lunedì, gennaio 14, 2008

Pistorius

La questione è spinosa. E' spinosa non tanto perchè complicata, ma perchè l'ondata della politically correctness, ha reso praticamente impossibile dire che se uno è senza gambe è diverso.
Dire, sostenere, sottolineare che qualcuno sia diverso, non è un insulto. C'è molto più rispetto nel mio chiamare gli handicappati, handicappati che non chiamarli "portatori di handicap", quasi che l'handicap sia un qualcosa da (sop)portare in giro e non una caratteristica della persona...
Pistorius non è normale. Punto. Non ha le gambe. E' veloce, certo. Ha due protesi che per correre così veloce gli provocano dolori vari. Ma non è normale. Non può correre con una persona con due gambe. Nessuno dice che sia meglio o peggio di un corridore con due gambe. E' diverso.
Come e' diverso un ragazzo che conobbi 6 anni fa. Ha una gamba in meno. Corre in bici più forte del 90% dei ciclisti. Mi lasciò lì, in pianura e corse contro il vento, un po' di sbieco, per il peso e la forza impressa su un solo pedale.
A cena alla sera era normale, normalissimo: rideva, scherzava, immagino gioisse e soffrisse come tutti. Ma in bici, lui si sentiva diverso.
Tec

2 Comments:

Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Lo dico con orrore: sono pienamente d'accordo con te.

Mi dispiace che il suo sogno si infranga perchè la sua è una sfida alle difficoltà e lancia un messaggio positivo, però non è penasbile che possa correre alla pari con altriù. è troppo forte! Già per lui questo dovrebbe essere un risultato: aver costretto ad ammettere la federazione che lui è troppo forte.


Al di la di Pistorius l'atletica è ormai divenatato un circo dove forse nessuno si riconosce piu'. Vedendo correre Carl Lewis (su cui comunque grava piu' di un siopsetto) si aveva l'impressione di poter correre come lui. Era un uomo normale. Gli atleti di oggi sono irraggiungibili e guardandoli ci si rende conto di quanto siano lontani dall'uomo comune che si allena sulle piste di atletica.

9:22 AM  
Blogger Il connestabile ha sostenuto

Leggo oggi che Massimo Gramelli ha sostenuto le tesi del Tec, argomentandole diversamente. Qui:

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=41

12:41 PM  

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