mercoledì, dicembre 13, 2006

Favola di Natale

Babbo Natale, stravaccato su una sedia a dondolo, si grattava il petto sotto la giubba verde. Non era vestito come il Babbo Natale che aveva visto sulle lattine della Coca Cola ma, pensò Marco, che forse, trovandosi in casa, era in pigiama.

"Papi...ma perchè Babbo Natale è in pigiama?" chiese.
Senza attendere un istante riprese: “Paaaaaaapiiiiiiiiiiiiiiii!”

"Sarà in pigiama perchè sta per andare a letto...come te." rispose il padre, senza guardare il monitor ed infilando contemporaneamente la testa nello studio e nella cravatta blu, decorata con delle mimose in rilievo, che stava indossando.

"Papi ma non si sente parlare" disse Marco con tono piagnucoloso.

"Non iniziare a frignare! Basta premere qua.!"

Una delle casse cadde dalla mensola trascinando con se una cornice d'argento. Il rumore del vetro che si frantumava fu inghiottito dal tintinnio delle campanelline che esplose assordante nella stanza e dalla profonda e falsa risata del ciccione che impersonava Santa Claus.

"Abbassaaaa!" ululò la madre dal bagno cercando di sovrastare la musica natalizia che il computer adesso vomitava generosamente.

Il sito finlandese, dietro il pagamento di 8 euro, prometteva una letterina personale del panzone in persona e nella lingua del bambino.

Franco aveva digitato poco prima il suo numero di carta di credito accorgendosi troppo tardi che la carta era scaduta e che quindi il sito avrebbe respinto l’acquisto.

Il primo pensiero fu che per natale non avrebbe potuto acquistare niente su internet a meno di chiedere in fretta una nuova carta. Il secondo fu che spiegare a Marco i meandri delle carte di pagamento avrebbe ottenuto come unico risultato di scatenare una scena e di ritardare cosi l’uscita di quella sera con sua moglie. La lettera non sarebbe arrivata ma c’era tempo per inventare una buona scusa.

“Papi ma come fa Babbo Natale a sapere dove abitiamo?”

“Babbo Natale sa tutto!” disse con sicurezza Franco mentre tentava di farsi un nodo decente. La serata sarebbe stata probabilmente divertente. Sempre che Antonio, il suo collega, non si fosse ubriacato come l’ultima volta.
“Papi Giovanni ha detto che Babbo Natale non esiste...” disse Marco pensieroso e voltando i palmi della mani verso l’alto. le spalle lievemente incassate, sembrava voler raccogliere con attenzione la risposta che aspettava.
“Cosa vuoi che sappia Giovanni...e poi chi è Giovanni?” disse Franco.
“Il mio amico dell’asilo!” disse alzando un pochino le spalle e le sopraciglia.
“Ah si....adesso spegni il computer che tra poco arriva Federica. La mamma e il papà escono stasera...!”
“Papi?” disse Marco con entusiasmo.
“Quando arriva Babbo Natale?”
“Tra qualche giorno...però può essere che prima mandi qualche amico, qualche folletto, a vedere la casa. Cosi sa già, la notte di Natale, dove lasciare i regali.. Quindi questa notte dormi e non girare per casa. Ok?”

“Ok Papi!” disse con entusiasmo Marco.
Creative Commons License