mercoledì, aprile 05, 2006

Un vecchio pezzo per Pangolino...

Mia nonna, 83 anni, si accoccola lieve sul mio letto e sfoglia curiosa il Corriere. Il lunedì mi chiede sempre "com'è andata l'Inter ieri?". Io sospiro e l'aggiorno. Non le spiego che dalla Coppa Campioni si passa all'Uefa in un attimo e che lo scudetto ormai lo vince anche la quarta. Non vuole sapere informazioni su allenatore, squadra o giocatori (mi chiede solo di Ronaldo, perché colpita dal dramma umano). Vuole solo sapere "come va l'Inter: vince o perde?". Vuole saperlo perché era la squadra (e lo è ancora di sicuro) di suo marito. Grazie a lui, io tengo all'Inter. E' il suo modo di ricordare e di ricordarmi il nonno. Ero un bambino di 5 anni, confuso tra Juve e Milan, che poco sapeva della vita. Due genitori e un fratello milanista e una vita praticamente segnata. Il nonno, reso saggio dall'età, mi allungò 10 mila lire (25 anni fa non erano caramelle) in cambio della mia fede. Senza esitazione vendetti l'anima dal Diavolo. Destino segnato. Ho perso scudetti e Coppe Campioni, ma ho trovato la mia squadra e un legame con mio nonno, scomparso. La nonna sfoglia curiosa il giornale di ieri. Ha capito che le notizie sono fresche anche il giorno dopo. Vede Sacchi e dice "ma Sacchi l'hanno ritirato fuori un'altra volta? Non l'avevano cacciato?". Sorrido e per lei vale come risposta. Io intanto frugo in Internet cercando risposte: Romario non è mai arrivato o è arrivato ed è già ritornato in Brasile? Leggo e intuisco che è già scontata la partenza di Vieri a fine anno. Cercherò, dunque, di non affezionarmi troppo.

Guglielmo
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