mercoledì, novembre 19, 2008

Siate sobri....ma non troppo!

L’economia rallenta. Siamo in recessione tecnica. Un modo freddo per dire che il mondo ha prodotto meno “roba” di quanta ne abbia prodotta nel trimestre precedente. La questione è seria. Più seria di quando diciamo che il nostro pianeta ha risorse limitate e che noi le consumiamo con troppa disinvoltura. E le due questioni, per chi non abbia partecipato al G20, in prima o per interposta persona, a Washington, sembrerebbero in contrasto. Ma a Washington hanno stabilito che non esiste una seria alternativa all’economia di mercato. Lo hanno capito anche i paesi comunisti. Inutile tentare di controllare un Paese con l’ideologia ed i carri armati quando è possibile farlo trasformando la propria popolazione in prostitute, forza lavoro e consumatori. Insomma abbiamo stabilito senza fallo, malgrado la crisi che squassa il sistema, che non esiste alternativa ad un sistema che riduce buona parte della popolazione mondiale in stato di semi schiavitù mentre l’altra parte viene dedicata al consumo. Già, perché l’unica soluzione seria a questa crisi è: consumare. Per fortuna a breve cadrà il Natale e quindi potremo gloriosamente radunarci intorno alla capanna con le carte di credito in fiamme per far ripartire il. sistema

Questa crisi, i cui effetti in realtà ancora non si vedono ma che a breve arriveranno, è l’occasione per riflettere e rivedere il mondo in cui viviamo. Per la ricchezza di pochissimi, sparsi in ogni angolo del globo, abbiamo consumato e prodotto. Proviamo a produrre solo ciò di cui necessitiamo. Distribuiamolo anche a chi, proprio, non ne ha. Proviamo ad immaginare un mondo in cui lavoriamo meno ore, abbiamo piu’ tempo per noi e dove non sia necessario trivellare l’Alaska per far girare in città in pianura Suv più adatti alla Patagonia. Proviamo.

Da parte mia ho stabilito un piano di riflessione sui desideri. Ho preso i miei desideri piu’ pressanti e li ho ridotti al lumicino. Li ho smontati e rimontati sino a coglierne l’essenza. Mi sono convinto, nell’ordine, di non aver bisogno per Natale di:

Hamilton Kahki copia fedele di quello utilizzato dall’esercito americano durante la Seconda Guerra Mondiale;
Un cellulare Nseries della Nokia o similare;
Un computer portatile;
Una maglietta della nazionale di calcio statunitense;
Una maglietta dei New England Patriots (anche se mi è rimasto qualche dubbio).

Non sono riuscito però a togliermi di mente che sarebbe bellissimo, e si adatterebbe moltissimo al mio personaggio, possedere una Ferrari California nera e arrivare a posseder quattro serie di Magnum P.I.

Poiché mi risulta che la California sia in prenotazione solo per consegne oltre il 2009 ho ripiegato sull’essenziale. Tramite Ibs, approfittando di uno sconto spettacolare riservato solo a me ed altre 8, 5 milioni di famiglie, acquisterò la terza e la quarta serie di Magnum. Darò il mio piccolo contributo al rilancio dell’economia.

La crisi incalza. Sarà occasione per un ripiegamento introspettivo. E quale miglior guida di Thomas Sullivan Magnum?

Per Natale, in particolare mi rivolgo al Tecnologo, fate così. prendete i vostri desideri, analizzateli, assaporate le emozioni che vi darebbe possedere quel bene per qualche giorno e poi decidete.

Se riuscite ad accantonare il desiderio, la smania, allora vi siete liberati. Sarete allora pronti, nella settimana precedente al Natale, a partecipare alla “Maratona Magnum” che si terrà nella mia magione.

Per non farmi mancare nulla, seguendo l’invito alla sobrietà del nostro Arcivescovo, mi sono procurato un Sony 32 pollici 100 hertz che è un vero gioiello (il mio vecchio televisore, sempre un Sony che io guardavo ormai con sufficienza , è rinato a nuova vita andando a dissetare gli occhi di un nucleo di studenti privo totalmente di tv color). La visione di Magnum sarà quindi arricchita da dettagli mai colti prima da occhio umano.

Riguarda all’invito sulle riflessioni ai consumi consiglio ad alcuni di voi, Archie in testa, a non prendere proprio alla lettera il mio invito. Se proprio vi tenta un Pioneer 86 pollici Blue Ray a scansione digitale costante (“S.D.C.”)e riflesso illuminante concentrato (“R.I.C.”) ed analisi stetoscopica dell’immagine non esitate. Non vorrei proprio vi tornasse in mente di riprendervi il vostro Sony 32 pollici 100 hertz.

Altrimenti tutta la mia riflessione sulla sobrietà andrebbe proprio a farsi fottere…

Gughi
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