giovedì, novembre 29, 2007

Pollo e salsicce!

Big Sandrone ieri ha fatto pollo, salsicce e costine di maiale al forno. Al mio rientro casa, alle 18.30 circa, i ragazzi, stremati dalla giornata appena trascorsa, erano giò a tavola. Sbuzzy Boy aveva già cenato: un piatto di pasta, con brodo,verdure, abbondata spruzzata di grana e olio, e un piatto di formaggio. Giaceva dunque sul seggiolone in attesa che il resto della famiglia cenasse. Riccardo invece, ancora digiuno, era già in pressione da ore perchè ghiotto di pollo al forno del nonno.

Appena ho posato la vaschetta di alluminio in tavola si è scatenato l’inferno. Riccardo ha iniziato a brandire costine e salsiccia. Federico, con occhio indemoniato, ha iniziato ad indicare verso la tavola protestando ed alzando di volta in volta il volume delle urla.

Un piccolo piattino è stato dunque riempito di pollo e posto di fronte all’orchetto. Le manine, al ritmo di una sottile gioiosa nenia, attingevano generosamente dal piatto. Una volta svuotatolo l’idrovora umana ha ribaltato il piatto per mostrare che era vuoto. La bocca di Sbuzzy era sul punto di esplodere. Le gote tese rendevano praticamente impossibile la masticazione. A quel punto, accorto che lo osservavamo, ha iniziato a fare facce buffe per farci ridere. Temendo soffocasse nel pollo del nonno lo abbiamo invitato a sputare il tutto. Con una certa attenzione ha estratta dalla sua cavità il pollo e con attenzione lo ha disposto nuovamente nel piattino. Un pezzo la volta ha dunque ripreso a masticare il pollo.

Riccardo intanto aggrediva l’ultimo pezzo di salsiccia (in teoria il mio...). A stento lo strappavo dalle sue fauci e lo mettevo in serbo per quando sarei tornato dalla piscina.

Il piatto di Sbuzzy veniva nuovamente rifornito.

Alla fine ho dovuto togliere da tavola i resti mettendoli in salvo in forno.

Sbuzzy, che sembrava avesse inghiottito un caciocavallo intero tanto la pancia spuntava dalla tutina, iniziava ad aggirarsi per la cucina in cerca di ispirazione. La trovava nella dispensa. Dopo aver tratto una confezione di passa di frutta ed aver impugnato come un’arma il cucchiaino da caffè che gli porgevo, si recava in soggiorno urlando con voce acuta: “Maaammaaaaaa!”.

Stamattina, mentre lo accompagnavo all’asilo, un preoccupato Riccardo mi ha chiesto. “Ieri sera poi hai mangiato tutto il pollo del nonno?”
“Si..” ho risposto in imbarazzo.
“Anche le crostine?”
“Si...”
“E’ finito....tutto...” ha detto sconsolato.
“Il nonno ce lo rifarà...”

Intanto Sbuzzy, come un pitone che avesse inghiottito un elefante intero, ancora dormiva.

Guglielmo
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