Mais ou sont les neiges d'antan?
Ho avvertito l’ineluttabile scorrere del tempo quando venerdì, ad un collega cui sono legato, è stato comunicato che lascerà Milano per tornare a Padova, sua città natale. Aspettava questo trasferimento da anni e quando me lo ha comunicato era raggiante. Sono felice per lui ma dispiaciuto perchè perdo un amico.
Ieri ripensandoci, pedalando nel parco delle Groane tra ghiaccio, fango, neve e merda di cavallo, mi è tornata in mente una poesia imparata a scuola “ Ballade (des dames de temps jadis)” di F. Villon (1461).
Il poeta continua a chiedersi : « Mais ou sont les neiges d'antan? » (Dove sono le nevi degli anni passati ? )
E mentre pedalavo, poco prima di perdere il controllo del mezzo, finendo in un fosso, quella domanda, che sino a poco fa comprendevo solo in parte, è comparsa in tutta la sua terribile semplicità.
Quanta vita ci scorre addosso senza poterla fermare? Quanti istanti si dissolvono davanti ai nostri occhi mentre cerchiamo di assaporarne il piu’ possibile? Dove sono finiti i volti amici?
Quanti ne ricorderemo e rimpiangeremo quando, piegati dalla vita, spieremo come degli estranei la nostra esistenza sulla mappa sbiadita dei ricordi?
Mais ou sont les neiges d'antan?
Guillaume
Ieri ripensandoci, pedalando nel parco delle Groane tra ghiaccio, fango, neve e merda di cavallo, mi è tornata in mente una poesia imparata a scuola “ Ballade (des dames de temps jadis)” di F. Villon (1461).
Il poeta continua a chiedersi : « Mais ou sont les neiges d'antan? » (Dove sono le nevi degli anni passati ? )
E mentre pedalavo, poco prima di perdere il controllo del mezzo, finendo in un fosso, quella domanda, che sino a poco fa comprendevo solo in parte, è comparsa in tutta la sua terribile semplicità.
Quanta vita ci scorre addosso senza poterla fermare? Quanti istanti si dissolvono davanti ai nostri occhi mentre cerchiamo di assaporarne il piu’ possibile? Dove sono finiti i volti amici?
Quanti ne ricorderemo e rimpiangeremo quando, piegati dalla vita, spieremo come degli estranei la nostra esistenza sulla mappa sbiadita dei ricordi?
Mais ou sont les neiges d'antan?
Guillaume
7 Comments:
Eh bien, je ne saurais pas te donner une réponse! Moi aussi je suis à la recherche.....du temps perdu naturellement!
E scusa il francesismo, ma proprio François Villon?
E se ti veniva i mente 'La ballade des pendus' che cosa ti succedeva???
Ah ah ah
Rossana, la moglie di Alessandro Il Macedone.
Lo sai come è morto Villon?
temo si sia suicidato Dopo aver dato l'ennesima occhiata alle sue poesie, ha lasciato un biglietto. C'era scritto: "mmammamia chennnoia..."
Secondo post sul tema delle memoria in poco tempo, stiamo invecchiando? :-)
O forse, credo, vedere un bimbo che cresce e cambia cosi' veloce sotto i tuoi occhi ti fa capire quanto si perde in ogni momento? Davide e' due giorni che parla, e gia' non mi ricordo quasi piu' come comunicavamo prima...
Eh si, in effetti e vederli crescere che ci ricorda di come il tempo scorra rapido.
Anch'io guardo foto di Riccardo piccolo e mi sembra mille anni fa che pesava come una piuma e si esprimeva solo con gli occhi...
@Guglielmo
Esatto sono proprio io!
Oppure, per restare in tema, sono la musa ispiratrice del grande Cyrano.... Scegli tu!
Ma che bello trovare un cultore della letteratura francese.
Sono d'accordo con l'Architetto e il Connestabile, anche se non per esperienza diretta.
Lieta di conoscerVi, Messeri....
Scegli tu chi essere...
Non sono un cultore della letteraturta francese. E' stata una reminescenza del luiceo.
Però mi piace la letteratura.
Il vero cultore è il Connestabile.
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