mercoledì, gennaio 28, 2009

Rispetto

Su una rete locale un politico, stamattina, parlava a ruota libera dell’episodio di violenza consumatosi a Roma.

La colpa, diceva, è del clima diffuso di tolleranza per il reato dello stupro. Su Facebook, diceva riportando in maniera poco completa notizie di stampa, ci sono siti che inneggiano allo stupro di gruppo. Dobbiamo, ecco la soluzione, pensare ad interventi che partano dalle scuole.

Mi sarebbe piaciuto trovare, tra la corsa programmata, una lettura di McNab, la preparazione della frittata ai carciofi e pecorino e il tramezzino al salmone per stasera (lavorare su turni ha i suoi vantaggi...), 5 minuti per chiamare in diretta.

In primis i presunti (anche se pare un paio abbiano confessato) autori non sono italiani e quindi bisognerebbe pensare a interventi nelle loro scuole d’origine.

Poi spero che già da oggi a scuola insegnino il rispetto per l’altro sotto ogni forma. Immagino insegnino che con la violenza non si prende niente a nessuno.

Ma ciò che preciserei è che in una paese dove la donna è trattata come un corpo in ogni forma di comunicazione il minimo che può capitare è che la percezione che si ha della donna stessa sia quella di un oggetto da usare per soddisfare ogni tipo di desiderio ed esigenza.

Sarà trito ma la massificazione della sessualità e l’abuso del corpo della donna in ogni forma è una delle fonti. Basta seguire un po di tv la sera. Le donne sono nude. Anche nelle pubblicità piu’ innocenti (patate al forno surgelate, the freddo....) compaiono pezzi di carne e movenze da night.

Se uno capita in Italia e non è dotato di particolari strumenti intellettivi è già di suo è portatore di una sensibilità vicina a quella degli Unni sarà portato a pensare che in fondo anche noi non abbiamo poi tutto questo rispetto per le donne. E forse, dico forse, penserà che sia normale o forse non particolarmente grave violentare una donna. Basta vedere gli sguardi che vengono rivolti alle donne sia da immigrati hce da connazionali.

Dovremmo iniziare noi ad avere piu’ rispetto delle donne. E le donne a pretendere piu’ rispetto dai mezzi di comunicazione di massa.

La donna, nell’immaginario anche dei nostri fini politici di punta, è la segretaria, è la bella donna che ha bisogno di un soldato che protegga le sue virtù (riconducibili, per quanto ovvio, al suo aspetto). Perchè gli stranieri dovrebbero venire nel nostro paese? Ma per le belle donne, ovviamente. La donna italiana è la “gnocca” cui fischiare e che si gonfia le tette sino ad esplodere per apparire in tv. E’ l’oca dalla testa vuota che cerca di spiegarci perchè ha scelto di fare un calendario e mostrarsi nuda al mondo (La risposta è che deve pagarsi l’università).

Questa pozza in cui sguazziamo ha come portato le battute che spesso sentiamo, nei luoghi di lavoro, per strada, sui mezzi e ovunque, nei confronti delle donne. Negli Stati Uniti per allusioni che da noi sono all’ordine del giorno, si rischia una denuncia e la fine di una carriera.

Non voglio dire che la causa di tutto sia la mercificazione del corpo femminile e che un uomo, di fronte a tali epifanie del corpo, debba necessariamente trasformarsi in un violentatore.

Dico solo che il rispetto per l’altro, in ogni sua forma, inizia con la rappresentazione che dell’altro abbiamo e che ci viene data.

Guglielmo
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