martedì, luglio 25, 2006

Robin!

Mentre Susy allattava Federico Riccardo, già a letto da mezz’ora, ha lanciato il suo urlo di guerra “Mamma!”. A quel punto io, che ero sul punto di partire, mi sono catapultato nella sua cameretta.
“Dimmi...” “Raccontami una storia...”
“Quale vuoi sentire?” ho detto sdraiandomi vicino a lui.
“Rubin Hud!” ha imposto lui.

A quel punto, volendo dare al piccoletto un quadro completo della vicenda umana di Robin, ho iniziato cosi’:

“C’era una volta un Re grandissimo, il suo nome era Riccardo, Riccardo cuor di leone...”

Da li, per dare qualche coordinata temporale al piccoletto, sono passato ad una rapida analisi dell’albero genealogico dei Plantageneti.

La descrizione del viaggio di Riccardo dalla Normandia a Gerusalemme ha inevitabilmente preso qualche minuto ma poi, subito, sono passato all’analisi della figura di Giovanni Senzaterra ed il suo ruolo nella concessione della Magna Charta e delle angherie cui sottopose i sudditi in assenza del Re.

La figura di Eleonora, nell’arazzo che tessevo di fronte agli occhietti vispi di Ricky, è rimasta giustamente sullo sfondo, appena abbozzata, e, mentre sentivo il corpicino di Riccardo scalpitare in vista della comparsa del Saladino alle porte di Gerusalemme, ne ho approfittato per una breve descrizione delle crociate precedenti.

A questo punto, dopo il cozzar d’armi e le nobili gesta d’ambo, le parti ho descritto lo sfortunato rientro del Re... ma qui, il piccoletto, evidentemente privo di tatto, è stato colto da un tremore nervoso.

Si è sollevato su un gomito, i capelli sconvolti, è ha piantato gli occhi azzurissimi nei miei. Con gesto composto si è sfilato il ciuccio dalla bocca e con aria sollecita mi ha sussurrato:
“Papà...Rubin Hud!”

A quel punto ho introdotto in scena Robin e Little John che baldanzosi cantano: “Robin Hood e Little Jhon van per la foresta, trullalullallero oggi splende il sol...”
Creative Commons License