venerdì, aprile 17, 2009

Il Sacerdote

La stanza del notaio è tinteggiata di fresco. Sulle pareti prive di porte e finestre sono state allestite due scaffalature in acciaio lucido che arrivano sino al soffitto. La prima è riempita ordinatamente di faldoni rossi mentre sulla seconda trovano posto decine di volumi di giurisprudenza. Nel mezzo della stanza c’è un tavolo di cristallo da riunione invaso da riviste, codici e fogli. La controparte è in ritardo è cosi aspettiamo sul comodi divano di pelle nera. Alla parete un acquaforte che rappresenta cavalli sofferenti che affondano nel fango.. Arriva il notaio. E’ una donna di circa 60 anni. Se negli uomini che fanno professioni simili (in cui il professionista è simile ad un sacerdote che officia riti misteriosi) spesso prevale la sacralità (che sconfina quasi nell’arroganza) e l’esteriorità, nelle donne prevale la competenza e la sicurezza. Entra nella stanza. Mi alzo in piedi. Si accomoda sul lato corto del tavolo tra noi e la controparte (che ancora non si vede). Alle sue spalle la scaffalatura zeppa di codici e manuali. Se fosse un uomo l’incombente massa di volumi alle sue spalle, le leggi che ricoprono come edera ogni aspetto della nostra esistenza senza renderla in realtà piu’ certa, sarebbe il piedistallo di sapere sui cui poggiarsi. Il nostro notaio invece è vestito in maniera sobria. Indossa con disinvoltura diversi anelli ed una collana. Lei non si appoggia alla massa di leggi, codici e volumi ma è l’argine tra noi è loro. E’ il prisma attraverso il quale anche noi profani possiamo vedere un ordine nel caos.
Come ho fatto con una graziosa pediatra che visitava Federico, con un medico che esaminava la lastra del mio piede, con il meccanico che mi riconsegnava la Toyota ho buttato li “Le piace ancora il suo lavoro?”.
Compostamente, con il volto illuminato da un impercettibile sorriso, ha risposto:

“Si, mi piace ancora...malgrado tutto...malgrado le leggi che si accavallano e malgrado sia necessario essere elettricisti, ingegneri, idraulici per fare questo lavoro...troppi controlli.”

“Cosa le piace?”
“Il diritto societario...quello mi piace ancora...”
Per qualche minuto abbiamo parlato del ginepraio di leggi che regola molte attività e di come si regolino negli altri paesi europei.

Intanto è arrivata la controparte.
Il Notaio ci ha guidato con pazienza nei meandri dell’Atto. Ha risposto alle nostre domande, ha percepito i dubbi degli attori tranquillizzandoli e tradotto l’arido linguaggio tecnico in caldaie, stipiti e cantine.

Alla fine ho compreso che davvero ama ancora il suo lavoro.

Guglielmo

3 Comments:

Blogger Il connestabile ha sostenuto

lo amerei anche io, se mi pagassero (tanto) per non fare (praticamente) un c***o (pardon!)

10:55 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Il Notaio è il garante della parti....

8:59 PM  
Blogger Il connestabile ha sostenuto

Sì, te piacerebbe.....
Il Notaio è il travet del diritto

9:53 PM  

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