giovedì, aprile 17, 2008

Da qualche parte, lontano...

Due televisori Mivar. Altri tre letti. Vuoti. La maschera dell’ossigeno. Un sapore sconosciuto, chimico, in gola. Il fiato caldo di ospedale. Un misto di minestra e disinfettante. La sensazione delle lenzuola pulite e di un letto in cui distendere le gambe. Con i piedi, come faceva da bambino, percorre debolmente il fondo del letto, dove le lenzuola sono ancora tese. Come se il letto fosse appena rifatto. Prova a sfilare le lenzuola da sotto il materasso ma una fitta gli dilania il fianco.

Sono ancora vivo. Le gambe si muovono ancora.

Una flebo, appesa ad un trespolo ai lati del letto, si infila nel braccio. Gli occhi si chiudono.

Come è dolce dormire al caldo. Lasciando che il corpo affondi nel materasso senza timore di essere derubato o picchiato. Non ricorda nulla. L’unica vaga certezza è la sensazione che Marianna sia al sicuro. Da qualche parte. Lontano.

“Aurelio…Aurelio…” una faccia conosciuta nel via vai dei volti anonimi dei medici e rassicuranti
delle infermiere.

“Luca…” Aurelio sorride debolmente. Si accorge di faticare a parlare ed anche ridere provoca contrazioni dolorose allo stomaco.

“Come ti senti…?” gli dice il poliziotto.
“Non bene…Marianna? Cosa è successo?” riprende Aurelio come se la faccia di Luca lo avesse all’improvviso riportato alla realtà da un lungo sonno.

“Marianna sta bene. Ti hanno sparato. Ma te la caverai. Prima che ti seppellissero al Parco delle Groane sono arrivato io.”

“Marianna?”

“Marianna sta bene. È riuscita a scappare. Grazie a te. L’ho vista che scappava. Lei ci è corsa incontro e ci ha detto dov’eri.”

“Cosa facevi li?” quello che accaduto, seguendo le parole di Luca, si ricompone nella mente di Aurelio.

“La tua telefonata…”

“Ma non sapevi dove fossi!”

“Si che lo sapevo…ti…” ridacchia imbarazzato” ti ho seguito Aurelio. Dopo che mi avevi raccontato che Marianna era ricomparsa ho avuto paura che tu potessi fare qualche pazzia. Ti ho seguito per tre giorni. Ti ho osservato mentre guardavi Marianna e mentre le lasciavi i biglietti alle sbarre. Al terzo giorno però mi sono sentito come se ti stessi spiando ed ho smesso. Quando ho ricevuto la tua chiamata ero in servizio. Ti ho sentito correre ed ho immaginato che avessi bisogno…in pochi minuti abbiamo attraversato un pezzo i città e siamo arrivati alla montagnetta…dove ho immaginato tu fossi…lei ha fatto il resto…”

Lei. Perché non è li?

“Aurelio. Quei tre erano spacciatori. Grossi spacciatori. Portavano roba dall’est e la nascondevano alla montagnetta. La Questura gli stava dietro da mesi e non avevano capito dove la roba finisse e come rifornissero gli spacciatori. Uno dei tre ha lavorato nella polizia segreta romena. Aveva a casa una pianta di una serie di cunicoli che si snodano sotto la montagnetta. Una specie di bunker costruito dopo la guerra. Ne usavano un pezzo per nascondersi, nascondere la roba, lavorarla e distribuirla lontano dagli occhi della Polizia. Non abbiamo capito perché abbiano tentato di far del male a Marianna…forse per tenere lontana la gente…o forse avevano capito che il cerchio si stava stringendo e stavano per sloggiare…comunque li abbiamo presi…a proposito:non si chiama Marianna…”

“Dov’è adesso? Perché non è qui?”

“Aurelio…è sconvolta…hanno cercato di violentarla…le…le ho raccontato tutto. “

“Sa cosa sono?”

“Si. Ma non è per questo che non vuole conoscerti. E’ sconvolta da ciò che le accaduto e…si…a cnhe dall’aver scoperto chi sei. Deve pensare…capire…Ascolta. Il Questore ha fatto un grosso colpo. Anch’io, arrestando quei tre, ho fatto un bel colpo. Mi toglieranno dalla strada. Posso scegliere un reparto dove andare. Significa una promozione…e…ho pensato, ci ho pensato bene, una cosa. Pensaci anche tu, qualche giorno. A casa ho una stanza vuota e qualche soldo da parte. La stanza l’avrebbe riempita la mia ex. Posso ospitarti per qualche mese. Il tempo di rimetterti in carreggiata. Il Questore ha costruito una storia investigativa da C.S.I.. Non vuole sentire la storia di uno sbirro da pattuglia che spiando un barbone ubriaco ha arrestato quei tre. Vuole indagini. Appostamenti. Travestimenti…noi gli lasciamo raccontare la sua storia. Io passo all’investigativa e per te invece c’è un lavoro. Non ti daranno l’Ambrogino d’oro ma avrai un lavoro in una azienda fuori Milano. Nemmeno piccola. Nessuno ti conosce. Nessuno sa la tua storia. Con un po’ di fortuna troverai di nuovo la tua strada. Che dici? Pensaci. Solo una cosa: continui a non bere, cucini tu, se invito qualche donna vai al cinema e tra sei mesi te ne vai. Che dici?”

Aurelio non riesce a parlare. Annuisce mentre un groppo gli serra la gola. Guarda quel ragazzo che appena conosce e scopre cosa si prova ad incontrare un amico.

“E lei?”

La felicità che illumina il volto di Luca si attenua. Alza le sopracciglia e fissa Aurelio negli occhi. Si avvicina al suo volto e dolcemente gli dice: “Dimenticala. E’ un ossessione. E lo sai anche tu. Questa ossessione ti ha aperto la strada per uscire dal pozzo in cui sei precipitato. Aurelio io non ti conosco molto. Ti ho osservato ed ho visto cosa hai fatto. Sei un uomo giusto. Meriti di piu’ di quello che hai avuto. Dammi la possibilità di aiutarti. Di essere fiero di averti aiutato. Però devi dimenticarla. Non aspettarla. Le ho parlato. E’ una donna che ha sofferto molto e credo abbia paura anche solo di conoscerti. Devi pensare a te. Forse un giorno troverà il coraggio di rischiare e verrà a cercarti. Ma adesso non è pronta. E forse nemmeno tu.”

11 Comments:

Blogger Tecnologo ha sostenuto

non finisce qui, vero?
metti giu' un colpo di scena!

9:24 AM  
Blogger Il connestabile ha sostenuto

domande che non devi lasciare irrisolte:
come si chiama?
Si rivedranno? L'incontro potrebbe essere un bel pezzo!

1:44 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Non fate gli spiritosi...

1:56 PM  
Blogger Il connestabile ha sostenuto

sono serio. non ricordo di quanti pezzo è composto questo feuilleton, ma se i primi erano un pò lenti (a mio avviso, e spero che tu non ti offenda) quando è cresciuta l'azione, li ho trovati più avvincenti. Ora, hai fatto trenta, fai 31.

2:00 PM  
Blogger Tecnologo ha sostenuto

quindi è finito?
sono serio anche io.

2:19 PM  
Blogger Il connestabile ha sostenuto

la cosa che mi preoccupa, peraltro, è che se questo è finitoo, significa che ne inizia un altro...magari più lungo ancora!!

;)

2:22 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

non è finito ma se gaurdate nelle bozze c'è già....ma non leggetelo

manca solo un pezzo

4:23 PM  
Blogger Il connestabile ha sostenuto

beh, allora FINISCILO!
cosa ti paghiamo per fare?!

4:26 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Stasera lo finisco e lo pubblico. Poi aspetto il bonifico per aprile

4:30 PM  
Blogger Il connestabile ha sostenuto

Siamo d'accordo: Moose provvederà a girarti parte del suo lauto rimborso spese elettorali.

4:31 PM  
Blogger Moose ha sostenuto

cinque biscotti allo zenzero possono bastare?

8:45 PM  

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