giovedì, febbraio 23, 2006

I duri? Non ballano...

Venerdi sera sono uscito con alcuni colleghi. Era una cena in un locale zeppo di trentenni in cerca di emozioni forti. Verso le 11 è partita la musica dal vivo ed è esplosa la gazzarra. I corpi si muovevano a ritmo, nel gelo del decreto Scajola, mossi dall’alcool e da sostanze illecite di varia origine.

Per i ragazzi del Conciliabolo, con il piglio del grande reporter, mi sono dunque immerso con occhio indagatorio nella bolgia (alcuni colleghi sostengono che fossi ubriaco ma non è dimostrabile…).

Il campionario era di varia umanità. C’era il gagà mignon (maschio sotto i 168 cm con giacca in velluto e Becks in bottiglia in mano che sparava frasi del tipo “Fate i bravi ragazzi!” “Qui le ragazze le consumi al banco. Le peschi, le pulisci e le cucini sul posto…” “Nemmeno le devi sgusciare!”), il palestrato in camicia bianca inamidata che tendeva i pettorali e pacchetti di “gini di pongo” che, inchiodati alle sedie, lanciavano ululati alle ragazze che passavano.

Donne discinte danzavano nella mischia lanciando sguardi inquisitori ad ogni uomo. (Io, mantenendo il distaccato atteggiamento dello scienziato, non ero oggetto di particolari attenzioni. Inoltre ero in jeans e camicia e con la barba di un giorno. Il fatto che portassi la fede al dito e negli occhi avessi le stimmate del padre credo abbia avuto il suo peso…).

A dire il vero, mentre mi avviavo al bar per completare la mia ricerca naturalistica, un tizio, un po agitato, mi si è parato sul cammino. Ha cominciato a dimenarsi come un pazzo. Sono stato indeciso tra l’attacco epilettico e il ballo ma alla fine, visto che non sbavava, o ritenuto stesse ballando. Ho cambiato direzione.

In quel girone dantesco mi sono sentito un po a disagio. Tutti ballavano, o davano la loro interpretazione dell’atto, ed io, tra i pochi, restavo immobile.

Perché, vi chiederete voi appassionati lettori del Conciliabolo? Perché non sono capace…perché quando ballo ritengo di somigliare ad un orango disceso dall’albero per respingere l’assalto di una maschio concorrente. Sono alto 188 cm e peso circa 93 chili. Il concetto di agilità e controllo dei movimenti mi è completamente estraneo. Anche nello sport, non sono bellezza o purezza del gesto atletico le mie doti principali. Le mie movenze causano spesso,a casa come in ufficio, disastri.

Per questo, e lo premetto per onestà intellettuale, sono completamente negato per il ballo.

Non che non ami la musica, anzi. (Ho però gusti grossolani. Mentre scrivo sto ascoltando Anastacia ed il cd che mi ha dato la maggior ispirazione narrativa è la colonna sonora di “Young Guns II” di Jon Bon Jovi).

Quando ho visto “Shall we dance?” con J. Lo e Richard Gere il pezzo in cui i due ballano un tango mi ha emozionato. La sensualità di Jennifer Lopez esplodeva letteralmente dallo schermo e l’armonia e la passione di quei corpi era visibile anche ai profani.

Mi piacerebbe saper ballare.

Ma….

I duri ballano?

Avete mai visto John Wayne ballare?

È immaginabile che nei “Cowboys” faccia ballare la moglie? E chi guarda le vacche mentre John balla? John non balla…al limite fa ballare al ritmo della sua Colt Navy i cattivi.

Certo in qualche film balla. Ma sono momenti in cui non ne può proprio fare a meno. E quando balla mica sa a memoria i passi. Si limita a porgere le braccia alla dama. E mentre è li che fa girare una qualche fanciulla ad una cena per soli ufficiali delle Giacche Blu. dalla porta della sala da ballo entra un suo amico con un paio di frecce nella schiena. Lui ha giusto il tempo di raccattare il cinturone ed andare a caccia di Apache. Mica chiude il passo iniziato. E, se alla dama va bene, allora non si piglia il calcio in madreperla della Colt sulle gengive.

Se proprio vogliamo trovare una scena epica e romantica dobbiamo ricorrere a “Un uomo tranquillo” di J. Ford del 1952. Il nostro Sean Torton torna nella natia Irlanda dagli Stati Uniti. Nella scena topica, in una notte tempestosa, John trova Mary Kate (Maureen O’Hara ) che rassetta casa sua in nome del buon vicinato. Mary Kate, spaventata, si nasconde per pudore. All’improvviso lei tenta la fuga ma Sean, fermo come una quercia, le prende la pallida mano. Con un movimento di polso la attrae a se facendola volteggiare come una foglia in balia del vento che in quel momento irrompe selvaggio dalla porta. Impassibile Sean la bacia….violini.

Questo è ballare per John. Restare immobile e lasciare che il mondo danzi intorno a lui.

I duri ballano? Secondo J. Wayne no.

E se non balla lui, non ballo nemmeno io….


Il Maresciallo

6 Comments:

Blogger Tecnologo ha sostenuto

nemmeno bruce willis, mel gibson e chuck norris ballano!

hai dimenticato di dire perchè sei andato in quel locale... e di dire se era carina!!!

10:04 AM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Era una festa di addio di una collega che ha cambiato posto di lavoro.

10:43 AM  
Blogger Tecnologo ha sostenuto

aahh... ma non hai risposto alla domanda: è carina?

10:57 AM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Chi?

10:59 AM  
Blogger Tecnologo ha sostenuto

"po'" andrebbe con l'apostrofo, altrimenti è il fiume.
hai fatto le elementari alla radioelettra?

2:39 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Ma intendevo il fiume...

3:16 PM  

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