martedì, aprile 10, 2007

Dal nostro agente in Giudea

Chi mandò a morte Gesu’ e perchè? Perchè un uomo che predicava la pace e che non si poneva a capo di una rivolta contro l’ordine costituito fu giustiziato? Quali inevitabili intrighi politici accompagnarono la vicenda terrena di Gesù?

A queste domande prova a dare risposta Mimmi Franco nel suo libro “Dal nostro agente in Giudea”.

Un libro che vale la pena di leggere solo per le domande a cui prova a rispondere.

L’autore, partendo dai Vangeli, apocrifi e non, e dai testi che riguardano il Salvatore, prova a ricostruire la situazione politica della Palestina inserita nel contesto piu’ ampio dell’Impero Romano illuminato dal lento tramonto di Tiberio e dalle lotte per succedergli.

A personaggi reali, Pilato,Caifa, Maria, i Discepoli, Nicodemo e via dicendo, si affiancano agenti segreti, sicari e poliziotti, che tessono e disfano complotti a danno e protezione dell’Uomo.

Un thriller politico insomma, dove il Nazzireo non compie miracoli ma guarigioni e dove i tormenti del Messia emergono con tutta la loro forza.

L’accuratezza con cui vengono descritti i luoghi ed i riferimenti precisi alla realtà ed ai costumi dell’epoca rendono la narrazione credibile e fluida.

Lo scrittore,riesce, secondo me, nell’impresa di accompagnare il lettore alla scoperta di una interpretazione diversa della vita di Gesù. E malgrado la visione “terrena” della vicenda il Gesù descritto, nelle pagine di Mimmi, quando declama con calma le parole riportate nei Vangeli, si anima di una forza e di un carisma immenso.

La bellezza dell’esperimento, forse nemmeno cercata, è che mettere in bocca ad un uomo le parole del Vangelo, così semlicemente, senza nemmeno il supporto dei “miracoli”, trasforma quell’uomo in qualcosa che non ha confronti ne prima ne dopo di lui. Ed il carisma e la grandfezza del protagonista sono proprio resi dal pronunciare quelle parole che l'autore, per quanto ovvio, può solo riportare senza nulla aggiungere.

La forza e la semplicità di quelle parole ci fanno comprendere quanto rivoluzionario ancora oggi sia il messaggio della Salvezza.

Ma il libro, come ha dichiarato l’autore ad una radio israeliana, è anche una chiave di lettura per l’Israele di oggi dove i protagonisti cambiano ma il risultato, l’odio, è sempre lo stesso.

“Il nostro agente” dunque nulla aggiunge e nulla toglie al credente. E’ semplicemente il tentativo di dare un’interpretazione, perfettamente compatibile con le Scritture, della crocifissione.

Il riflettere sulla vicenda terrena dell’uomo, così come visitare i luoghi in cui gesù ha vissuto e predicato, riporta con forza al messaggio dei Vangeli.

Il consocere il finale non toglie nulla al raccomto.

Per chi poi vuole approfondire il conflitto arabo israeliano suggerisco, anche senza averlo ancora letto, un libro descritto come equilibrato, scritto da BEN-AMI-SHLOMO.

Per provare a guardare la Storia con gli occhi dei giusti.


Guglielmo

1 Comments:

Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

ma Saul chi?

1:01 PM  

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