lunedì, novembre 07, 2005

Parigi brucia!

Intervista a Le Goff...

20 Comments:

Blogger Il connestabile ha sostenuto

w la società multiculturale e meticcia!
venite locuste!

1:32 PM  
Blogger Tecnologo ha sostenuto

bella roba...
viva pera!
(le goff mi ricorda quello stalinista di canfora... che torni al suo medioevo).

2:27 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Comunista pure lui...

Comunque l'analisi è corretta.

Le motivazioni sono queste, o no?

La risposta difficle...

2:50 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

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2:50 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

2:51 PM  
Blogger L'Architetto ha sostenuto

Grandissimo Jacques! I suoi libri sul medioevo hanno (davvero) segnato la mia vita!

A parte questo, l'integrazione e' un qualcosa che dovremo affrontare e risolvere al meglio perche' ineluttabile.

Quello che accade in Francia e' la sola conseguenza del non aver affrontato il problema per tempo e l'aver lasciato che il problema crescesse senza nessun intervento teso a ridurre la pressione che andava a formarsi.

Se vogliamo evitare che queste masse diventino preda dell'islamismo (perche' per ora non si tratta di questo!) e' meglio se affrontiamo la questione subito favorendo una integrazione intelligente e non facendo finta di nulla.

Viceversa, tra qualche anno, saremo a piangere quanto accadra' nelle nostre periferie, forse anche guidato da una regia piu' pericolosa...

11:44 PM  
Blogger Il connestabile ha sostenuto

scusate, ma io ricordo che la Francia era portata, fino a settimana scorsa, ad esempio di come funzionasse l'integrazione. ricordo perfettamente che quando uscirono i rmanzi di pennac, proprio di questo si parlava sui giornali: "qui da noi li trattiamo come vucumprà, in francia, invece, sono anni che hanno digerito l'integrazione, poi con la lingua è tutto più facile, eccetera".
adesso, che loro dicano "abbiamo sbagliato", mi sembra grave - da un lato e pericoloso - dall'altro.

E poi ci sarebbe da discutere il tema del "regista" della protesta...

10:39 AM  
Blogger L'Architetto ha sostenuto

Credo che anche l'inghilterra fosse considerata con il suo multiculturalismo un esempio (ricordo il piacere e la curiosità di girare a Londra nei quartieri in cui gli indiani portavano tutti il turbante e profumi penetranti di paesi lontani ti assalivano dai negozi mentre camminavi sui marciapiedi) prima delle bombe sui Metrò.

Non direi che comunque è grave ma che è ci deve far riflettere: evidentemente chi è più avanti di noi su questa strada non ha fatto tutte le scelte giuste, o magari ha usato l'approccio corretto di base ma ha sottovalutato che integrazione non vuol dire solo parlare la stessa lingua ma anche condividere gli stessi valori e date a tutti le stesse opportunità.

11:07 AM  
Blogger Il connestabile ha sostenuto

la gravità sta in questo: nella mancanza di una corretta valutazione dei fatti.
Se consideriamo che gli attentatori di londra erano - secondo i correnti canoni - perfettamenti integrati, allora qulcosa non funziona: sia esso nel sistema, o negli strumenti di analisi che abbiamo.

11:16 AM  
Blogger fracanappa ha sostenuto

mah, che in Francia l' integrazione fosse riuscita è un concetto opinabile.
Porto a testimonianza l' esperienza di una mia carissima amica.
Si chiama S., è nata in Spagna da madre spagnola e padre algerino.
In tenerissima età la famiglia si è trasferita a Lione, dove la mia amica a vissuto fino a dieci anni fa.
Ora vive in Italia (per poco, si trasferirà su un' isoletta in grecia entro il 2006), lavora e si sta laureando in Economia e Commercio.
Perché se ne è andata dalla Francia?
Molto semplice: sin dai tempi della scuola elementare (o meglio, l' equivalente francese della nostra scuola elementare), chiunque la incontrasse gli faceva notare che non era nè spagnola, nè algerina nè francese, facendole pesare quotidianmente la sua mancanza di radici etniche definite.
Può sembrare poco grave, non la chiamavano certo sporca negra, ma il rifiuto dell' altro si manifesta in molti modi tanto sottili quanto violenti al pari di un pugno.
Per chi pensi che questo sia un caso limite si ricreda, non lo è.

1:56 PM  
Blogger L'Architetto ha sostenuto

Conn, con questo chiarimento sono d'accordo con la tua definizione di grave. Mancano gli strumenti per capire esattamente cosa accade.

Pero', ripeto, la soluzione non è tenere lontane queste persone, perchè è stato proprio questo atteggiamento a portare Parigi alla situazione attuale.

E sono anche d'accordo che non è nemmeno chinando il capo e lasciando libertà totale che si raggiunge l'obiettivo.

Probabilmente un dialogo vero con le parti più moderate ed un programma di inserimento all'interno della società civile (culturale e lavorativo) che sia reale, concreto e misurabile e su un arco di tempo lungo (secondo me parliamo di almeno una decina di anni) e che non consista solo in condividere la stessa lingua debba essere una delle prime priorità di chiunque sia al governo il prossimo anno.

Ogni altro atteggiamento che sottovaluti o porti ad isolare queste comunità avrà come risultato quello che stiamo vedendo oggi al telegiornale.

2:18 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Io credo che la rabbia esplosa in questi giorni in Francia è la stessa rabbia che è esplosa negli anni scorsi negli Stati Uniti (L.A., Chicago, Detroit) e durante gli attentati dinamitardi estivi a Londra. E’ una rabbia che non ha colore o lingua. Che ha poco a che fare con gli immigrati (dei quali, per inciso, volenti o nolenti non si puo’ fare a meno) o con l’Islam. E’ la rabbia di chi non ha un futuro e non ha speranze di condurre una vita migliore. E’ la stessa rabbia che contagia i ragazzini dei quartieri dove è andato BB nei giorni scorsi. Ed è la stessa rabbia che esploderà nei paesi poveri quando prenderanno coscienza del loro numero e della loro forza. Per evitare, come dice Archie, che questa rabbia trovi un facile canale di sfogo nel terrorismo è necessario dare risposte ferme subito e risposte di piu’ lungo respiro. E’ indubbio che in mezzo a quei casseurs ci siano molti facinorosi e delinquenti ma anche molti ragazzi che non hanno nemmeno una chance di vivere una vita diversa.

2:29 PM  
Blogger Il connestabile ha sostenuto

Mah, io non dico di tenere lontane queste persone, ma in francia si è sempre detto (e in una certa misura io l'ho anche constatato) che l'integrazione c'era. come a londra, del resto. è che soffia su queste persone un vento di rivolta, di odio che non è legato all'ambiente in cui vivono (almeno in senso lato: voglio dire, ad esempio, la francia non è un paese razzista, al di là di alcune frange estremiste), quanto piuttosto ad un movimento che persegue scopi diversi.
Mi spiego: non penso che si possa dire che immigrati di seconda o terza generazione possano lamentarsi delle condizioni di accesso al lavoro: in UK ho colleghi di tutti i colori e razze. lo stesso dicasi per parigi. dunque è altro il motivo: è forse l'ideologia.
la cosa puzza davvero molto per i suoi contorni poco chiari.
non credo sia una rivolta per il pane: somiglia di più a quello che siccesse a scampìa mesi fa.

2:37 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Il continuare a credere che esista un grande vecchio dietro ciò che accade in ogni angolo del mondo e che ci sia una regia occulta serve solo a mascherare tutti gli errori che facciamo come occidentali.

Non credo sia una rivolta contro la legalità come a Scampia. E’ solo che esistono due società la nostra e la loro ed i punti di contatto non ci sono. Nei tanto decantati Stati Uniti, dove sembra che l‘integrazione sia perfettamente riuscita, in realtà temo che anche li ognuno viva per conto suo ma tutto è forse mitigato da un sistema spietato dove chi vuole (salvo comunità davvero emarginate) puo’ provare a cambiare la sua esistenza. Nell’ingessata società europea per gli emarginati è invece difficile riuscire a cambiare il proprio destino. Qui L’Islam, la lingua o la razza non c’entrano nulla (testimonianza ne è l’intervento di Fra Canappa) quello che è chiaro è che esistono diverse comunità per nulla o poco integrate che vivono gomito a gomito senza comprendersi e che le nostre società faticano a trasmettere valori agli autoctoni, figuriamoci agli altri.

Mi permetto poi di segnalare che i francesi non è che brillino molto per tolleranza...

3:34 PM  
Blogger Il connestabile ha sostenuto

Non ho parlato di grande vecchio, caro il mio maresciallo!
non cominciare a farmi incazzare. Vuoi negare la componente ideologica?

3:41 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Non mi riferivo mica a te...:-)

La componente ideologica c'è sicuramente. Bisogna capirte se è il combustibile della rivolta o il comburente. Mi spiego per chi non è laureato, come me, al Mit. L'ideologia scatena l'odio e la rivolta o cavalca l'odio che cova nella banlieu? Io sono convinto che quando uno ha un buon stipendio, un tv color al plasma 32 pollici, un bel pacchetto tv Sky con calcio e cinema ed una Citroen magari vesrione sport non va in giro a bruciare cassonetti e lanciare molotov. Questi giovabni sono tagliati fuori dalla grande abbuffata consumistica e questo li fa innervosire... E' tristissimo ma è così...

3:58 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Sono rari i casi in cui la pura ideologia ha mosso masse di questo tipo...alla base, secondo me, ma forse sbaglio, c'è sempre il bisogno materiale...

4:01 PM  
Blogger Il connestabile ha sostenuto

Mah, sai, i terroristi di oggi e di ieri avevano i piedi al caldo: non erano mica poveri operai, di norma.
Almeno i leader.

4:10 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Appunto. Erano movimenti limitati che non portavano masse in piazza. Magari c'era consenso ma non palese. Per questo dico che non sono preordinati ma mossi da rabbia. Sottolineo che sono inorridito da queste scene anche perchè la macchina l'avranno bruciata a qualche disgraziato che la usava per andare a lavorare. La risposta deve essere fermissima ma non deve trascurare gli errori commessi ed il disagio di queste persone.

4:23 PM  
Blogger Il Baccelliere ha sostenuto

si parla tanto di parigi e londra..avete visto cosa è successo in statale in questi giorni????se vengono al poli apriamo una macelleria...

8:35 PM  

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