venerdì, dicembre 29, 2006

si accende un cero e non se ne parla piu'

Ci sono persone, che in un modo o nell'altro, segnano i nostri pensieri, i nostri punti di vista. Altre pensi addirittura di conoscerle, perche' le cose che hanno scritto le pensavi un po' anche tu, e loro te le hanno messe giu' meglio.
La mia visione della guerra civile italiana, dei ragazzi che andarono a cercare la bella morte, si e' formata fra i 15 e i 25 anni. Ho letto tutto, da pisano' in poi.
E oggi penso, come ho scritto varie volte, che repubblichini e partigiani siano sullo stesso piano. da un lato chi prese una strada per l'Onore e chi la prese per la liberta'. ma agli occhi della Storia per me pari sono.
E questa visione l'ho trovata in Mazzantini. Ho sempre pensato che mi sarebbe piaciuto incontrarlo, per sentire dalla sua voce come vedeva i suoi vent'anni.
Mazzantini non e' stato un nostalgico, non ha fatto saluti romani, o messo camicie nere. Ha scritto dei libri, uno bellisimo. Un libro che racconta lo smarrimento di chi dovette scegliere. E scelse per l'Onore, di se stesso.
Non potro' incontrarlo, per fargli le mie domande. E' morto ieri.
tec
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