giovedì, dicembre 06, 2007

Food Miles

Non so se avete letto che in Inghilterra sui cibi vengono messe (solo in alcuni supermercati) le miglia che hanno dovuto percorrere per arrivare al consumatore, tutto questo per contrastare il global warming. Di fatti il traffico di persone o merci, produce CO2 temutissima per il suo effetto serra, in particolar modo la merce aerea inquina perchè introduce anidride carbonica direttamente nell’alta atmosfera.
A parte che questa tesi (diretta correlazione tra CO2 e global warming) è tutta da verificare, ma tutto queste serve perchè il consumatore acquistando un prodotto con tante miglia sul gobbone deve sapere che sta direttamente causando lo scioglimento dei ghiacci antartici, la moria della foresta amazzonica e la scomparsa della foca monaca in sardegna. Tutto questo acquistanto, chessò, dei fiori o della frutta che viene dal Kenya. Essì amici perchè gran parte di quello che acquistiamo è fornito dal Kenya (ovviamente frutta ortaggi e fiori). Riguardo a i fiori ad esempio un recente studio ha stimato che le emissioni di anidride carbonica imputabili ai viaggi aerei necessari per trasportare i fiori dal Kenya all’Inghilterra sono del 5,8% inferiori a quelle delle serre dei floricoltori olandesi che per la maggior parte dell’anno consumano quantità enormi di energia. E non finisce qui, Annan Cato, ambasciatore ghanese ha riportato che solo l’0,1% delle emissioni di anidride carbonica registrate in Gran Bretagna sono da attribuire al cibo importato.
Inoltre il signore Cato ha fatto un commento intelligente cioè ha sottolineato come boicottare i prodotti provenienti dall’Africa in nome della tutela dell’ambiente avrebbe effetti disastrosi sulle fragili economie di quel continente.
Insomma, in occasione di San Remo mandiamo tutti i soldi per far ripartire il Darfur, creando posti di lavoro, ma quando questi ci mandano con un aereo i loro prodotti non li compriamo perchè inquinano...

1 Comments:

Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Credo che negare che la terra stia morendo sia un errore macroscopico.

Il Dottor Cato credo che sia un tantino interessato e vorrei capire che studio sia in grado di valutare l'impatto dei trasportio per alimentari sulle emissioni in Uk.

Credo sia sufficiente il buon senso per capire che non ha senso portare ricotta dalla Sicilia così come non ha senso comprare in inevno fiori che vengono dal Kenya o coltivati in serra in Olanda.

Ragionando così sommando tutti gli 0,1% di emissioni (Suv, plastica, inceneritori, aerei, navi...) arriviamo a percentuali che se eliminate migliorerebbero la qualità dell'aria che respiriamo.

Basta respirare l'aria delle nostre città, guardare i ghiacciai neri, le acque inquinate o i campi contaminati del nostro sud per capire che l'unica soluzione è cambiare stile di vita.

quella ricotta sicula ha inquinato la Sicilia, l'Italia e Milano. Per cosa^ anche se si trattasse di uno 0,1%, che sebnso aveva?

6:47 PM  

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