venerdì, dicembre 01, 2006

Specchi

Tanto Riccardo da piccolo era frenetico tanto Federico è pacifico.

Fede rimane sulla sua sdraietta osservando il mondo che lo circonda. Non vuole essere protagonista ma semplicemente partecipe degli eventi. Osserva suo fratello con sguardo ammirato forse capendo che è ciò che piu' a lui si avvicina e sorride a tutti, felice semplicemente di esserci.

La sua velocità di accrescimento in peso ed altezza è stupefacente e tutta la sua energia sembra infatti rivolta al nutrimento.

Pigramente osserva il mondo che lo circonda.

Riccardo, forse bombardato di stimoli, era precoce in tutto.

Alle stessa età di Fede, Ricky già si girava da solo sulla pancia. Di li a pochi mesi lo avremmo trovato in piedi nel sue lettino che si preparava ai primi passi.

Rileggendo gli appunti di Susanna l'escalation di Riccardo risulta impressionante. In una foto, che teniamo in soggiorno e che ricordo quando fu scattata, il nostro mostra non solo padronanza del suo corpo ma anche una certa consapevolezza di ciò che intorno avviene.

Qui, dunque, le scuole di pensiero divergono. Io, ammiratore del professore sin dalle prime ore della sua vita, sostengo che Federico rientri nella schiera dei bambini normali mentre suo fratello sia da ascrivere nella schiera dei precoci.

Mia madre, che reputa mio fratello una specie di genio infantile ( ed in questo concordo, solo che al termine "infantile" attribuiamo significati diversi) ogni volta che gli dico "Riccardo si girava da solo su se stesso a 4 mesi" risponde "Tuo fratello, mi ricordo bene, lo trovammo in Corso Sempione al volante di una 850 "special" che aveva circa 3 mesi!"

Ma se il piccolo e tenero Fede non brilla per iniziativa sicuramente mostra un coraggio leonino (se non usiamo iperboli per i nostri figli, per chi potremo mai usarle) ed una serenità notevole (di rado piange e quando è stanco preferisce all’abbraccio il suo lettino, dove infila la mano tra materasso e paracolpi, per addormentarsi).

Ieri ha fatto una vaccinazione. Senza colpo ferire ha osservato l’ago affondare nelle sue morbide carnine guardando accigliato sua madre. Dopo, nemmeno un gemito. Riccardo, non proprio un cuor di leone, nella medesima occasione pianse ignorandomi poi per qualche ora ritenendomi colpevole di quell’attentato proditorio.

Ma in realtà, anche ora mentre scrivo, mi accorgo che in diverse occasioni si Federico che Riccardo hanno smentito, in positivo ed in negativo, l’immagine che io ho di loro.

Osservando i nostri figli crescere ci rendiamo conto di quanto poco assomiglino al nostro progetto iniziale. Se con orgoglio li osserviamo affrontare le cose della vita come vorremmo è con lo stesso sconforto che li vediamo fallire dove noi già abbiamo fallito o dove avremmo voluto veder loro trionfare.

Sempre, o quasi, sorprendendoci.


Guglielmo

2 Comments:

Blogger Il connestabile ha sostenuto

Mi raccomando: quando cominceranno a capire qualcosa di più, fate una bella riunione di famiglia in cui tu dirai:
Riccardo: Tu sei il prescelto, il primo e il Porfessore.
Federico: mi sei simpatico, ma rispetto a tuo fratello, sai com'è, beh...

Mi pare una grande idea!

11:24 AM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Vedi, negare che Riccardo sia piu’ precoce di Federico o che Federico sia meno lagnoso di Riccardo (se non piu' coraggioso) sarebbe negare la realtà e non significa dire che io voglia piu’ bene ad uno o all’altro o che la precocità catalizzi amore.

Voglio bene a loro nella stessa identica misura e contemporaneamente in misura diversa in base a quelli che ritengo siano i loro bisogni.

Se poi tu avessi letto con attenzione il post avresti capito che i figli ci sorprendono sempre e che le mie impressioni e deduzioni odierne saranno smentite dal tempo.

Quello di cui sono certo è che indipendentemente da ciò che nella vita concluderanno (ed alla rilevanza che alla cosa attribuisco sono l’esempio vivente) saranno ugualmente fedeli ai valori che faticosamente io e Susanna cerchiamo di inculcargli ogni giorno.

12:56 PM  

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