martedì, gennaio 03, 2006

In cerca di testimoni

“Se questo è un uomo” non è solo un atto di accusa contro le atrocità del Nazismo ma anche monito verso la facilità con cui l’uomo può scivolare verso il Male. In questo doloroso racconto Primo Levi smonta la terribile macchina di spersonalizzazione architettata dai Nazisti analizzandone con lucidità il processo. Ed è nella privazione di ogni bene personale e degli indumenti che l’autore rintraccia l’origine dell’umiliazione e della conseguente sottomissione che riduce l’uomo ad un niente. E quando Primo viene spogliato e privato dei suoi minimi oggetti personali(l’orologio, il portafoglio, le foto dei cari conservate tra i documenti) comprende che il colpo piu’ duro alla sua persona è stato assestato.

Questo perchè noi siamo gli oggetti che possediamo. Ogni oggetto, ogni film, ogni libro, ogni fumetto che maniacalmente collezioniamo ed accumuliamo altro non è che è un frammento della nostra esistenza, una testimonianza del nostro passaggio. Ogni oggetto ci ricorda una fase della nostra vita, un amore lontano, un sogno andato in frantumi o uno realizzato, ogni film ed ogni libro l’ispirazione per dare una svolta alla nostra esistenza o per fissare una stella che ci guidi nella nostra navigazione. E così accumuliamo.

Il connestabile accumula libri antichi (ho avuto modo di visionare la selezione della sua libreria), l’Architetto presunti capolavori in dvd, il Tecnologo tecnologia estrema, Riccardo macchinine e pupazzi di Winnie the Pooh, Sandrone attrezzi e via dicendo.

Siamo in cerca di testimoni e testimonianze che possano dire a tutti “Ho vissuto, ci sono stato, ho fatto!” e uomini e le donne che scegliamo come compagni per la vita sono spettatori privilegiati della nostra esistenza e testimoni di prima mano.

Anche questo nostro Blog è, in fondo, un modo per dire che esistiamo.

Cosa resterà di tutto ciò?

Tra decenni Riccardo aprirà sorridendo la scatola dove conservo stemmi e mostrine della Seconda Guerra Mondiale, accarezzerà la divisa dell’Arma che custodisco nel mio armadio e ricorderà il suo papà con le sue fisse sui Carabinieri, riderà con i suoi figli della collezione di inguardabili Dvd di guerra del nonno (però Ricky almeno “Il giorno più lungo” conservalo) e farà portare via scatoloni di libri legati da un filo logico che si snoda solo nella mia mente.

Primo Levi, nella saggezza accumulata insieme alla sofferenza, dice che alla fine ha compreso che un uomo dovrebbe accumulare solo cose che possa portare sempre con sè e che nessuno possa togliergli.

Riusciremo anche noi, alla fine, ad appropriarci di questa estrema dolorosa consapevolezza?

Il Maresciallo

Ps. Archie, stasera ricordati di prendermi su Ebay “Il nido dell’aquila”!

3 Comments:

Blogger Il connestabile ha sostenuto

hai ragione, Guglielmo.
Ad esempio il presidente dei DS collezziona barche e conti correnti a tasso agevolato. Ognuno si arrangia come riesce...

11:56 AM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Guarda io faccio così:attivo il controllo ortografico su Word cosi non devo pensare "zione" ogni volta...;-)

12:03 PM  
Blogger Il connestabile ha sostenuto

not the first one, not the last one: it's like peeling the onion...

12:08 PM  

Posta un commento

<< Home

Creative Commons License