domenica, maggio 14, 2006

E' proprio brava

Appena Susy aprì la porta gli occhi brillarono nel buio. Occhi gialli ed acuminati da predatore. Quando la luce si accese, socchiuse le palpebre e mi scrutò. Non fu una dichiarazione d’amore. Il felino non gradì, e lo compresi, la mia intromissione nel territorio dove regnava incontrastato . La vita di quella che di li a poco sarebbe divenuta mia moglie era infatti sincronizzata su quella della sua adorata coinquilina ed ogni deviazione dal programma non era gradita. Quando poi tutti e tre ci trasferimmo nella casa in cui viviamo Cleo rimase traumatizzata. Lo stress, per lei, fu tanto e credo che trovasse in me l’unico colpevole di quel radicale cambiamento.

La poca simpatia era, comunque, ampiamente corrisposta. In realtà, agli inizi, io e la Cleo trovammo un modus vivendi. Ognuno non disturbava l’altro. Questa guerra fredda era in realtà interrotta da rapidi gesti affettuosi che il felino palesava dormendo vicino a me (suscitando le ire della legittima proprietaria) o aspettando il mio rientro davanti alla porta quando tardavo.

Un nuovo scossone alla relativa serenità del nostro animale domestico venne data dall’arrivo del Professore. La presenza di quell’esigente fagottino, che ingoiava attenzioni ed amore con la voracità di un gorgo, gettò nella prostrazione Cleo. Anche questo duro periodo è, però, passato.

La Cleo si era dunque avviata ad una serena vecchiaia. Malata e quindi sottoposta ad un rigido regime dietetico ( a cui io trasgredivo difendendo il diritto della Cleo di vivere un giorno in meno ma di viverlo mangiando brandelli di bollito, pesce, affettati e tonno a piacimento), la nostra movimentava le sue giornate sfidando il professore in memorabili battute di caccia (Riccardo ha rimediato pure qualche graffio) o attraversando il campo da gioco mentre io e il Prof ci esercitavamo a pallone in corridoio.

Poi…qualche settimana fa la nostra ha iniziato a respirare male. Un consulto con i veterinari di fiducia ha permesso di capire che la nostra gattina aveva i giorni contati. Cleo aveva gia 13 anni ed era quindi immaginabile che la fine non era comunque lontana, nonostante ciò io e la Susy siamo rimasti smarriti. E negli ultimi giorni, mentre cercavo di rendere i suoi ultimi giorni degni di un gourmet (una delle ultime sere ha trafugato da una pentola una coscia di pollo intera. Io mi sono rifiutato di affrontare il suo minaccioso ruggito e mi sono trincerato davanti alla tv mentre la Susy recuperava il maltolto) mi sono reso conto che sotto quella piccola pelliccetta grigia batteva un pezzetto di cuore della nostra casa. Quante volte mi aveva aspettato paziente di fronte alla porta a notte fonda? Quante volte l’avevo vista giocare affettuosa e paziente con il piccolo Ricky? Quante volte mi ero sorpreso nel dire “Ciao!” mentre uscivo o rientravo ed in casa non c’era che lei?

Quando la Susy, per telefono, tra le lacrime, mi ha detto che l’aveva fatta sopprimere qualche lacrima è scappata anche a me. Nulla al confronto di dover spiegare a Riccardo ciò che era accaduto alla sua mata Cleo. Ancora adesso, dopo quasi un mese, ogni tanto chiede perché la Cleo non torna da noi. Gli abbiamo detto che è andata in cielo, in un giardino pieno di amici dove dorme e mangia sempre al calduccio. Ma a lui non basta. Ieri la Susy prima di metterlo a letto, rispondendo alle sue solite domande, gli ha detto “Certo che era proprio brava la Cleo!”. E lui, implacabile, “No mamma…è proprio brava la Cleo…”.

Guglielmo

2 Comments:

Blogger Tecnologo ha sostenuto

ci siamo sentiti tre minuti fa... potevi anche dirmelo!
hai regalato a susanna un gattino x il suo genetliaco?

6:09 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Dirti cosa?
E' successo 3 settimane fa...

No per il momento e per diversi anni la Susy non vuole saperne piu'...

6:10 PM  

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