martedì, settembre 19, 2006

Auto e Tv

E’ sufficiente guardare le auto, incolonnate sulla circonvallazione o ammucchiate ai lati delle strade, per capire molto degli italiani.

Le automobili sono tutte uguali. Lo spettro dei colori è molto ridotto (varie tonalità di grigio).

Nessuna, o quasi, ha adesivi o allestimenti particolari. Quasi tutte sono come escono dalla fabbrica.

Negli Stati Uniti è raro vedere due macchine uguali. Adesivi su ogni credo ed opinione affollano paraurti, bandiere di team sventolano da piccoli pennoni posizionati sui finestrini, colori e modelli a volte stravaganti.

Negli Stati Uniti lo spiccato individualismo spinge alla ricerca di modelli personalizzati al massimo,in Italia, la voglia di appartenere e mostrare, spinge ad omologarsi.

Lo stesso vale per la tv. Credo che in Italia la tv on demand non sfonderà mai. La gente non vuole programmi personalizzati. Il pubblico, come diceva Freccero qualche settimana fa, vuole condividere. Scambiare e confrontare opinioni ed emozioni. Non vuole programmi personalizzati che nessun altro vede.

La controprova l’abbiamo tutte le sere in tv. I palinsesti sono intasati di reality pieni di zeppi di spunti per riflessioni da fare davanti alla macchinetta del caffè, nei parrucchieri o sull’autobus.

I ragazzi del Poli(ispirandosi agli Usa) possono parlare di convergenze ed amenità simili, la realtà la vedi nelle strade delle nostre città.

Guglielmo
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