lunedì, dicembre 17, 2007

Laure!

La Manaudou è una nuotatrice francese. Qualche mese fa, per amore di un nuotatore italiano si è trasferita a Torino. Tra mille veleni e polemiche, legati alla sua rivalità con la nuotatrice italiana Pellegrini ed alla gestione della sua immagine e dei suoi allenamenti, è tornata da poco in Francia.

Contestualmente ha interrotto la relazione con Marin, il nuotatore italiano.

Come tutte le storie finite male, il loro amore è affondato tra liti, accuse e sospetti tradimenti.

Fin qui nulla di male. Nulla di strano.

Come il loro amore aveva incuriosito, perchè ostentato, così la sua fine è finita sotto i riflettori.

Solo che in questi giorni i due, incontratisi a bordo vasca, hanno litigato: lancio di anello e parole grosse.

I siti francesi accusano l’italiano di averla disturbata prima di una gara, quelli italiani accusano lei di averlo aggredito senza motivo (se non dichiarazioni poco galanti di lui...).

A completare il quadro, alcune foto osé di Laure finiscono su internet.

I siti italiani, Corriere e Repubblica in testa, si affrettano a pubblicare le foto di questa giovane donna incuranti del fatto che questi scatti abbiano natura privata. I siti francesi, Le Figaro e Le Monde, non solo non mostrano le foto ma nemmeno ne parlano.

I transalpini, che accusano l’ex fidanzato in ogni modo, mostrano un certo limite nel valutare e raccontare con obiettività la vicenda senza comunque darle eccessivo peso. Difendono la loro atleta in ogni modo?

Quello che resta sono quelle foto.

Siamo un Paese di guardoni che poco rispetto ha del corpo nostro ed altrui. La donna è a tal punto svilita che una ragazza, che magari con leggerezza, ironia o altro ha fatto scatti di quel tipo, viene messa alla gogna ed umiliata.

L’essere umano, l’atleta, la donna che è Laura Manaudou viene semplicemente buttata in prima pagina senza alcun rispetto. Il suo corpo mercificato. L’ho già scritto ma la mercificazione del corpo delle donne, la sua umiliazione ha raggiunto livelli preoccupanti,

In questa vicenda ciò che colpisce è ciò che siamo diventati: un popolo di guardoni.

Guglielmo
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