lunedì, maggio 12, 2008

Sei un amico

Sabato sera, nell'ambito dell'abituale cineforum, ho visionato "American gangster" di Ridley Scott.

Un film bellissimo che per piu' di due ore appassiona.

Una storia vera di gangster e sbirri in cui Denzel Washington e Russle Crowe si confrontano, senza mai incontrarsi, in un duello che non è solo tra bene e male ma qualcosa di piu' complesso.

Si può essere incorruttibili ed essere uomini mediocri? si può essere assassini e spacciatori ma essere buoni mariti, figli ed uomini giusti?

Un film sull'america. Sul vietnam. Sulla droga. Sul razzismo.

Alla fine del film resta impressa la battuta che il protagonista, Frank Lucas, riserva ai nemici ed agli amici che lo hanno tradito o deluso.

Uno dei suoi amici tenta di fregarlo tagliando e spacciando la sua droga. Denzel/Lucas lo intrattiene con una lezione di marketing sul marchio e la concorrenza. Quando l'amico, Cuba Gooding Jr., a corto di parole, lo minaccia lui, una maschera di pietra, lo fissa negli e pone fine alla discussione con un: "Sei un amico...".

Non è solo una condanna. Non è solo una minaccia. Non è solo la constatazione che il dialogo ed il tempo della parole è finito. E' tutto questo e altro ancora. E' il buio oltre il tramonto. L'abisso che segue alla fine delle trattative. E' la lapide che pone fine ad una discussione.


Da oggi, quando qualcuno vi fa davvero incazzare, guardatelo fisso negli occhi e poi,senza sorridere ed andandovene ditegli: "Sei un amico..."


Gughi
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