giovedì, aprile 20, 2006

Acqua!

Il Signor Aldo ha circa 80 anni. Da pacifico e sommesso inquilino si è trasformato, negli anni, in rapace condomino. Ha nidificato al secondo piano della casa, primi del ‘900, in cui viviamo. Circa tre di anni fa i suoi polmoni, stanchi di anni di fatiche aggravate dal fumo, divennero carta vetrata nel suo petto costringendo il signor Aldo al ricovero. Io e la Susy, con una piantina del Viridea ed una sciarpa della Benamata, ci recammo a trovarlo. Se a Londra avessero accettato scommesse, lo avrei dato spacciato entro un mese. Tornò a casa piu’ vispo di prima, deciso a riportare ordine e legalità dove non c’era: il mio condominio. Lui è, autonominatosi con un putsch nel 1996, il caposcala. Da lui passano chiavi, lamentele, rimproveri, petizioni e via dicendo. Lui è la Legge.

Appena rientrato dal forzoso esilio il nostro, accostandomi con sospetta mansuetudine, mi chiese, gentilmente, se potevo portargli qualche bottiglia di acqua “Lievissima Allegra appena frizzante”.

Credo che se gli ispettori dell’Onu ne avessero trovato una bottiglia in qualche rifugio di Saddam, la guerra avrebbe trovato la sua “pistola fumante” (ritengo che quella normalmente frizzante non sia mai stata introdotta sul mercato e che l’ideatore si stato giustiziato in qualche postonei pressi della fonte di Vql Tadino).

In un filmato del National Geographic mostravano che un solo bicchiere della suddetta “Allegra” è in grado di far ruttare un rinoceronte di taglia media, mentre in un vecchio libro sulle fabbriche della Renault a Parigi ho letto che con una bottiglia si usava sgrassare i motori delle vetture con piu’ di 96.00 chilometri. Credo che il nostro Signor Aldo sia attuando una sottile forma di vendetta sui suoi polmoni…

In realtà dice che gli è stata suggerita da un medico ma io ritengo che lo abbiano voluto indirizzare l moto, poiché portare al secondo piano senza ascensore del nostro edifico Liberty due casse da 6 bottiglie è impresa che richiede cuori forti e cosce possenti.

Il ruolo di ascensore umano è stato quindi assunto da me che, almeno una volta alla settimana, ho il compito di portare nel locale cucina del nostro le due fatidiche casse. Per una questione di arrotondamenti il totale della spesa vie sempre arrotondato a 5 euro quando, in realtà, si tratterebbe di 5,25…ma il punto non è questo.

Il punto è che, se solo per una volta, salto la consegna o ritardo di un paio di giorni (“Ho anch’io i cazzi miei!” vorrei ululare al nonnino lungo l’androne, (che comodamente potrebbe accogliere uno degli ascensori delle Kuala Tower) quando mi chiede “Gughi…è l’acqua?”) l?aldo mi assedia. Come un rapace aspetta che, al mattino, io apra la blindata, ciabatta verso il corrimano di legno tossendo nervosamente, e mi chiede conto del ritardo. Io devo dunquer, con Riccardo alla mano, correre a precipizio dalla scale in silenzio, aprire il portone Maya dell’ingresso e catapultarmi sulla Corolla. Il vecchietto, lento ma non troppo, si è intanto fiondato all’interno di casa sua per poi scagliarsi alla finestra che da sulla strada (qualche volta mi aspetto che mi lanci qualche oggetto contundente). Da li, con segni degni di un segnalatore della Marina Britannica, mi fa intendere che “Perché non mi hai ancora portato l’acqua?”. Posso sfuggirli solo cantando a tutta forza all’unisono con Ricky il tema di Petr Pan e partendo tra i fumi delle sgommate delle mie Bridgestone.

Stamane è scattato l’allarme siccità. Da mie personali stime, supportate dal sito del Ministero della Salute, ho colacolato che un uomo di corporatura media di piu’ di 80 anni non può bere piu’ di una bottiglia di Levissima al giorno. Poiché al nostro ne consegno circa 12 a settimana, è facile calcolare un surplus (a meno che non lausi pure per usi domestici…) di almeno 2 bottiglie a settimana. Poiché mi sono trasportato in un addetto della Frisia/Sant’antonio (sto studiando di comprarmi un Ape con la ribalta in vetroresina) da circa 3 anni, ritengo che la scorta dell’Aldo si aggiri intorno ai 288 litri. Malgrado ciò, stamattina, mentre mi coordinava nel trasporto di un mobile dal primo piano al quarto, se ne è uscito con lo sguardo di uno che era appena uscito dal deserto algerino è cosi’ mi ha apostrofato: “Guglielmo! La temperatura sta salendo. Mi sta che sto bevendo un po troppo…e ho paura che le riserve ( e qui ha i rivolto le mani aperte verso il basso e, parallelamente al terreno ha mimato la mietitura) stiano calando…solo questa settimana facciamo doppia consegna?”. Ho annuito…

Ma non faccio tutto ciò per affetto al vecchietto e , nemmeno, per sentirmi piu’ buono. Tenendo infatti il rubinetto del caposala nelle mie mani godo, in realtà, della totale immunità. Posso lavare la bici in cortile con l’acqua condominiale, posso lasciare tracce fangose di pneumatici in ingresso e, se qualcosa non va, tipo la ricezione televisiva in questi giorni, posso mettere Big Aldo sulle tracce della responsabile della faccenda sapendo che, il mio vicino, si dedicherà alla vicenda con la massima solerzia…


Guglielmo

1 Comments:

Blogger Il Baccelliere ha sostenuto

in effetti aldo è proprio mitico, a dispetto dell'età si ricorda perfettamente il mio nome (cosa che neanche mia mamma) e tutte le volte che mi incontra sulle scale (cioè tutte le volte che vado da mia nonna, sospetto stia appostato) esce e mi dice "bach ma come sei cresciuto!"

12:44 AM  

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