venerdì, dicembre 24, 2010

Natale

Per me il Natale è per forza legato al ricordo di mia nonna, a casa sua. Se penso alla festa di Natale mi viene naturale pensare a quei chiassosi pranzi che iniziavano la mattina con la benedezione del Papa su Rai uno e tra code di gambero e vitello tonnato si chiudevano con il mascarpone e il pandoro (o il panettone). La divisione in casa della nonna era rigorosamente dettata dall'età, i grandi nel tavolo rotondo che ancora troneggia nella casa ormai vuota e noi bambini sul tavolo in formica spostato per l'occasione dalla cucina alla sala. Solo adesso mi rendo quanto fossero buoni e pazienti i miei cugini, già grandi, adulti (in realtà penso avessero circa l'età che ho io ora) ma che giocavano con me e le mie sorelle a mercante in fiera ed altri giochi in tavola, spendendo l'intero pomeriggio con noi e portandoci pure al cinema quando magari avrebbero preferito andarci con le loro, al tempo, morose, ora mogli. Per noi, per me era scontato che essendo loro al tavolo dei bambini fossero un po' più simili a noi che ai nostri genitori e zii e quindi insomma dovessero per forza anche loro divertirsi a giocare. Chissà. La giornata poi si concludeva stancamente verso sera davanti ad un piatto di stracciatella, il brodo con l'uovo dentro.
Rimane mitica nella mia memoria quella volta, forse un po' prima di natale, che mio cugino ci disse :"Babbo Natale è morto, s'è ribaltato ieri in piazza duomo con la slitta, c'era un sacco di polizia!", se ci ripenso oggi mi metto ancora a ridere.
Buon Natale!

1 Comments:

Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Ci divertivamo anche noi. Un po forse ci ricordava quando eravamo bambini e vivemao quelle giornate con un'intensità irripetibile. Oggi osservo Federico e Riccardo e cerco di capire cosa possano provare e che ricordi avranno di questi anni.
Ogni tanto anch'io ripenso alla slitta cappottata di Babbo Natale e mi sento un po crudele....

5:10 PM  

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