venerdì, gennaio 08, 2010

La colpa è di chi ha tollerato

Cosi si liquida la faccenda calabrese. Fingendo che gli immigrati clandestini non siano uomini sfruttati. Non siano uomini privi di diritti la cui vita vale poco meno di qualche sacchetto delle arance e dei pomodori che colgono.
E’ inaccettabile che le nostre città e paesi vengano devastati e le popolazioni siano tenute in ostaggio. Ma è altresì inaccettabile che quegli uomini siano di fatto schiavi.
Basta leggere alcuni dei numerosi reportage degli ultimi anni per capire che quelle persone che hanno fatto, sbagliando, ricorso alla violenza sono esasperate. Esasperati come lo sono gli uomini che non hanno piu’ nulla da perdere se non la vita. La dignità, il rispetto, i diritti base di chi lavora sono calpestati.

Ho letto di uomini che mangiano mandarini per settimane sino a star male. Uomini che si infortunano e che se non vengono uccisi vengono abbandonati nelle baracche. Uomini sottopagati e oggetto del caporalato. Uomini che per sopravvivere sono costretti ad usare i pochi soldi della paga per fare acquisti in negozi controllati dalla criminalità.

La colpa non è di chi ha tollerato i clandestini ma di chi tollera che uomini che entrano clandestinamente ed illegalmente nel nostro paese vengano tollerati perché funzionali alla raccolta delle arance e dei pomodori. Quegli uomini fanno comodo ma si vorrebbe che sparissero come per magia con una manciata di euro in tasca nel momento in cui non servono piu’.

E già sui giornali si comincia a straparlare di Islam, presepi , tolleranza ed amenità varie.

Lo Stato deve bloccare l’immigrazione clandestina e regolamentare gli accessi ma deve anche garantire che sul suo territorio non ci siano situazioni che per un Paese come il nostro sono semplicemente vergognose.

Guglielmo
Creative Commons License