venerdì, novembre 18, 2005

Una creatura rissosa

La prima regola che viene insegnata prima di andare a fare servizio alla stadio è di non restare mai isolati dal gruppo. Ci sono decine di leggende, e chi ha fatto l’ausiliario è in grado di sgranarle una via l’altra come una nonnina il rosario, riguardanti ingenui ausiliari spogliati di ogni bene (pistola inclusa) , masticati e vomitati dalla furia Ultrà.

Durante il militare, di servizio in un memorabile incontro Milan-Fiorentina al Peppino Meazza, io ed un poliziotto ci distraemmo chiacchierando di nani, elfi e salamandre. Durante la nostra affabile conversazione non ci accorgemmo che qualcuno aveva dato l’ordine di arretrare. Restammo isolati, con un po di paura, premuti tra i tifosi viola(circa 3000) e le transenne che delimitavano quel settore. Imprigionati come la 101a nella sacca di Bastogne durante la controffensiva delle Ardenne imparammo cosa si prova di fronte ad una folla incontrollabile. Al momento pareva sopita ma sapevamo che, quando ci avessero scorti, avrebbero forse provato ad aggredirci.

La stessa emozione l’ho provata in un’altra occasione: di fronte ad un’assemblea condominiale.

Un paio di volte, l’amministratore presso cui lavoravo in attesa di partire per il militare, mi incaricò di sostituirlo in assemblea. Era condomini piccoli e senza particolari difficoltà, malgrado ciò faticai a mantenere l’ordine.

Gestire l’assemblea condominiale è un arte. Ci sono alcuni che la mantengono con pugno di ferro, altri che la guidano in maniera occulta ed altri ancora, la maggioranza, incapaci di controllare quella bestia volubile e capricciosa.

Nella mia militanza, durata circa 8 mesi, assistei a diverse assemblee cercando di imparare il piu
possibile sulla natura umana, i regolamenti di condominio e le normative.

Quando dunque partecipo ad un’assemblea condominiale mi preparo in anticipo. Spulcio il rendiconto in cerca di errori, analizzo le tabelle condominiali per comprendere gli equilibri che regolano il tutto ed infine rileggo i verbali delle assemblee precedenti per capire chi ha votato cosa e perchè. Da qui si comprendono i punti deboli dell’amministratore e quelli dei singoli condomini. Tutte le decisioni che, magari irregolarmente, sono state fatte passare per favorire l’uno o l’altro e per permettere all’amministratore di essere rieletto.

Il mio secondo maestro è stato Big Sandrone. Sandrone non è un fine schermidore ma un Troll d’assalto delle legioni oscure di Morodor. Impugnando la clava della ragione si fa strada nelle assemblee condominiali verso la verità. Io e lui in coppia siamo temibilissimi. Durante un’assemblea del suo condominio, che avevamo preparato tipo “Codice d’onore” pensando ad ogni mossa e contromossa che avrebbe fatto l’amministratore e la parte opposta a noi, l’amministratore del condominio, nel cuore del dibattito, si alzò di scatto dal tavolo e, brandendo una bottiglia, minacciò di tirarmela in faccia. Era l’inequivocabile segno della sua resa...
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