venerdì, settembre 07, 2007

Uomo di nicchia

Un uomo di nicchia lo conoscete anche voi L’uomo di nicchia, come direbbe Venditti, “non ha dubbi mai”.

Ha comprato la macchina con il miglior rapporto qualità prezzo. L’auto che ha dato dentro è stata sopravvalutata di brutto (si parla di un errore del concessionario) e poco importa se dopo 5 minuti dall’acquisto ha scoperto che la macchina, un diesel, non ha il filtro antiparticolato e quindi non può circolare nei giorni di blocco.

Veste polo Fred Perry che un suo cugino, che scopa con una che fa il curatore fallimentare, ha preso da un fallimento di una boutique di Roma. Ve la vende, in buona fede, e qui risiede il dramma, al prezzo di favore di 40 euro (la buona fede e non i 40 euro sono il dramma). Poco importa se quando la lavate una volta diventa la metà di quella originale che avete e dalle maniche si stacca una peluria blu tipo Yak.

Suo figlio è un gigante, mangia tutto, va a letto prestissimo, non si sveglia mai di notte, guida il fuoristrada e risolve equazioni lineari di terzo grado. Poco importa se, invitati a cena a casa sua, vi avvedete che il fanciullo mangia incollato alla tv, l’unica parola che dice in maniera compiuta è “VACCAGARE!”, non va a letto prima delle 23 e solo dopo che la madre lo ha cullato per 56 minuti ed il padre ha fatto la danza Aka dei Maori nel lettone matrimoniale ( nel resoconto del giorno dopo comparirà anche che il bimbo, alle 03.00, si è ripresentato nel lettone costringendo il padre ad una nuova Aka e a completare il sonno sul divano).

Ha comprato la casa nel momento di bassa del mercato, ha stipulato il mutuo al Prime Rate stimato dall’Ocse nel cinquantennio 1955-2005, la metratura ideale per la sua famiglia, con vista sui Mari Egeoe Caspio e sulla piana di Giza (“Se guardi bene, sussurra dal terrazzino, puoi vedere l’Empire State Building”) e a pochi chilometri dal centro di Milano (“Da qui in 5 minuti sei in autostrada e li in 20 minuti sei in Duomo. Mia moglie prende l’autobus ed in 18 massimo 18 minuti e 50 secondi è in Corso Magenta”). Poco importa se la casa, una mansarda con inclinazione delle pareti e del soffitto che sfiora i 78 gradi (“Ma qui in mezzo ho 2 metri e 70!” che tornano utili per il figlio gigante “Il mo pediatra, per inciso il migliore della regione, e con regione intende l’Unione Europea, dice che è nel 187mo precintile), senza balconi, con la carta velina al posto delle pareti, che dista in effetti 25 minuti del Duomo ma a condizione di effettuare il tragitto con una Honda CBR600, il polso di Melandri, alle 02.00 di notte dopo che la Protezione Civile ha comunicato che è in corso un’epidemia di colera (invitando la cittadinanza a stare in casa) ed un allagamento, che non rende viscido l’asfalto, ha fatto saltare tutti semafori.

Consoce a menadito ogni decreto legge nel quale ci si possa insinuare. Se un congiunto subisce un’operazione, anche banale, lui sa che esiste una Legge, nella quale lui rientra e anche se non rientra non gliene frega un cazzo, che prevede che possa stare a casa dal lavoro un giorno. Poco importa se, con straordinari quanto meno discutibili, ha accumulato banca ore per 6 anni.

Al mare va in una casa in Liguria di proprietà della zia. Non paga affitto e nemmeno spese (“La casa è li a far niente…”). La casa è bellissima, in posizione favorevolissima. Vicina al mare, vicina all’isola pedonale, vicina al parcheggio, al supermercato, alla chiesa, alla locale missione dei Gesuiti, al commissariato, ad una base dei Marines, ad una stazione di ascolto della Cia e al giornalaio. Il mare, nemmeno a pensarlo, è bandiera blu, e pulitissimo.

Conosce a menadito i benefici del contratto aziendale e li sfrutta al massimo. Si fa fare fatture false o gonfiate da medici compiacenti per ottenere rimborsi non dovuti da assicurazioni e mutue varie e li pone in rimborso in piu’ di una.

Inizia ogni frase dicendo “La mia fortuna è che…” e vi elenca una serie di situazioni a lui favorevoli che lui sfrutta in maniera sfacciata.

Tutti noi possiamo riconoscerci in una di queste descrizioni. Ma pochi, gli uomini di nicchia, in tutte…


il Maresciallo
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