mercoledì, ottobre 03, 2007

Isiah

Isiah Thomas è stato, con Magic Johnson, il piu’ grande play a cavallo tra ‘80 e ‘90.

Alto circa 190 cm, un nano in mezzo ai colossi della Nba, Isiah era capace di giocate spettacolari e di raro acume tattico. Magic e Isiah, amici veri, si scontrarono in paio di finali Nba dove Isiah, con una caviglia a pezzi (si recava al palazzotto con le stampelle) fece scintille e guidò, indemoniato, i Detroit Pistons contro i Lakers. Isiah, dai quartieri poveri di Chicago, era il simbolo del riscatto e della forza della volontà. Testimonial di campagne anti droga era l’esempio classico che veniva imposto ai giovani neri dei quartieri disagiati americani. Inutile dire che anche nella benestante Arese il talento di Detroit aveva i suoi seguaci. Io possedevo una maglietta con scritto “Isiah” ed il suo numero di maglia stampato sul petto. 11.


Oggi, scorrendo il Corriere, scopro che il leggendario ed umile Isiah altri non è che un molestatore di donne. Allenatore dei Knicks di New York è stato condannato per aver insultato e molestato a piu’ riprese, con una certa dose di crudeltà (il Madison Square Garden e la sua società sono stati multati per circa 13 milioni di dollari), una donna manager (di colore) della sua società.

Delusione e tristezza. Con questi sentimenti accolgo la notizia e credo che Archie, quando lo saprà, sarà ugualmente deluso ed amareggiato.

Con la maglietta di chi giravo da ragazzino? Quella di un molestatore?


Gughi
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