mercoledì, giugno 13, 2007

Le intercettazioni e la Cosa

Mi diverte molto leggere i giornali, in questi giorni. Mi diverte osservare le strenue difese del "ma non ho fatto nulla! non c'è rilevanza penale!" e via discorrendo. Mi diverte leggere che i DS da paladini della questione morale siano diventati dei socialisti qualunque, arroccati dietro il paravento del formalismo più bassso.
E poi c'è lui, il Migliore (quello nuovo: Massimo d'A.). Lui sì che è tosto: "vai, facci sognare!" Arricchito, volgare, sprezzante, di una intelligenza sterile, ma sempre un passo avanti a tutti. Fantastico.
In tutto questo c'è che ho presto il famoso documentario di Moretti "La cosa", che riprendeva le discussioni in alcune marginali sezioni del PCI dopo le dichiarazioni della Bolognina, nel novembre 1989. Gente semplice (uno arriva a dire: "io sono comunista e la proprietà privata non mi sta bene proprio per un cazzo"), piena di attese verso la "classe dirigente" del partito, i "compagni", etc.
Fantastico, è cambiato il mondo! chissà cosa pensano di un come d'Alema o Fassino, adesso, delle loro trame, in tutto e per tutto uguali a quelle dell'odiato berlusconi, chissà cosa pensano dell'amico Ricucci, chissà.
Rimane una cosa: nessuno ora può più ergersi a giudice (in senso politico) della destra più becera. Mi pare che i DS abbiano definitivamente perso ogni residua credibilità.
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