martedì, agosto 04, 2009

Il potere del cane


“Il potere del cane”, di Don Wislow, è un libro che inghiotte il lettore. Un libro che rende impossibile spegnere la luce sino a che non si è vinti dal sonno. Per alcuni giorni, cinque, ho vissuto sul confine tra Messico e Stati Uniti. Ho sentito le pale degli elicotteri fendere l’aria sulle foreste della Colombia e respirato l’aria fresca che spira dall’ocenao sulla Baja California. Ho sentito il sapore della vendetta, l’odore dell’odio e della morte. “Il potere del cane” è un libro di uomini e donne senza speranza. Uomini travolti da una guerra di cui è impossibile scorgere i confini e gli eserciti in campo. In cui ognuno combatte per se stesso, pensando alla propria salvezza, senza comprendere in realtà che ogni giorno si lascia dominare, perdendo la propria umanità, dal Potere del Cane, il male assoluto, il Leviatano. Un libro senza speranza che lascia al lettore, e solo in due personaggi, la possibilità di credere che per qualcuno esista un riscatto. Una redenzione. E’ la storia della guerra al narcotraffico che si svolge tra Messico e Stati Uniti ma che scorre, in mille rivoli, insieme alla coca ed all’eroina, per le vie di Chicago, New York, Detroit. E non solo. Perchè questa non è solo la storia della guerra ai Narcos. E’ anche la storia, intrecciata indissolubilmente con quella ufficiale alla droga, della lotta segreta al comunismo ed al suo contenimento in america latina. Una guerra che agli Stati Uniti è costata miliardi di dollari, centinaia di morti e, forse, la propria anima. Malgrado i numerosi personaggi non si perde mai il filo della narrazione ma anzi si resta sorpresi dalla capacità dell’autore di gestire tante storie diverse fondendole in un’unica trama.

Winslow è una grande autore capace di una scrittura essenziale ma evocativa. Le pagine sono uno scabro continuo precipizio verso l’abisso, verso il male. Le descrizioni sono ridotte al minimo, la violenza, il sesso, la morte non sono mai fini a se stesse. Non c’è compiacimento. C’è solo la storia.

Anche il lettore, alla fine, come i personaggi del libro diventa schiavo del Potere del cane.

“...Scampami dalla spada. Dal Potere del Cane...”


Guglielmo
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