

Non dico nulla ma sul mio volto si stampa il sorrisio che deve essere apparso sul volto di Ike quando ha sentito per radio che la resistenza su Omaha era stata piegata. Non ho infierito ma l’ho gettata sul ridere descrivendo piu’ o meno quello che avrei scritto sul Conciliabolo.

Ma non era finita li...perchè il piccoletto, che aveva assistito a tutta la scena imbronciato e visto che il muso della Corolla era stato reindirizzato verso casa, è uscito dal suo silenzioso torpore e con voce argentina ha detto :

“Mamy...hai sbagliato strada?”

E’ stato il trionfo...


Guglielmo

ancora su mac...

da un articolo:
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the computers will boot using the Extensible Firmware Interface (EFI), rather than a traditional BIOS (current Power PC Macs use Open Firmware). EFI was developed by Intel and allows a number of advanced features, including the ability to connect to the Internet from a command shell before the OS is loaded.
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interessante notare, ai fini della nostra discussione orwelliana, come i nuovi processori intel siano in grado di collegarsi ad internet, PRIMA di fare il boot del sistema operativo...
ah, gli efi ora sono sotto mac intel dual core, domani saranno sugli intel per vista...
tec

mercoledì, gennaio 11, 2006

occhio per occhio

a me, sentire ste cose qui, mi sale un nervoso che manco ve lo immaginate.
altro che arresti domiciliari.
io avrei proposto lo stesso trattamento, triplicato (almeno), che hanno riservato loro ai bambini.
echediamine
tec

Gli anni dell'Impero

Archie esce dalle elementari con le stimmate del martire. La serie di note accumulate è impressionante ed induce a credere ad un complotto ordito ai suoi danni. Io stesso, per vendicarlo, con una scatola di gessetti colorati feci un graffito sulla 500 della maestra persecutrice. Il colpo di genio fu firmare con le mie iniziali. Le conseguenze immaginabili...

Alle medie inizia ad emergere il talento di Archie ma, tutto sommato, sono anni tranquilli. Archie riesce a convincermi della necessità di un Commodore Vic20 (in realtà ne avevo lo stesso bisogno di un sicomoro nel giardino condominiale) ed io inizio opera di convincimento nei confronti dei miei. Il giorno di Natale sorprende tutti facendo apparire sulla tv dei nonni uno schermo pieno di “Ciao”. E’ solo l’inizio...

Indimenticabile il Natale dell’anno successivo. Il pomeriggio della vigilia sorprendo Archie che smanetta con il Vic20 con un nuovo gioco. Chiedo spiegazioni e lui, impassibile, spiega che è il mio regalo di natale e che, per prudenza, lo sta provando prima: era arrivato al 9 ed ultimo schermo. Un vero precisino!

Inizia l’attività al computer con la piccola programmazione e a leggere riviste improponibili come “Chip”, “Byte” e “Superbasket”.

Alle superiore la situazione precipita. Archie assurge ad alunno modello. Non è uno sgobbone ma proprio un genio. Io inizio a soffrire poichè sono nella classe prima della sua stessa sezione. Il confronto è inevitabile. L’eco delle prodezze di Archie scivola verso le classi inferiori come miele.

Subisco la pressione ma non cedo.(Chiunque abbia avuto un fratello genio nella stessa scuola sa di cosa parlo...e tra i contributors, Bach può aver avuto lo stesso problema...). Archie esordisce anche nel mondo dei videogiochi. Inizia a sproteggere giochi ed a fare programmi sempre più complessi. Fonda una sua casa di produzione ma il nome lo suggerisco io. (Ho delle carte che provano che il nome è stato suggerito da me ed attendo con pazienza che fondi una sua Holding...). Sbaraglia i temibili concorrenti del settore e, a differenza di questi, non lo fa per denaro ma solo per la gloria (un movente piu’ pericoloso del denaro perchè piu’ difficile da appagare...).

La scuola va a gonfie vele mentre io navigo a vista (ora arriverà mail di mia madre nella quale citerà le pagelle di terza superiore dicendo: in terza tu andavi meglio!. E’ vero mamma, ma è come sprintare per 100 metri facendo il record mondiale ma sulla lunghezza di una maratona.)

Intanto io devo trovare una mia strada e mi dedico al basket. Archie tenta di emergere anche sul playground ma fallisce. Studia però con attenzione le videocassette degli assi dell’epoca e ne trae ispirazione. E’ dunque facile vedere le movenze di Larry Joe Bird sui playground milanesi interpretate da Archie alla moviola.

La maturità è spettacolare. Solo un lurido mercimonio impedisce ad Archie di raccogliere il massimo dei voti ma l’orale, cui assisto, è un trionfo. La scelta ricade ovviamente su ingegneria e la folle cavalcata riprende. L’università scorre serena e giunge l’epoca del militare. Archie viene scelto per l’arma più nobile : l’Aeronautica. Una sua precedente domanda all’Arma viene respinta poichè a Roma si teme un nuovo caso De Lorenzo.

Il giorno della partenza una folla si raccoglie per salutarlo al treno. Lui saluta come Bruce Willis in “Armageddon” e parte. Dopo due giorni di Car si ammala di bronchite (ciò che sorprende è che il Car si svolge a Taranto sul mare...). Scaduto il mese viene trasferito a Milano a circa 35 minuti di tram da casa.( gira in divisa dell’Aeronautica e così paludato effettua arresti e posti di blocco)

Si studia la possibilità di installare una postazione radar in soggiorno per rendere più agevole il periodo di ferma ma la proposta viene respinta dal Ministero della Difesa. Archie si insinua allora negli ingranaggi della sua caserma e prende possesso dell’ufficio piantoni. Con una ragnatela di potere sempre più diffusa diviene in sostanza il vero comandante della Regione Aerea Lombardia. Arriva sino a pilotare un Tornado ma, quando propone di bombardare la sua vecchia scuola elementare ma il Ministero della Difesa si oppone nuovamente. Archie denuncia la persecuzione e si congeda.

L’ultimo colpo lo assesta la sera prima che i consegni la mia Tesi. Gli astri favorevoli e l’intervento del Re Corvo mi sono propizi e l’unico ostacolo è la stampa dell’enorme mole di “copia ed incolla” da me prodotta. “Ma” penso “con un fratello mago del pc...”.

Errore. Alle 3.09 di notte, dopo 386 pagine mi accorgo che Archie, che stampa mentre gioca a qualche gioco di simulazione di guerra, non ha stampato i numeri delle pagine. Solo le lacrime di mia madre lo salvano dal giusto castigo (Archie è noto tra gli intimi perchè non completa mai l’opera intrapresa. Come Michelangelo con la pietà del Castello Sforzesco anche lui ti lascia il Pc senza problemi ma che non si accende più o ti sistema il dvd ma non lo connette al televisore).

Da qui in poi Archie esce dalla mia orbita ed altri sono piu’ qualificati a descriverne la traiettoria...

Resto in attesa di materiale da pubblicare.


Guglielmo

Gianni, l'ottimismo!

http://www.corriere.it/

Non ci sono intercettazioni però mancano 85.000 euro....

Guglielmo

Quanti Tec, Conn, Gughi ci sono???

Bellissimo!

http://babynamewizard.com/namevoyager/lnv0105.html

Scrivete il vostro nome e vedrete instantaneamente il suo andamento nel tempo in termini di milioni di persone che lo hanno.

Come funzioni non so ma è carino!

Nuovi domini registrati da Google

* googleshoppinglist.com
* googlereviews.com
* googlewishlist.com

Non ancora funzionanti... vi dicono nulla? :-)

ops

quando mia moglie vedrà l'effetto di questa mia azione:



non sarà per nulla contenta.
tec

martedì, gennaio 10, 2006

Steve Jobs - Keynote

ironia massima da parte di steve jobs:
nel presentare il podcasting, registra la voce dicendo:
"ciao sono steve, benvenuto nel podcast dei super segreti apple"
e poi:
"ho dei buoni agganci in apple"
....
sto godendo....
tec

forse forse...

c'ha ragione archie:
googlevideo comincia a vendere...
è il primo servizio a pagamento e non pagato da altri.
che i 10 cent a ricerca (avanzata, aggiungo io) stiano per essere realtà?

Ecco! Lo sapevo...

I primi test mostrano che i Pentium sono più lenti dei processori PowerPc del Mac!





Pare che la decisione di Jobs segua l'acquisto di grandi quantità di azioni Apple partite da Rimini!

Che Fassino usi la Coop Adriatica per scalare la casa di Cupertino?

Che Jobs abbia deciso di diventare associato dei 50 milioni di morti fatti da Stalin?

E' tutta colpa del Mortadellone!

Ecco intanto il probabile nuovo logo del Mac...

dedicato ad Andrea e Archie

ecco, vah!
esaltatevi...
tec

la sottile differenza...

fra un sito porno e uno no!
tec

lunedì, gennaio 09, 2006

vi faccio vedere come muore un Italiano

l'ho appena visto su matrix...

parole semplici, che noi abbiamo commentanto mille volte, che abbiamo immaginato tante volte, parole che io pensavo gridate in faccia, con rabbia.
e invece no.
parole sussurrate... Quattrocchi era lì, col viso coperto. chiede "posso?" con voce umile, tranquilla. una pausa. e poi: "vi faccio vedere come muore un italiano", così. con semplicità.
non infanghiamo la Sua memoria con cazzate politiche.....
era un ragazzo semplice, un italiano.
una persona che in quel momento si è comportata da Eroe.
tec

grande silvio

Non pago di aver gestito ferrara e quella sciacquetta che lo accompagna, si insedia da biscardi per tre quarti d'ora e, non solo riesce così ad avere un audience maggiore, ma infila, fra un commento su kaka e un elogio alla juve (juve!), qualche perla da campagna elettorale.
preparare i videorecorder per mercoledì sera quando bertinotti da rosso diventetà viola dai lividi...................
tec

perchè lo fai?

in black hawk down, eric bana, alla fine del film, risponde:
"non rispondo mai perchè lo faccio. non capirebbero. loro non capiscono perchè lo facciamo. loro non capiranno che è per i compagni. è così. è solo così".

in aggiunta oggi ho trovato questo:

Quando un soldato venne ferito e non potè tornare indietro, il suo compagno andò a prenderlo, contro gli ordini del suo comandante.
Egli ritornò mortalmente ferito ed il suo amico, che portò indietro, era morto.
Il comandante arrabbiato gli disse: "Ti avevo detto di non andare," "adesso vi ho persi entrambi.
Non ne è valsa la pena."
L'uomo morente rispose: "Ne è valsa la pena, Signore, perchè quando l'ho preso lui ha detto, " sapevo che saresti venuto.'"

tec

Belli!

Belli davvero quesi post autoreferenziali in inglese e con riferimenti tecnici che anche chi posta comprende a metà.

I link ai siti poi sono uno spasso.

Vogliamo cambiare il nome del Blog in AppleVsWindows?


Guglielmo

domenica, gennaio 08, 2006

ipod

beccato su the unofficial apple weblog:
http://www.kottke.org/plus/50-ways-ipod/

sorry, it's only in English...
ciao
tec

Tanta carne al fuoco...

Proprio come quella che ieri, a Maccagno, ha arricchito la cena conclusiva della mia 5 giorni di studio intenso..cotta ovviamente su brace direttamente prelevata dal camino.
Per 5 giorni lontano da tutta la tecnologia di casa mia..( anche se in ogni caso il mio pc è fuso.
Sono stato via pochi giorni ma avete scritto tanto e mi sono sentito (perchè no?) di fare un post solo per rispondere a tutto e a tutti.
La questione di fare commenti a distanza di giorni, infatti, mi frega sempre.Mi viene da dire:"è un post di due giorni fa, chi mai lo leggere il mio commento??!!"
Anyway ho deciso e quindi faccio un post tutto mio..vado in ordine cronologico crescente ( e anche qui è soggettivo..in che modo il tempo cresce?ieri --> oggi, giovane --> vecchio?)
1) apple vs windows: bbbrrrr. La cosa che mi ha sempre colpito del pc è la sua estrema versatilità che ben soddisfa la mia voglia di imparare e di capire, tanto da smontar tutto o da voler capire e imparare diversi linguaggi di programmazione...
Il mac non mi mi sembra che possa darmi tutto questo, mi sa di Black Box ( o meglio white box) molto poco adatta alla mia voglia di imparare: un oggetto sicuramente cool ma poco didattico.
Con tutti i pro e i contro che ci sono in questo discorso.
Da un lato mi chiedo: per l'impiego ingegneristico com'è?
Mi spiego: molto spesso uso programmi CAD (computer aided design) o CAE (computer aided engineering) che devono svolgere una mole di conti matematici non indifferenti. Il processore del mac come si comporta? Per come vedo in università tutti usano processori Intel Ht o Centrino e, soprattutto per le analisi FEM con programmi tipo Abaqus, più processori in serie. E poi il mac è da architetti (con la a minuscola) e da designer...quindi gente poco avvezza a voler capire...
2)chi c'è dietro?: Mi ha fatto venire in mente un articolo che leggevo il 5 su Libero (è stato un caso lo giuro!) che dava una differente interpretazione sulla questione Fiorani. Fiorani demonizzato dalla tv e dai giornali come un satanasso, architetto (pardon) di tutte le nefandezze. Lì invece sembrava più che la questione delle banche fosse scoppiata dal katto Prodi, incolpato poi di mille altre nefandezze...riporterò l'articolo magari...
3) in cerca di testimoni: vorrei citare una frase di Fred Uhlman che ho sempre trovato molto corrispondente sin dal giorno in cui l'ho letta. Ad un certo punto della sua biografia "Storia di un uomo" dice:"E' la storia di un uomo...la cui unica ambizione, ahimè irrealizzabile è raggiungere le stelle non con un razzo ma con la propria arte".
Noi siamo gli oggetti che possediamo perchè vogliamo lasciare un ricordo e regalarci l'immortalità, credo. E Uhlman dice proprio questo.
Attraverso le sue opere (lui nasce come pittore) voleva raggiungere l'infinito, diventare immortale.
4) ma te pensa: ecco sulle visite da Santiago e dalla Spagna ho delle responsabilità oggettive. Mi spiego: forse non tutti sanno che ho una passione per la fotografia (in eunte) e che vorrei tanto fare una webgallery (attraverso un database che visualizzi in modo dinamico le mie foto). Nelle mie ricerche di un software adatto o di un tutorial di php comprensibile mi sono imbattuto in photoblog nel quale ho postato un paio di volte come andrea ( fa parte della grande famiglia di blogspot) mettendo un link del conciliabolo. tutto qua...
5) archie?: be come dire che se metto un alettone sulla mia honda civic so rimappare la centralina e mettere a posto il motore...ma dai..quella roba lì è pari ai precotto furious...

Ma Cassano al Real??????Non lo sapevo!!e tra l'altro il mittico ha vergato tutte le pagine del contratto all'contrario:"Cassano Antonio"...mamma mia...
Ora vi saluto che sono provato dal troppo studio e domani, anche se non sono più al lago, ci devo dare dentro in vista degli esami!

sabato, gennaio 07, 2006

freedom...

le interessanti considerazioni di Archie, unite all'articolo di ieri del corsera, più altre interessanti notizie prese qua e là in rete negli ultimi tempi, fanno sì che il pericolo orwelliano sia forse quantomeno plausibile.
allora, aggiungo io, se archie vuol stare tranquillo, ordini oggi uno degli ultimi mac, ultima frontiera della libertà in rete. o finiremo tutti come neo, trinity, e gli altri.
buona lettura:
http://jack.logicalsystems.it/homepage/techinfo/Palladium.asp
http://www.no1984.org/

tec
ps: sì, lo so, è roba da sinistroidi...

venerdì, gennaio 06, 2006

La ferrovia

5 anni fa era a fatica capace di spiegare cosa fosse ed a cosa servisse internet. Oggi comprendo ancora poco del suo funzionamento ma con un motore di ricerca sono in grado di trovare una qualsiasi informazione. Internet è paragonabile, per impatto nel quotidiano, al completamento della linea ferroviaria che unì le due coste degli Stati Uniti dopo la guerra civile. La riduzione dei tempi e dei costi di trasferimento di uomini e merci modificò radicalmente gli Stati Uniti proiettandoli verso il ruolo attuale.

Gli sviluppi sono imprevedibili e gli scenari che Archie dipinge, per quanto foschi, sono realizzabili. L’idea che possa esistere un ente sovrazionale in grado di controllare le informazioni e che custodisca profili aggiornati di tutti è inquietante.

Purtroppo viviamo in rete e gli strumenti che ci rendono identificabili, classificabili e rintracciabili sono infiniti. Se qualcuno si prendesse la briga di incrociare i dati della Fidaty card, quello che scriviamo sul Conciliabolo e il tabulato di sms, mms e telefonate dei nostri inseparabili cellulari ben poco di noi rimarrebbe oscuro.

Che fare?

Fare come Fracanappa, che ai questionari su internet risponde sempre in maniera diversa.
Un giorno è laureato e quello dopo ha la quinta elementare. Oggi è un diplomatico, domani insegnante di ginnastica. Ieri cattolico e domani battista.

Iniziamo anche noi, da oggi...

Tec

giovedì, gennaio 05, 2006

Il Google-Pc

Dico la verità, a me tutta questa storia di Google non piace molto.

E non perchè il Pc non avrà un Intel e non ci girerà Winzozz, ma perchè questa loro (e lo dico con ammirazione) geniale idea del "non perdere tempo ad ordinare, ricerca meglio invece" (da cui la mailbox da 2 Gb con il loro motore di ricerca, il Google Desktop che è una figata incredibile, la ricerca nei newsgroup, ecc. ecc.), la gratuità dei servizi che offrono e la loro pervasività (vedere qui quanti sono) fanno si che la "polvere digitale" che lasciamo in giro sia molto più facilmente "collezionabile" per capire che siamo e cosa vogliamo.

Non per niente in pochi minuti posso scoprire chi è e cosa fa una certa persona (da google), che interessi ha (dai newsgroup a cui acceduto da google groups) se ha una sua pagina o blog (da blogger o google directory) se il suo nome è mai apparso sulle notizie stampa (da google news) e dal suo ip capire dove abita (da google maps) e così via.

E Google si sta espandendo nelle aste online (Froogle), nelle ricerche biibliografiche (Google Schoolar), aiuta gli infodisabili nelle ricerche (Google answers) e non mi metto ad andare avanti.

Tutto questo sarebbe nello spirito pioneristico di Internet, peccato che Google sia quotata in borsa e che le aspettative sul suo stock price crescano continuamente (appena rialzato da 445 a 600 dollari ad azione, ha debutatto a 80 dollari e la sua attuale capitalizzazione è 1,5 volte la Coca Cola oppure la Time Warner).

Cosa succederà quando un certo giorno Google girerà la chiavetta perchè le sue azioni non saliranno più come prima e ci chiederà un 10 cent per ogni ricerca e non ci sarà nessun altro motore di ricerca ancora in piedi a cui rivolgersi, e poi quando ci sommergerà di pubblicità mirata a noi, e poi quando venderà le nostre informazioni a qualcuno (pensate per una banca scoprire che i suoi clienti guardano informazioni sui mutui offerti da qualcun'altro) o alla fine ci ricatterà (dire alla tua società che hai sfogliato su Google Jobs le offerte di lavoro dei competitors...).

Quindi, a me la scatoletta di Google a 200 euro che oggi mi fa navigare dalla tv, domani scaricare film da loro (guardatevi Google Video ancora in beta) dopodomani non mi farà vedere altro che cose di Google e magari a pagamento... mah... desta un po' di paura.

Non è detto che 1984 debba per forza arrivare da che ci governa, anzi...

Tec cube!

L’Università era l’ultimo posto dove pensavo di rivederlo. Tec era lì, il solito ciuffo smodato che ballonzolava nel vento, mentre con la sua vecchia Nikon fotografava le margherite primaverili del chiostro.
“Guglielmo, vecchia troia!” gridò mentre passava il corteo con il Cardinale in visita “che fine hai fatto?”
Mi parlò dei vecchi tempi e mi disse che aveva lasciato i ragazzi di Langley e che aveva deciso di iniziare ad avere una vita normale.
Diventammo amici e seguivamo insieme le lezioni di analisi finanziaria dove, con somma sorpresa del professore impreparato a gestire una simile situazione, tornammo ai tempi del liceo.
Formammo un gruppetto di facinorosi che durante le lezioni si scatenava in commenti e risate. Ovviamente finimmo nell’occhio del ciclone. Durante la prima prova di esame il mio compito scomparve. Il professore accampò scuse variegate ma alla fine il compito non saltò fuori. Solo dopo un paio di settimane il professore mi chiamò nel suo ufficio dicendo che avevo preso 25. Non fu in grado di mostrarmi il compito ma disse che era andato bene. Mentre parlava la mano gli tremava ed aveva un curioso tic all’occhio. A fine semestre dovette lasciare l’insegnamento. Si disse che soffriva di esaurimento. Quando lo portarono via in preda alle convulsioni gridava “NO!NO! Il grande ciuffo nero no!”. Si disse che soffriva di incubi. Alcuni che fosse stato torturato nel suo ufficio da uno sconosciuto.

I rapporti con il tecnologo si deteriorano dopo qualche mese. Fu durante la preparazione di un esame. In vista della preparazione dello scritto di Finanza circolavano alucni testi di esami precedenti. Per celia, a casa con il pc, inventai il testo di un esame e, utilizzando gli stessi caratteri di quelli veri, lo misi in circolazione. Lo sottoposi dunque all’attenzione del Tecologo.
Il testo era bizzarro ma Tec, nell’ansia pre esame, non vi badò.
In sostanza si trattava di un imprenditore bresciano che produceva divani. Dopo una vacanza a Cuba, invaghitosi di una ballerina, si convertiva al marxismo e decideva la collettivizzazione dell’azienda a favore degli operai. A questo punto bisognava calcolare diversi indici e riclassificare il bilancio. Tec ci si mise di punta e diede il meglio al momento di calcolare l’inidce Rom (lo avevo inventato io...). quando scoprì che si trattava di uno scherzo raccolse nella sua borsetta di pelle i suo carteggi e si allontanò limitandosi a dire che non aveva tempo da perdere. Per qualche mese non mi parlò più ed i nostri rapporti si raffreddarono. Non so perchè ma prima della laurea ci riavvicinammo e da allora siamo in contatto. Anche durante il militare, dal gelido ventre della caserma, ogni tanto lo chiamavo per raccontargli le mie vicende a farsi due risate.

Da allora non ci siamo mai persi di vista e nei momenti chiave delle nostre esistenze siamo sempre stati presenti ed abbiamo avuto la parola giusta l’uno per l’altro.


Ogni tanto, quando leggo i suoi scritti sul Conciliabolo, vorrei ordinare un codice rosso ad una squadra di Marines e mandarli così a malmenarlo ma poi quando lo vedo tutto cambia.

Tec è li, con il suo solito sorriso mite ed il suo ciuffo iperbolico(è allo studio una navicella che utilizzi i concetti di portanza che Tec usa per mettersi in piega la zazzera), che argomenta con saggezza i suoi ragionamenti ed ascolta paziente le mie repliche (Tec è uno dei pochi che conosco che sa ascoltare...). Tec è li, con 20 euro in mano, che l'ultimo dell'anno, dopo avergli dato un forfait clamoroso, insiste per pagarmi due cotechini ed un chilo di lenticchie e si placa in un sorriso solo quando dico che accetterò i suoi soldi solo quando avrò calcolato il prezzo al chilo dell’alloro e l’incidenza sul conto totale. Tec è li che il giorno del mio ultimo compleanno mi porta un regalo che desideravo davvero per il mio compleanno (La prima serie di Magnum!).

Tec, insomma, è un amico...


Guglielmo

Tec!

Ho conosciuto Tec nell’estate del 69 durante una ricognizione sul delta del Mekong. Si era aggregato alla mia unità, di stanza a Da Nang, per quella che sembrava una missione di routine. Non era inquadrato in nessuna unità ufficiale ma si diceva che, dopo tre anni come istruttore dei Marines, si fosse congedato per entrare nell’Agenzia. Da parte sua sosteneva di essere un turista e, per dare credibilità alla sua copertura, si presentò in sahariana, cappello coloniale e panataloncino corto. Al collo una vistosa Nikon con la quale fotografava le risaie che sorvolavamo. Sbucando da una collina fummo bersagliati da colpi di arma leggera e Tec, togliendosi la camicia e piegando ordinatamente sul sedile, chiese al pilota di tornare indietro. Lo guardammo come si guarda un pazzo ma lui, quando il pilota si convinse, saltò giu dallo Huey con la Nikon al collo e scomparve nella jungla. Restammo in volo sulla zona sino a che non lo vedemmo ricomparire in una radura vicina a dove era scomparso. Era calmissimo e solo il ciuffo, che già all’epoca era smodato, ma erano glia anni di Elvis, mostrava segni di disordine. Disse di aver visto una rarissima petunia tropicale e di averla fotografata per la sua collezione. La realtà è che, come mi confermò il pilota di quello stesso elicottero qualche mese dopo, da quella collina non parti più nessun colpo contro le nostre missioni. Tec, a mani nude, aveva snidato una decina di Viet e li aveva fatti a pezzi utilizzando le loro stesse armi. Tec era già noto perchè, durante la tremenda offensiva del Tet, si era distinto in una missione tanto solitaria quando incredibile. Proprio in quel giorno infatti il nostro aveva organizzato la prima maratona fluviale del Vietnam. Si trattava di risalire il Mekong per circa 25 miglia a nuoto e tornare poi di corsa attraverso campi infestati da mine e nemici. Tec, come ovvio, fu l’unico partecipante e si presentò al via indossando un perizoma nero in uso tra i locali e cosparso completamente del grasso che veniva normalmente utilizzato per i rotori degli Huey. (“Tiene lontano i moscerini!” disse ridendo). Dopo poche miglia sia accorse che qualcosa non quadrava. I Viet avevano scatenato una grossa offensiva su tutto il fronte e lui, maledicendo l’interruzione del suo unico giorno di riposo da mesi, capì che doveva intervenire. Usci dall’acqua e, levandosi il perizoma, si addentrò nella fitto della foresta pluviale. Sul cammino incontrò un villaggio di Montagnards, nemici giurati dei comunisti, e, senza esitare, si mise alla loro guida organizzando una rete di resistenza che contenne i Viet sino a che non fummo pronti alla reazione.
Tec si presentò una settimana dopo al comando di Saigon per fare rapporto. Era ancora nudo e cosparso di grasso da rotore ma nessuno si oppose quando volle fare la sua relazione al ministro della difesa casualmente in visita in quei giorni. Tra i montagnards le vecchie nonne, per far spaventare i nipoti, raccontano ancora oggi la storia del Grande Ciuffo Nero che comparve dal fiume e portò morte e distruzione tra i nemici.
Tec scomparve dopo la caduta di Saigon. Alcuni dissero che al momento di salire sull’ultimo elicottero che lasciò l’ambasciata americana sia tornato indietro dicendo che aveva dimentica la Nikon. La leggenda dice invece che tornò dai suoi montagnards per organizzare la resistenza in clandestinità. Scomparve così per circa 20 anni quando lo incontrai di nuovo...

mercoledì, gennaio 04, 2006

indovinello

Sono rimasto anche io un po' sorpreso dal logo di google che ho visto:

poi ci ho pensato e l'ho capita.
Ora tocca a voi, senza andare su google perchè c'è la spiegazione!
tec

archie?

chi dice che solo i winzozz user smanettano sull'hw?
guarda questo!
tec

ma te pensa...

questa è la mappa dei visitatori del conci del 28 dicembre:


chissà chi ci ha visitati da santiago!

cara franca...

chi ti scrive è un giovinotto del nord. la parte della nostra splendida nazione dove siamo più stupidi e cattivi.
e' vero, cara nonnina, che al sud sono più buoni ed intelligenti. la famosa "questione settentrionale" ce la portiamo dietro da Nitti. e di anni ne son passati. e noi nordici non abbiamo fatto nulla per tirarci su le maniche e migliorare.
sono così buoni al sud che a volte, quando litigano fra famiglie, succede che poi finisce tutto a tarallucci e vino. mentre da noi, il sciur brambilla scioglie nell'acido il bambino del signur carugati.
sono così intelligenti che il centro economico e finanziario sta laggiù e noi poveri nordici, andiamo giù a fare l'università, prendiamo il nostro trenino, riempiamo lo scompartimento di casouela, polenta, risotto e scendiamo giù. poi ci tocca vivere là, dove le più grandi aziende hanno le loro sedi.
sono così buoni laggiù, che in certi quartieri di talune città, per non gravare sulle casse della nostra nazione, dei gentili giovanotti, fanno le ronde nei quartieri e, come mi diceva una mia ex illo tempore, tengono lontani gli scocciatori e non danno fastidio alla gente che ci abita.
mentre noi qui dobbiamo arrangiarci, terem innanz diciamo noi nella nostra lingua. e allora ci inventiamo invalidità inesistenti e prendiamo le pensioni a sbafo. siamo la parte della popolazione che maggiormente lavora negli uffici pubblici, dove non si lavora così tanto, o nell'esercito.
pensa, cara nonnina, che i muratori vengono su dal sud col loro camioncino tutte le mattine, e tra un "pota" e l'altro tirano su le case.
grazie cara franca di avermelo ricordato: ora impacchetto le mie cose e vado giù anche io. getto nel cesso un master in business administration perso in Bocconi e ne faccio un altro all'università della basilicata che, ho scoperto grazie a te, annovera nella faculty professori di wharton, harvard, standford, mit, iese, london business school, chicago graduate school of business. e poi troverò un lavoro subito... magari prima mi sciacquo la bocca nel basento anzichè nell'arno.

cara franca, posso dirti una cosa?
MA VA A CIAPA' I RATT!

Alla fine ci sono arrivati...

martedì, gennaio 03, 2006

torniamo alle cavolate

trovato su un blog ammerigano, tutte le liste del 2005.
carinissimo!
tec

La differenza

..é che se verrà provato che Fassino si è sporcato le mani la base si rivolterà e sarà costretto a ritirarsi.

Il popolo che vota Ds si sentirà tradito e scandalizzato dal mercimonio e chiederà un giusto cambio di rotta.

Nel centro destra invece, di nulla ci si stupisce e di nulla ci si scandalizza...

Guglielmo

In cerca di testimoni

“Se questo è un uomo” non è solo un atto di accusa contro le atrocità del Nazismo ma anche monito verso la facilità con cui l’uomo può scivolare verso il Male. In questo doloroso racconto Primo Levi smonta la terribile macchina di spersonalizzazione architettata dai Nazisti analizzandone con lucidità il processo. Ed è nella privazione di ogni bene personale e degli indumenti che l’autore rintraccia l’origine dell’umiliazione e della conseguente sottomissione che riduce l’uomo ad un niente. E quando Primo viene spogliato e privato dei suoi minimi oggetti personali(l’orologio, il portafoglio, le foto dei cari conservate tra i documenti) comprende che il colpo piu’ duro alla sua persona è stato assestato.

Questo perchè noi siamo gli oggetti che possediamo. Ogni oggetto, ogni film, ogni libro, ogni fumetto che maniacalmente collezioniamo ed accumuliamo altro non è che è un frammento della nostra esistenza, una testimonianza del nostro passaggio. Ogni oggetto ci ricorda una fase della nostra vita, un amore lontano, un sogno andato in frantumi o uno realizzato, ogni film ed ogni libro l’ispirazione per dare una svolta alla nostra esistenza o per fissare una stella che ci guidi nella nostra navigazione. E così accumuliamo.

Il connestabile accumula libri antichi (ho avuto modo di visionare la selezione della sua libreria), l’Architetto presunti capolavori in dvd, il Tecnologo tecnologia estrema, Riccardo macchinine e pupazzi di Winnie the Pooh, Sandrone attrezzi e via dicendo.

Siamo in cerca di testimoni e testimonianze che possano dire a tutti “Ho vissuto, ci sono stato, ho fatto!” e uomini e le donne che scegliamo come compagni per la vita sono spettatori privilegiati della nostra esistenza e testimoni di prima mano.

Anche questo nostro Blog è, in fondo, un modo per dire che esistiamo.

Cosa resterà di tutto ciò?

Tra decenni Riccardo aprirà sorridendo la scatola dove conservo stemmi e mostrine della Seconda Guerra Mondiale, accarezzerà la divisa dell’Arma che custodisco nel mio armadio e ricorderà il suo papà con le sue fisse sui Carabinieri, riderà con i suoi figli della collezione di inguardabili Dvd di guerra del nonno (però Ricky almeno “Il giorno più lungo” conservalo) e farà portare via scatoloni di libri legati da un filo logico che si snoda solo nella mia mente.

Primo Levi, nella saggezza accumulata insieme alla sofferenza, dice che alla fine ha compreso che un uomo dovrebbe accumulare solo cose che possa portare sempre con sè e che nessuno possa togliergli.

Riusciremo anche noi, alla fine, ad appropriarci di questa estrema dolorosa consapevolezza?

Il Maresciallo

Ps. Archie, stasera ricordati di prendermi su Ebay “Il nido dell’aquila”!

I furbetti del (ex) botteghino

Lasciatemi divertire. Davvero. E' come in un film di David Mamet: la verità non si disvela, se non alla fine, un attimo prima dei titoli di coda. Non è come Durrenmatt, dove la verità non esite proprio, se non soggettiva, relativa.
Insomma, ogni giorno, una rivelazione, in barba alla privacy: venite locuste!
E nessuno pulito, nessuna Etica, che almeno se ci fosse quella, saremmo salvi. No: i giornalisti vanno a caccia di scoop, i politici fanno cadere un pietoso silenzio (come sempre da una parte, gli altri tutti addosso), la "società civile" (oddio che espressione!) incalza con la bava alla bocca (destra, sinistra, tutti).
Che spettacolo: e quelli che si credevano lindi!! Il conflitto di interessi? Una cosa da bambini.
E' uno spettacolo indegno, è come quando vai al cinema a vedere Fantozzi, e pensi "se fosse vero sarebbe un disastro". Solo che questo spettacolo E' vero: che disastro!
E pensare che questi vogliono governare a suon di "noi siamo onesti!".

Pffffft!

chi c'è dietro?

non penso che le cose accadono così un po' per caso.
e allora mi viene da domandarmi cosa ci sia dietro a tutto il cancan di bpi e unipol.
tralasciando i poteri forti, teoria a capocchia che non ho mai apprezzato, penso che sotto sotto rutelli lo zampino l'abbia messo.
tec

lunedì, gennaio 02, 2006

DVD!

L’Architetto è un demone tentatore. Io gli mando via mail il titolo di un film e lui mi trova su ebay o tramite i suoi broker i titoli richiesti. A prezzi ultra scontati seleziona la merce migliore, ordina, paga con la sua carta e poi, quando il film mi arriva, mi manda un MMS di conferma. Io ritiro il plico, visiono la merce e dopo un mese pago utilizzando il cambio migliore fatto nell’ultimo mese euro/sterlina (in genere arrotonda a mio vantaggio...).

Mi spiega i segreti del mercato del Dvd ed analizza le schede dei film dando responsi inappellabili. Io non sempre capisco ma ubbidisco.

Anche in ufficio da me Archie è assurto a guru della tecnologia. Grazie ad alcuni pranzi in sua presenza alcuni hanno visto la luce della tecnlogia. Sto organizzando una visita guidata al Mediaworld vicino al lavoro con alcuni colleghi interessati dal titolo:

“Televisore: Plasma, Lcd e cavi al titanio, una riflessione dell’Architetto”

E' ovvio che il servizio Dvd con MMS di conferma e opzione " dai il titolo e paga quando vuoi con il cambio che vuoi!" è attivo solo per i possessori di carta DVDPlatinum e per ottenere questa carta bisogna conoscere Archie da almeno 35 anni ed aver scoperto con lui che Babbo Natale non esiste...

Guglielmo, Carta DVDPlatinum numero 000001

apple vs windows

mi piacciono le guerre di religione... ma proprio tanto! quella che mi piace di più è quella che vede contrapposti i mac-addict e windozozz users.

uso un mac dal 2001. lo presi per il semplice motivo che non volevo vedere il sistema operativo che ho in ufficio. poi me ne sono innamorato (ricordo ancora quando presi il primo ipod in america e un amico mi disse che era un prodotto che sarebbe morto di lì a poco). negli anni, ho fatto switchare mio fratello, mia sorella e mia moglie.

perchè mi trovo bene col mac? perchè dal 2001 non vedo un virus (e mi tocco mentre lo scrivo). le foto e i filmini (digital life) vengono fuori che è un piacere. itunes è senza paragoni, la musica la pago 99 cent a canzone e gli album 9.9€. Poi non rinuncio a nulla: office è compatibile, safari viaggia meglio di internet explorer. mail è meglio di outlook express. per fare un sito web c'ho messo qualche ora ed è bellissimo.

Consiglio apple a chi conosco... sapendo che certe cose con mac vengono peggio (i p2p, per esempio), sapendo che molte "leggende" non sono vere: esistono paccate di sw a gratis per mac.

ma alla fine è un computer, e il suo valore è funzione dell'utilizzo. quando mi dicono che non ci posso giocare rispondo che non mi interessa (ho la xbox, la ps2 e la psp. inoltre penso che per i videogame un pc sia sprecato e costi troppo aggiornarlo). quando mi parlano di compatibilità rispondo che ho la compatibilità che mi serve.

il grande vantaggio di apple è che hardware e software escono dalla stessa casa. e vuol dire molto. che sia bello, beh, questo è soggettivo. ora arriveranno i processori intel: a me fa piacere. i prezzi potrebbero scendere e la qualità rimanere inalterata. so che questo spaventa molti mac user, ma penso che steve jobs sia un genio nel suo lavoro e se un domani qualcuno farà girare mac os x su un pc normale, tanto meglio per lui. e alla lunga anche per noi.

tec
ps: archi, t'hanno rubato la pwd, il tuo commento là sotto non è tuo......

cominciamo bene

lo giuro. ero partito con le migliori intenzioni... poi stamattina ho controllato i pagamenti delle mie note spese. e mi mancavano 2,2€ su 132. spulcio le varie note e mi accorgo che non mi hanno pagato alcuni chilometri. tra l'altro era una nota contenente anche delle visite in centro a milano, dove vado in autobus perchè costa meno che non in macchina, considerando il parcheggio. mentre da altri clienti vado in macchina.
ovviamente l'amministrativa che ha fatto il bonifico e l'approvazione non si trova.
devo spaccare su tutto?
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