giovedì, luglio 06, 2006

tu chiamale se vuoi, emozioni...

ieri sera sono entrato nel reparto ostreticia per la prima volta da quando sono diventato papà.
dovevo andare a trovare un "veterano" e la sua famiglia e a conoscere Federico.
Il quale mi ha accolto con un pianto straziante, e Matteo ha deciso poco dopo di fare lo stesso...
 
E' bello notare come le cose cambino con il secondo figlio...
In primis, il maresciallo non ha fatto nessun post.
In secundis, di fronte al frugoletto piangente non ha fatto come il sottoscritto tre mesi fa che si è precipitato dentro la nursery minacciando le infermiere di coccolare mio figlio per farlo smettere, ma lo ha lasciato lì, tutto rosso per lo sforzo nel suo gridolino (gridolino si fa per dire, i decibel sono pari ad un concerto dei rolling stones).
 
 Il maresciallo girava per il reparto con lo sguardo di chi oramai vede la nascita come un evento qualsiasi... un saluto alla moglie, come si saluta quando torna dal dentista dopo aver fatto un'otturazione... dispensava consigli a neo-papà, suggeriva nuovi metodi per cambiare i pannolini, era un po' il ras del reparto. al suo passaggio stuoli di neo genitori porgevano i loro pargoli nella speranza che Gughi dicesse loro come farli smettere di piangere. Suggeriva la miglior posizione per l'allattamento, dispensava saggezza sul recupero post cesareo.
Era osannato da tutti. Lo stesso primario gli ha chiesto di prolungare le sue visite per almeno un'altra settimana.
 
Ma io vedevo che qualcosa non andava e infatti quando mi ha riaccompagnato alla macchina, mi ha guardato negli occhi, una lacrima solcava il suo viso, e mi ha detto: "tec, è così piccolo che ho dimenticato come si tiene in braccio! ".
E io, dall'alto dell'esperienza dei miei 85 giorni da padre, gli ho detto: "è la natura che ti dirà come tenerlo in braccio, vai tranquillo, uomo".
Tec
 
 

1 Comments:

Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Il post arriverà....

1:42 PM  

Posta un commento

<< Home

Creative Commons License