giovedì, luglio 06, 2006

Due Re

Sono trascorse poche ore da quando il piccole Federico è uscito dal suo ”posto caldo”. Se pensava di farsi una passeggiata grazie al cesareo il piccoletto è subito rimasto scottato. Con mano poco accorta il chirurgo gli inciso il cranietto e così, con pochi secondi di vita autonoma alle spalle, il Fede (come già lo chiama Riccardo) si è trovato con uno sfregio degno di un Apache.

Impassibile ha accettato il danno e si fatto lavare e medicare. Se Riccardo alla nascita lanciava saette anche dal sedere (va detto che però il suo ingresso nel mondo fu piuttosto movimentato…), Federico, placido, attendeva gli eventi.

Ora che ho un secondo figlio posso tranquillamente avere conferma dei sospetti che per anni mi hanno ossessionato: i mie genitori avevano una preferenza per mio fratello.

Solo un bugiardo può infatti dire di non preferire il figlio maggiore agli altri.(voi secondi o terzi figli che leggete state per avere la “Rivelazione finale” quindi tenetevi forte e preparatevi ad andare nell’altra stanza o a prendere il cellulare e dare degli stronzi ai vostri genitori. Federico, mio figlio, tu che leggerai queste righe tra tantissimi anni non azzardarti…).

L’emozione della prima nascita non ha pari. L’energia che si concentra su quel primo esserino, l’emozione che stravolge ogni singolo atomo del vostro essere quella prima volta non ha paragoni.

Innegabile. Ogni prima volta della nostra vita ha infatti un sapore che rimane per sempre.

In piu’, se il primogenito è grandicello, non è possibile negare che abbia rispetto al fratello un vantaggio notevole.

Questi 3 giorni in cui Susy è stata in ospedale io e Riccardo abbiamo fatto vita comune. Salvo un pomeriggio ed una mattina io e il Prof siamo stati sempre uniti. Per ovviare al trauma del distacco da sua madre ho dormito (complice anche il Pinguino che ha in camera…) in camera sua sul divano letto.

La mattina, appena sveglio, lo sentivo dire “Napo? Napo?”
“Cosa c’è’” dicevo io.
“Napo? Posso venire li con te?”
“Certo!”

Allora raccoglieva le sue masserizie e finiva vicino a me. Dopo qualche grattino e qualche racconto di fantasia cominciava:
“Sveglia Papi che dobbiamo andare dalla bella bambolina (sua madre…)”
A quel punto non restava che alzarsi.

In questi giorni è stato la persona con cui mi sono relazionato di più e devo dire che,a anche se a volte ero un po stanco, non mi sono mai annoiato. Le suo domande incalzanti stimonao a trovare una risposta a domande che spesso nemmeno mi pongo.

Ecco, vedete. Dovevo parlare di Federico e parlo ancora di Riccardo…

Però, lo ammetto, quando Federico è stato tirato fuori dal suo mondo ovattato e l’ho visto lì, indifeso, le lacrime mi sono salite agli occhi. Domani, con la Susy, tornerà a casa e da domani inizierà, come una goccia nella roccia, a scavarsi il suo pezzetto di amore nel mio cuore.
Come con Riccardo accadrà che l’amore crescerà di giorno in giorno, costruito parola su parola, passo dopo passo. Indubbiamente resterà una maggior simpatia con l’uno o con l’latro (o con tutti e due o magari con nessuno dei due…) ma il senso di responsabilità per queste due vite che mi sono affidate a l‘amore per loro credo che sarà uguale per sempre.

Il momento piu’ bello, è stato vedere Riccardo che accarezzava delicatamente la testlina di Federico e sentire le parole che Ricky mi ha detto mentre uscivamo dall’ospedale ieri: “Papi, quando viene a casa il Fede?”
“Presto…” gli ho detto.
“Si, presto, che quando è a casa io lo proteggio…”


Da domani si inizia…

Guglielmo

1 Comments:

Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Come NApoleone e LAfayette degli Aristogatti.

Io sono Napoleone e lui Laffy Lafayette;-)

8:23 PM  

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