sabato, ottobre 03, 2009

Le prime castagne d'ottobre

Ho seguito “Anno zero”, visto “Ndp” su La7 e stamattina ho comprato, subito dopo le prime castagne di ottobre, “Il Fatto quotidiano”. Tutto ciò per capire se, davvero, la libertà d’informazione nel nostro Paese sia a rischio. Tutto ciò per capire se l’Italia sia una nazione democratica. Basterebbe ascoltare poche parole di Carl Bernsetin (“Questo riporta a una sorta di stalinismo sovietico, non degno di quella democrazia che l’Italia cerca di essere”). E’ in quel “cerca” che già troviamo risposta. Noi non siamo una democrazia. Cerchiamo di diventarlo. Basta rileggere la storia d’Italia degli ultimi 50 anni per comprenderlo. Il rosario di tentati golpe, le stragi impunite, gli infiniti scandali finanziari, i silenzi, i martiri ammazzati a colpi di pistola e i furbi ed carnefici canonizzati, i magistrati fatti saltare per aria, i poliziotti uccisi e gli onesti perseguitati per capire che no, non siamo una democrazia. Che ciò che vediamo oggi non è che il naturale proseguimento di 50 di storia.

Ma cosa mi ha veramente colpito?

Gli occhi tristi della D’Addario.

Quella donna, anche con il suo voler sembrare piu’ vittima di quanto non fosse, mi ha fatto pena. Mi ha fatto pena immaginarla infilarsi, pare per mille euro, a bordo di una macchina dai vetri oscurati insieme ad altre donne e mi ha fatto pena immaginarla usata ed insonne, in queste notti, pensando a come uscire da questa storia. Intorno a lei, come avvoltoi, ci si accaniva, comandati a distanza, per farla apparire peggiore di quanto fosse. Incuranti che farla apparire peggiore di quanto fosse non rendesse un buon servigio a chi le ha aperto le porte di casa. E se si prova pena per l’umiliazione cui è stata sottoposta quella donna è sufficiente guardare la televisione ed i giornali per capire che tutte le donne sono vittime di una sistematica umiliazione cui non si capisce perché non si ribellino. Vedere all’ora di cena donne fasciate di nero o argento dimenarsi come concubine se soddisfa l’oscuro lato maschile non può non far riflettere sulla deriva morale (perché di questo parliamo) cui noi e i nostri figli sono sottoposti ogni giorno. Io, personalmente, sono nauseato dalla televisione e dai modelli che ormai piu’ senza pudore ci impone ogni volta che tocchiamo il telecomando. Mi hanno fatto pena i giornalisti impegnati in difese d’ufficio. Piu’ simili ad avvocati di parte che non a colleghi di Steinbeck.

Ed ho provato imbarazzo vero quando ho visto Zapatero di marmo di fronte alle domande che un suo conterraneo poneva al nostro premier e la maniera sprezzante con cui veniva liquidato.

A volte, vedendo qualche film americano, si resta sorpresi vedendo come spesso la trama si risolva quando il protagonista, un politico corrotto o coinvolto in qualcosa di poco chiaro (anche un “semplice” adulterio), inciampi in una minuzia. Gli scappa una parola di troppo, si trova una mail compromettente o il buono, ricordando un’affermazione fatta dal cattivo, riesce a scoprire una piccola incrinatura nella difesa. Tutto, da li crolla. Il malvagio è perduto. La sua fine pubblica, certa. Negli Stati Uniti, che molti dei nostri Conciliabers, adorano, è sufficiente fare un apprezzamento un po pesante per veder messa in discussione una carriera.

Non qui. Ci sono uomini politici di lunghissimo corso coinvolti in mille e piu’ gravissimi scandali che ancora vengono chiamati ossequiosamente “Presidente” all’inizio di ogni intervista e vengono interpellati come oracoli. Uomini dichiarati colpevoli di reati gravi che siedono tranquillamente sui propri scranni.

Quello che accade in questi giorni, il vergognoso tentativo di intimidire i pochi ancora degni di chiamarsi “giornalisti”, sarebbe bollato in ogni democrazia come antidemocratico. Leggendo i giornali o seguendo trasmissioni tv ancora si sentono invece sottili distinguo che puzzano piu’ di protagonismo che non di pulizia intellettuale.

Guglielmo

2 Comments:

Blogger Il connestabile ha sostenuto

Forse questo post, così dogmatico, così eccessivo, non meriterebbe nè commenti nè attenzioni di sorta.
Epperò mi scandalizza. Mi scandalizza che tu voglia, immancabilmente, fingere di berti le puttanate che si dicono per sqiuisite finalità politiche. Non c'è libertà di stampa? Ma sei mai andata in edicola? In libreria? [non cito la televisione perchè, contraddicendo i tuoi stessi argomenti, lo fai tu.
Mah.
Non vado oltre quella questione che non merita attenzione, per soffermarmi solo sulla questione D'Addaro.
1. escort vuol dire puttana, baldracca etc. etc. Scambia sesso per denaro. Solo che non lo fa in strada - esattamente come quelle povere donne sfruttate - ma lo fa in modo molto più "elegante" attraverso amici/conoscenti etc.
2. perchè credi che abbia registrato gli incontri?
Nota: io SB non lo voto da tempo, e non mi vergongno di dire che quando l'ho votato ho ritenuto che fosse opportuno. Peraltro, SB dimostra ogni giorno di essere meglio dell'opposizione (se c'è... l'opposizione).
detto questo, io non voto chi va a puttane e si fa palesi beffe della moralità di cui dovrebbe essere espressione (il centro cattolico, moderato).
3. SB si comporta, allegramente, esattamente secondo i canoni di buona parte della sinistra (famiglia allargata, sesso senza conseguenze, etc.).
4. La televisione è così in tutto il mondo, basta girarlo un pò e te ne accorgerai (i format sono sempre gli stessi).
5. In USa c'è un signore, ben più che in semplice odore di conflitto di interessi, che ha appena speso (repubblica stamattina) 120M$ per la rielezione a NY...

infine: piantala di fare il moralista, sei stucchevole

10:01 AM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Bravo. Hai detto quello che deve dire uno che vota il centrodestra: che quell'uomo non va piu' votato. E se tutti quelli che si riconoscono in quell'area avessero il coraggio di dire ciò che tu scrivi forse alcuni uomini di una destra presentabile avrebbero il coraggio di prendere in mano la situazione e dire ciò che va detto. Di conseguenza la sinistra (non la sinistra radical chic di cui parli. Quella delle famiglie allargate per intendersi) troverebbe la forza ed il senso dell'opposizione. Alla fine siamo arrivati a dire insieme che l'anomali del Paese è SB. Che questo puttanaio nel quale siamo sprofondati è causato da una sua politica e da un disegno che affonda le radici nel passato prossimo italiano. Io non stimo e non difendo la escort. Mi fa solo pena. Tornando alla libertà di stampa. L'anomalia berlusconiana ha imposto anche all'altra parte una specie di censura. Se leggi certi giornali (Repubblica, Espresso e via dicendo) ti accorgi che anche li l'obiettività è andata a puttane. E l'anomalia, il permettere che anche queste anomalie si realizzino in risposta all'anomali madre (quella di Sb), è anche qui. Questo è un paese in cui l'informazione si è barbarizzata. In cui ogni cosa ha ditre qualcosa d'altro. Mancano editori puri ma anche una pluralità di editori. E se ci pensi, e le notizie di oggi sul Lodo Mondadori ne sono conferma, tutto nasce da un sistema di affari e politica degli anni 80 di cui Sb è l'erede natuarel. Infine, si, sono stucchevole ma nella totale apatia in cui versa questo Blog (cosi simile all'apatia del Paese di fronte a questo scandalo) l'unico modo per suscitare reazioni è la provocazione. E non sono un moralista....
Non mi sono offeso...anzi...

Guglielmo

3:02 PM  

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