mercoledì, agosto 12, 2009

Milano d'agosto

Milano, in Agosto, è una città per uomini veri. Bisogna essere preparati ad affrontare pensionati in ciabatte di cuoio e canottiera a costine. Pronti a fronteggiare energumeni che minacciano donne al volante (“Ti spacco i visceri!”, urlava un quarto di bue in cappellino e maglietta neri nel parcheggio di un centro commerciale). Flessibili nell’affrontare il prosciugamento dei servizi offerti (nell’unica sovraffollata piscina della città, per far spostare una vecchia signora che nuotava a dorso con la velocità con cui si ritira un ghiacciaio del Bernina, nuotavo a rana scagliandole in faccia montagne d’acqua ad ogni bracciata. Dopo una vasca si è levata dai coglioni cambiando corsia).

Insomma, bisogna essere ben temprati.

Lavorando su sera, con i ragazzi in esilio in Brianza, mi ritrovo con mattine libere e zero impegni.

Ho già battuto la Feltrinelli in piazza Piemonte abbandonandomi ad acquisti compulsivi (“Il poliziotto che ride” di Sjöwall Maj e Wahlöö Per, “La trilogia Adamsberg” di Fred Vargas e “Energia per l’astronave Terra” di Armaroli Nicola, Balzani Vincenzo.)

Al Decathlon ho comprato una pompa per la mia bici, una sacca sottosella ed attrezzatura per il cambio gomme.

Domani mattina, dopo manutenzione della bici, sono ospite di un collega in una palestra Virgin con sauna, bagno turco ed amenità varie.

Veneri mattina, con il mio amico Angelo, escursione ciclistica nel deserto della Milano pre ferragostana.

Insomma, bisogna essere ben temprati....
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