domenica, gennaio 13, 2008

Clint

Ieri sera, nel mio appuntamento settimanale con il cineforum, ho visionato “Lettere da Iwo Jima” di Clint Eastwood . Un film bellissimo e toccante.

Mentre le immagini della sanguinosa battaglia di Iwo Jima, vista con gli occhi dei difensori, si srotolano sullo schermo lo spettatore si accorge che, pur non parteggiando per i giapponesi, un’istintiva solidarietà umana scatta.

Come non sperare che si salvi il panettiere strappato alla propria famiglia e messo sulla strada tra Tokyo e Washington?

Come non sperare che il colonnello ed il generale che con senso del dovere difendono le proprie famiglie e la propria patria trovino una fine onorevole?

Se è facile dire da che parte sia il giusto, in questa battaglia piu’ difficile è distinguere nell’animo di ciascun soldato, americano e giapponese, il giusto. Da una parte e dell’altra, dai Comandi sino all’ultimo fante, si sprecano gesti di codardia ed odiosa malvagità, di generosità e sublime eroismo.

Cosa deve fare in guerra un soldato che combatte dalla parte sbagliata ma che difende ( o almeno crede di farlo) la propria casa e la propria famiglia? Cosa un soldato che combatte dalla parte giusta ed invade un Paese straniero?

Lo dice una madre in una lettera ad un soldato americano caduto nelle mani dei nemici: “Fai la cosa giusta.”.

Alla fine siamo chiamati noi, in ultimo, a dire cosa sia la cosa giusta. Anche se schiacciati in un meccanismo o calati di forza in una situazione possiamo sempre dire “no…” o comunque cercare di fare la cosa giusta.

Eastwood è stato capace di dire che anche dall’altra parte c’è il bene ed anche in noi c’è il male.

Prima di fare un film su qualcuno e qualcosa (ma anche prima di perdonare e riabilitare) bisognerebbe far passare anni. Documentarsi. Capire alla luce della Storia. Riflettere.

Questo ha fatto Clint Eastwood con Iwo Jima. Ma lui non è solo un grande regista. E’ un uomo libero.


Guglielmo

2 Comments:

Blogger Tecnologo ha sostenuto

Ottimo!
Gughi, sostituisci a Giappone - RSI, a giapponesi italiani...
pensa ai giovani soldati che nel settembre del 43 difesero l'Onore della nostra Patria.
Sei ancora d'accordo?

...Quando pareva vinta Roma antica
sorse l'invitta Xª Legione;
vinse sul campo il barbaro nemico
Roma riebbe pace con onore.
Quando l'ignobil otto di settembre
abbandonò la Patria il traditore
sorse dal mar la Xª Flottiglia
e prese l'armi al grido "per l'onore".

6:44 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

L'onore l'Italia Fascista lo ha perso con le leggi razziali ed altre amenità simili. L'8 Settenmbre l'onore lo ha perso il Re e i fantoccini in camicia nera che al primo fischio di bomba se la sono data a gambe. Molti soladti l?8 settembre hanno fatto la scelat giusta e o sono morti difendendo i civili o sono saliti in montagna per continuare la guerra contro il vero invasore: i nazisti.
Chi scelse la Repubblica di Salò appunto scelse...e non fece la cosa giusta...

9:46 AM  

Posta un commento

<< Home

Creative Commons License