giovedì, marzo 27, 2008

Delle auto e d'altro

Mi ricordo che quando mi affacciavo all’età della patente sognavo di avere una Golf. Era il massimo, all’epoca. Un mio caro amico ce l’aveva – nera, GTI – e sfrecciavamo, la sera, quando uscivamo in occasione della maturità. All’epoca avevo una Fiat Uno, cinque porte…
Con il tempo ho maturato una convinzione, sulle auto: si diceva infatti all’epoca, che chi avesse una Golf fosse uno che andava veloce in macchina, tendenzialmente uno sbruffone, e maleducato, anche. Di più: tutti i comaschi avevano la Golf, o i montanari, e non ci si poteva che aspettare che corressero sui tornanti e ti facessero le luci, per superarti in curva, sgasare ai semafori e non rispettare gli stop o il dare la precedenza. Io non ci credevo, allora. Più tardi sono entrati nel mercato i Suv. Non ci crederete, ma ricordo ancora dov’ero quando per la prima volta ho visto un Porche Cayenne, nero bellissimo, naturalmente Turbo. Ero in pausa pranzo in via Donizetti, e il Cayenne era parcheggiato sul marciapiede (la via per chi la conosce è molto stretta), all’angolo dove si trova un bar. Passando nello stretto passaggio lasciato libero sul marciapiede, per entrare nel bar, tutti osservavamo questo meraviglioso, lucido carro armato.
Ecco allora che con il proliferare dei Suv, sono fiorite le leggende: chi ha il suv è uno che corre sui tornanti e ti fa le luci per chiedere strada, per superarti in curva, sgasare ai semafori e non rispettare gli stop o il dare la precedenza. Eh, mi sono detto, sono solo maldicenze…

… invece forse è proprio così, generally speaking. Perché è naturale che se hai una macchina potente, vai veloce, se ti senti dentro un carroarmato capace di andare a 200 all’ora, vaia 200 allora e in malora chi non si sposta… che se hai una machina tendenzialmente molto alta, allora sali sul marciapiede, non perché tu sia maleducato, ma perché le cose che possediamo ci condizionano. L’ambiente in cui viviamo ci condiziona. Certo anche io posso andare veloce e mancare uno stop, dipende da tanti fattori, ma le cose che abbiamo, rappresentano dei limiti e la nostra cultura, anche, l’educazione, la prudenza. Non tutti saranno maleducati, sforntati, arroganti, prepotenti, ci mancherebbe altro. Non mi piace generalizzare. Però ora non comprerei mai un Suv. Non so che famene, mi basta che la macchina sia sicura, spaziosa, economica, etc. Non voglio un M1 Abrahams come macchina, perché non ho bisogno di un cingolato con un cannone da 120mm, mi basta un’auto. Infatti non è un caso che non si dice “quelli con la 206 sono dei maleducati alla guida”, ma si dica “ quelli con Suv fanno i padroni del mondo”.

Ecco, si potrebbe allora dire che ci siamo noi, con le utilitarie, con le macchine normali, e ci sono loro col Suv. Noi e loro, e non è un caso che sia così. Siamo prodotti della cultura di cui ci circondiamo, e mentre è possibile che io mi metta nei panni di uno con il Suv, e mi comporti di conseguenza, non trovi mai uno con il suv che si comporti come uno con una utilitaria. Mai, o quasi mai. Perché le cose ci condizionano, tutte. E la cultura nella quale, come pesci, nuotiamo, più di tutte…

3 Comments:

Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Questo commento è stato eliminato dall'autore.

8:15 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Ho sperato sino alla fine che non fosse un tuo post.

Mio padre ha una Golf Gt e non l'ho mai visto sgommare, strombazzare o altro.

Classificare le persone per macro categorie senza conoscerle e giudicarle per le loro azioni, i loro pensieri (o per le auto che possiedono) e la loro origine ha un nome.
Per inciso il Cayenne è proprio una macchina che non vorrei nemmeno regalata.

9:14 AM  
Blogger Il connestabile ha sostenuto

Ti diverti a travisare il pensiero altrui, eh?

ti risponderò con una citazione...

Nanni(al telefono con mamma):Heat? Com'era Heat... così, sai... l'incontro tra un poliziotto e un criminale che ha appena ammazzato 300 persone poi incontra il poliziotto che lo insegue e si dicono "vabbè in fondo siamo un po' uguali... amiamo tutti e due molto il nostro mestiere" ... sai, il bene e il male... due facce della stessa medaglia... com'erano gli attori?
(rivolto alla moglie): Dice mamma De Niro e Al Pacino, com'erano?
Moglie: Al Pacino sempre più bello.
Nanni: Che c'entra, scusa?
Moglie: Eh, c'entra.
Nanni: Stiamo parlando dei personaggi, del senso, della struttura...
(Nanni, alla mamma): Al Pacino diventa sempre più bello. E sempre più basso.

9:40 AM  

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