domenica, novembre 19, 2006

Ricordi

La notizia del trasferimento degli obej obej da Sant'Ambrogio al Castello mi intristisce.
E' uno dei segni del tempo che passa e del fatto che non ci sono riferimenti fissi.
Il mio primo ricordo degli obej obej risale a quando ero un bambino e andai con mio papà (forse c'era anche la mamma, ma di questo non ho ricordo). Ricordo pochi flash. Il parcheggio (vicino a Marinella, ricollegato poi tanti anni dopo), la ressa, alcuni odori e tanta gente. E fra tanta gente la mano forte di mio papà che mi teneva.
Il fatto di farlo altrove, forse fa perdere la poesia: per me gli obej obej sono sant'Ambrogio (sia luogo che tempo), con le vie strette, e le aperture della piazza della chiesa. Le corna del diavolo nella colonna, che tanto mi hanno fatto sognare: immagini di un essere rosso, con ste corna che stupidamente si piantava nella colonna. E mi domandavo come poi avesse fatto poi a liberarsi.
Poi gli anni dell'università quando entrando ed uscendo dalla lezione vedevo gli ambulanti organizzare le loro ciafrusaglie. E la possibilità di fare due passi prima della calca di Sant'Ambrogio. Anche insieme al Maresciallo [che durante l'università aveva comunque il suo amico del cuore, il Didi, al quale passava appunti, suggeriva agli esami, aiutava nei momenti di bisogno (per non parlare della fidanzata, ma questa è un'altra storia), organizzava serate di divertimento senza invitarmi].
Bei ricordi.
Tec

2 Comments:

Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

In effetti il Didi era una grande amico: generoso, disponibile, affabile,altruista, metodico, astuto, esemplare, ermetico, silente, discreto, leggendario, bucolico, peccato fosse una testa di cazzo.

8:08 AM  
Blogger Il Baccelliere ha sostenuto

ma chi è questo didi??voglio un post!

9:59 AM  

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