martedì, ottobre 17, 2006

Balbo

Italo Balbo, il Ras di Ferrara, è stato un personaggio complesso: soldato, politico, abile governatore della Libia, eroe dell’aria...

La sua vita, ricca di avventure e coraggio ma anche di episodi poco onoervoli, si concluse il 28 giugno del 1940 a Tobruk, in Libia.

Intorno alla sua morte nacquero, da subito, infinite leggende dure a morire. Durante una missione, dallo scopo altrettanto oscuro ( si recava nel tardo pomeriggio in un avamposto sul confine con l’Egitto con tutta la sua corte di amici e consiglieri politici e militari), fu abbattuto da fuoco amico mentre, sorvolando la rado di Tobruk, si apprestava ad atterrare.

Il progressivo distacco di Balbo dal fascismo mussoliniano, manifestatosi con il dissenso verso l’alleanza con la Germania e verso la successiva entrata in guerra, fu subito rintracciato come la possibile causa dell’abbattimento da fuoco amico.

Le indagini immediatamente successive al disastro puntarono verso la fatalità. La rada di Tobruk era stata appena bersagliata da aerei inglesi ed il sopraggiungere del velivolo di Balbo era stato scambiato per una seconda ondata nemica.

Per anni il Duce fu accusato di aver complottato contro l’unico in grado di fargli ombra ma le prove non furono mai trovate.

Parecchi militari italiani, testimoni e protagonisti dell’abbattimento, rivendicarono il colpo fatale infarcendo la storia di dettagli sempre piu’ confusi e fantasiosi e che finirono per dare ragione ai teorici del complotto.

Pochi anni fa Folco Quilici, figlio di Nello, passeggero del velivolo pilotato da Balbo, ha ricostruito gli eventi di quella giornata sentendo i testimoni e raccogliendo la documentazione inerente all’incidente.

Tutto, alla fine, lascia pensare che si sia trattato di una fatalità( che certo non dispiacque al Duce...) che, complice la voglia di protagonismo di molti, e la voglia di complotto, si trasformò in mistero.

Restano aperti alcuni interrogativi che forse gli storici sveleranno in futuro: dove andava Balbo a quell’ora (era già pomeriggio inoltrato e si trovava nel deserto tra Libia ed Egitto)?

Chi doveva incontrare dopo quella tappa a Tobruk?

Secondo Quilici Balbo, accompagnata dal suo Stato Maggiore, si recava ad un appuntamento con giovani ufficiali egiziani per unirli nella lotta contro gli inglesi.

Ciò che è certo è che il giorno seguente all’incidente un aereo inglese sganciò sul luogo del disastro una piccola capsula. Al suo interno, il comando aereo inglese del nord africa, esprimeva il suo cordoglio per la sorte del trasvolatore atlantico.



Guglielmo
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