1958
Questa immagine è tratta da un servizio giornalistico del 1958 sulla Borsa Valori.
Lì ci sono gli agenti di cambio, personaggi che vendevano e compravano azioni alle grida (Gughi e io abbiamo studiato tanto di quel tempo fa che i titoli erano trattati così).
Forse si conoscevano tutti tra di loro, le opzioni le avevano anche loro (put, call, warrant). Non era un mercato drogato come quello di oggi: che ci spacciano per "perfetto", ma che forse non lo è, alla faccia dei professoroni di Harvard.
Ma non è di questo che voglio scrivere... in quella foto lì, c'è mio nonno. Era un agente di cambio. E io ho passato parecchi pomeriggi da lui, quando andavo al liceo, a farmi raccontare come funzionava la Borsa ("quando il mercato va giù, vai sugli assicurativi e sui bancari: azioni che hanno sostanza.. patrimoni.." mi sa che il nonno si sta sbellicando dalle risate, lassù).
Aveva qualche anno più di me in quella foto, anche se sembra parecchio più vecchio di me. Chissà cosa pensava mentre la Rai (si chiamava già Rai?) riprendeva il suo lavoro... Che bello sarebbe stato mostrargli oggi questo video!
Rigetto questa immagine in rete, chissà mai che lassù ci sia un bellissimo mac e lui stia navigando...
Nessuno muore sulla terra, finchè vive nel cuore di chi resta
tec
8 Comments:
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Sono quasi certo di averlo individuato. Forse erano ancora i tempi in cui la Borsa svolgeva le funzioni per cui è nata: finanziare la crescita delle imprese. Oggi è un "gratta e vinci". Gli strumenti finanziari e la tecnlogia sono cresciuti in maniera esponenziale ma non di pari passo l'etica e la cultura finanziaria.
Sono passati 50 anni ma sembra una foto di 200 anni fa: tutti in giacca e cravatta, rasati di fresco e con i capelli pieni di brillantina. Fogli di carta in mano e gli occhi in cerca di altri occhi pronti a chiudere uno scambio.
Sono certo anch'io che tuo nonno si stia facendo due risate guardando i prezzi di oggi...
so per certo che l'hai individuato!
ciao
tec
e io mi sono commossa... che palle!!!
Ciao Nonno!!!
Mitico nonno! Ancora ricordo i segni che qualcuno ha lasciato sul tuo meraviglioso granito incautamente spostando il tuo frigo... VERO GUGHI??
ohmmammma... ora Gughi riparte con la vecchia storia che l'ho chiuso in ascensore.
a onor del vero.. la casa era già stata venduta, forse.
tec
ohmmammma... ora Gughi riparte con la vecchia storia che l'ho chiuso in ascensore.
a onor del vero.. la casa era già stata venduta, forse.
tec
Infatti. il problema era dell'acquirente. La prossima volta basta cercare un'impresa di traslochi invece che dire ad un amico: "Vieni che ti faccio vedere la vecchioa casa dei miei nonni" e poi chiuderlo in scensore con un una cucina a gas ed un frigo!
Posta un commento
<< Home