mercoledì, gennaio 25, 2006

Gas

Ieri sera su La7 e poi a Ballarò si parlava di gas.

Sono state dette molte cose. Alcune ovvie altre meno. Ciò che è emerso è che nel nostro Paese nessuno ha una chiara politica energetica. Ci muoviamo, come sempre, sull’onda dell’emotività. Si parlerà del problema gas sino a primavera e poi tutto verrà dimenticato sino all’arrivo del gran caldo quando ritornerà il problema dell’approvvigionamento elettrico. Durante queste crisi, per la quale l’unica soluzione proposta pare sia mettere il coperchio sulle pentole quando si prepara la pasta, ci si rende conto di quanto il nostro stile di vita sia dipendente dall’energia e quindi da paesi che non sempre ci sono amici.

La Russia di Putin, alla quale guardiamo con simpatia da anni tanto da chiudere gli occhi su ciò che è avvenuto in Cecenia e sul regolamento di conti che è seguito alla prima fase seguente al crollo del comunismo, ha mostrato di voler utilizzare le sue materie prime come arma di pressione nei confronti dei paesi terzi. Dopo Georgia èd Ucraina toccherà a noi essere ostaggio del ricatto energetico?

Ciò che credo sia importante, indipendentemente da chi vincerà, è che sia stabilita una chiara politica energetica per ridurre la dipendenza da paesi instabili.
Credo anche che sia necessaria a livello personale una attenta analisi del nostro stile di vita per ridurre, dove possibile, gli sprechi di energia.

Guillaume

2 Comments:

Blogger Tecnologo ha sostenuto

la cosa inquietante è che sabato/domenica hanno detto che non avrebbero toccato i livelli dei consumi delle case. poi martedì hanno proposto l'abbassamento di uno/due gradi...
per la serie la coerenza.

cmq, rivoto questo governo.
e mi sembra che dopo georgia e ucraini, difficilmente toccherà all'europa.

2:07 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Cosi' divenao ieri sera.


Vedremo, sicurò è, che la dipendenza da pochi paesi non è salutare

2:44 PM  

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