mercoledì, febbraio 15, 2006

Manifesto per un nuovo Rinascimento

Faccio una premessa: vorrei prescindere da valutazioni partigiane e politiche di destre o sinistra. Il presente contributo cercherà di impostare un problema evitando considerazioni dettate dall'effimero e dal contingente.
E'da tempo che ragiono su alcuni aspetti deteriori del nostro carattere nazionale. Primo tra tutti, appiamo il vizio di considerarci sempre da meno degli altri popoli: guardiamo fuori dai notri confini con lo sguardo in tralice, per ogni e qualsivoglia novità, successo o idea che sia marchiata "non italiano". Questo atteggiamento si riverbera anche nelle valutazioni e nelle analisi che "noi" facciamo dei fenomeni cui assistiamo: "ah, che paese la Francia!" o "che puliza gli svizzeri" e ancora "ah, come gioca il Real Madrid". Altri esempi? La letteratura. Siamo pronti a passare le ore migliori della nostra vita su Proust, ma Manzoni ci annoia, "I vicerè" non sappiamo chi l'abbia scritto e "il Rubè" non lo legge più nessuno.
Avrete capito a cosa miro, ma aggiungo un dato: l'Italia riceve la metà dei turisti della Francia e è al quarto posto nel mondo dietro Stati Uniti e Spagna. Un vero scandalo! Possiamo realisticamente pensare che questa classifica rifletta davvero la bellezza del nostro paese?
Non mi voglio perdere in esempi, ce ne sarebbero troppi, vi voglio dire cosa mi piacerebbe fare. Mi piacerebbe riunire un'accolita di persone, diverse per provenienza e formazione e gusto, e scrivere con loro un manifesto di orgoglio, di passione per l'Italia, per quello che rappresenta, per la sua bellezza, per la sua letteratura, per la sua arte, per i suoi mari, per Venezia e San Marco, per le sue piazze. Insomma per la sua storia passata che è anche presente.
Perchè la mia impressione è che senza storia e memoria non si vada da nessuna parte e noi siamo ancora come il marchese del grillo che nel palazzo di campagna abbandonato - ricordate? - per accendere un fuoco si serve di mobili e arredi antichi. Mi pare che "noi" lo si faccia ogni giorno...
Sarebbe opportuno fare qualche cosa.

2 Comments:

Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Hai, purtroppo, ragione. Non siamo in grado di valorizzare le tante cose belle che abbiamo. Tutto è lasciato al caso ed all'iniziativa dei singoli e noi stessi siamo i primi a disprezzare il nostro Paese con gli stranieri...

1:49 PM  
Blogger io solo io... ha sostenuto

Tutto giusto e vero. Purtroppo tra quei detrattori mi ci metto anche io, vuoi per il fatto che ho iniziato a 'guardare fuori dai confini' già da piccola, avendo un padre vissuto in Francia, e che poteva vedere il divario di mentalità già esistente 50 anni fà, vuoi perchè nella vita quotidiana, mi accorgo delle difficoltà esistenti già per gli italiani nel conoscere i propri siti di interesse storico/culturale.
Immagino come possa sentirsi uno straniero che arriva in Italia.
Tutto sommato, diciamo che ci vergognamo un po' di non essere in grado di reggere il passo con l'estero, a partire da quella cultura 'dell'accoglienza' che ci manca.

4:03 PM  

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