giovedì, dicembre 17, 2009

Il Levantino

Riccardo è noto per la sua generosità come Gengis Khan per la sua magnanimità.

Qualche giorno fa, in un ipermercato vicino casa, raccoglievano giochi usati, ma in buono stato, per bambini non troppo fortunati.

“Ragazzi” Ho detto a tavola” qui vicino raccolgono giochi per bambini poveri (temevo che mi chiedessero come mai Babbo Natale porti regali solo ai bambini benestanti senza correlazione alcuna con i comportamenti tenuti). Bambini un po sfortunati. Magari che non stanno bene e che non passeranno un felice Natale come il nostro. Potremmo magari scegliere qualche vecchio gioco che non usate piu’ e regalarlo a quei bambini. Che dite?”
Federico annuiva.
“No. posso andare a vedere la tv?” ha detto il cinico.
Solo dopo aver garantito che i folletti di Babbo Natale avrebbero riferito al principale il gesto di bontà, tenendone dovuto conto nella preparazione dei pacchi natalizi, il nostro ha ceduto a malincuore giochi dimenticati nel fondo del cestone da tempo immemore.

Da qualche settimana The One è fortunato possessore di un paio di lapis di dimensioni microscopiche. A furia di paziente lavoro di temperamatite da ambo i lati, è riuscito a ridurre una paio di matite in mozziconi inservibili. Pare che questi mozziconi, me lo ha confermato la sua maestra, siano parecchio ambiti. Il nostro, conscio del valore dei due manufatti, ogni tanto ci ammonisce con un: “Non buttate le mie matite!”

E’ stato dunque con enorme sorpresa che ieri, uscendo da scuola, ha detto a sua madre: “ ho dato alla Marta le mie due matite!”.
Susanna ha reagito sperando che il primogenito si fosse convertito alla via della genrosità.

L’ipotesi è tramontata quando ieri sera ha estratto dalla cartella un paio di penne multicolore (quelle cicciotte con 10 bottoni, anche ai miei tempi ambitissime) del valore di una decina di euro.
“Dove le hai prese?” gli abbiamo chieste.
“Non le ho rubate!” ha detto lui sgranando gli occhi, indignato dalla domanda.
“Me le ha date la Marta in cambio delle matite….le voleva tanto. Io le ho chiesto in cambio le due penne e lei me le ha date!” ha detto il Mercante Levantino.
“Ma scusa ti pare che per due matite smozzicate ti debba dare due penne cosi?”
“Ma lei le voleva!”
“Potevi regalargliele…o insegnarle a farsele. Doveva solo temperarle!”
“Ci vuole un sacco di tempo a farle cosi!!!Lei le voleva e mi ha chiesto cosa volevo in cambio…”

In tarda serata si è scoperto che l’affare non sembrava essere poi cosi soddisfacente. Pare infatti che insieme alle matite abbia allegato un temperino (forse auspicando che Marta impari da sola a farsi i mozziconi).

Dopo lunga trattativa, che consiste nella promessa di comprargli una penna multicolore, il Mercante di Venezia si è convinto a restituire il maltolto.

Stimo che entro i 25 anni il nostro primogenito avrà fatto il suo primo milione di euro….

Guglielmo
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