martedì, febbraio 06, 2007

Don Tonino

Le dichiarazioni di Matarrese lasciano perplessi. Il morto, sostiene, fa parte del sistema calcio. Il dramma è che purtroppo dice quello che molti pensano. Il suo dire è lo specchio del calcio e riflette il buio e lo schifo in cui lo sport nazionale naviga e non da oggi.

Ora tutti parlano e vomitano opinioni e pareri. Tutti propongono. Tutti promettono. Tutti, a capo chino, esercitano il dovere all’autocritica. Poi, tra qualche settimana, quando tutto ripartirà come prima faremo finta di nulla e ci esalteremo per una prodezza di Ibra o Kakà.

Quello che non resterà negli occhi di nessuno è la foto di quel bambino composto tra i banchi di una chiesa ed infagottato nella divisa della Polizia. Ci sarà un minuto di silenzio e poi via ad inseguire la palla. E’ lui che la sera non vedrà mai piu’ rientrare suo padre dalla porta di casa.

Gughi
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