giovedì, novembre 03, 2005

ma tu sei come nando!

oggi sono andato a passare un paio di ore in un centro dove alcuni ragazzi di 12 anni passano il pomeriggio a giocare e a studiare. il ritmo del pomeriggio è stato scandito da una breve partitella a pallacanestro (2vs2) e poi dallo studio con loro.I bambini in tutto una 30 sono divisa in circa 3 classi dove ciascun "educatore" sta con loro per aiutarli a studiare. Gli educatori in questione sono 3 ragazze con meno di 30 anni dal passato, a mio parere, oscuro. Sono finito con un mio amico in una classe di 10 elementi. Pensavo di passare un pomeriggio tranquillo&gratificante e che mi facesse andare a casa fiero per la mia bontà di donare il tempo per questi ragazzi, come si dice, disagiati.

Invece oggi ho sbattuto contro un reltà che non mi sarei mai aspettato. In quella classe c'era di tutto stranieri e italiani, bacino di utenza:quarto oggiaro.In quella classe oggi ho sentito bestemmie, improperi contro "l'educatrice" e parole varie che mai mi sarei aspettato da una bocca di un dodicenne.

Ho studiato con due ragazzini. Il primo biondo e pazzo furioso, il secondo cicciottello e mansueto ma con poca voglia di studiare.

Tutti i bambini in quella stanza sono caratterizzati da una sola cosa: la povertà feroce che si legge sulle loro facce e dal loro modo di rapportarsi con gli altri: la violenza.Sembrano usciti da un racconto di Fante.Oltre a insultare vicendevolmente madri e padri di chiunque capiti a tiro si mettono di continuo le mani addosso mimando sgozzamenti e prese degne di Ray Misterio.Ci hanno provato anche con me e con il mio amico,alto 1.85 con due braccia che farebbero passare la fantasia a chiunque.All'inizio credevo che fosse un gioco, che fosse uno scherzo, col passare del tempo ho visto una sistematicità di questo comportamento che mi ha fatto pensare.

Dietro alla dodicenne con il pircing al labbro che si veste alla moda con la cintura D&G e i pantaloni Richmond, che aspetta solo il sabato pomeriggio per andare al casablanca, cosa\chi c'è?chi ha lasciato che la strada la educasse?può la povertà lasciare al caso anche l'educazione?Il ragazzino che non ha rispetto per niente e che salta addosso a tutti che futuro può avere?fra solo due o tre anni dove potrà essere?

E io cosa vado a fare?per fortuna a queste miei pensieri mi è venuto in mente di leggere un pezzo di un mio caro amico che dice:"La carità è legge dell'essere e viene prima di ogni simpatia e di ogni commozione. Perciò il fare per gli altri è nudo e può essere privo di entusiasmo. Potrebbe benissimo non esserci nessun risultato cosiddetto «concreto » –per noi l'unico atteggiamento «concreto» è l'attenzione alla persona, la considerazione della persona, cioè l'amore. Sovvenire ai bisogni altrui.E' un punto di partenza ancora incompleto! Qual e il bisogno altrui?Questa impostazione è ambigua, dipende da cosa noi crediamo che sia il bisogno altrui: e se ciò che io porto nonè veramente quello di cui essi hanno bisogno? Ciò di cui hanno veramente bisogno non lo so io, non lo misuroio, non ce l'ho io. E' una misura che non possiedo io. Perciò le «leggi» e le «giustizie» possono schiacciare, se dimenticassero o pretendessero sostituirlo, l'unico «concreto» che ci sia: la persona,e l'amore alla persona."
mi sono permesso di esternare questi miei dubbi e queste mie preoccupazioni agli amici del conciliabolo

scusate le maiuscole ma non avevo molta voglio di stare qui a metterle tutte

6 Comments:

Blogger Tecnologo ha sostenuto

bravo!
...e non essere schiavo delle maiuscole, non si usano più.

8:46 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Bene BB, tanti spunti e nuova linfa per il Conciliabolo.

Purtroppo la realtà di degrado che descrivi è molto diffusa e troppi bambini crescono abbandonati a se stessi ed alla televisione. E quelli che descrivi sono magari ragazzi che nella vita troveranno comunque una strada senza smarrirsi nella droga o nel male. E forse sono piu’ fortunati di tanti altri. La riflessione del tuo amico è condivisibile. Non puoi cambiare il corso della vita di questi ragazzi. Non puoi sostituirti al loro padre ed alla loro madre. Puoi essere però segno. Segno di qualcosa di diverso da Ray Misterio, dalla violenza, dall’odio e dai jeans Richmond. E puoi sperare che questo segno, che incidi nei loro cuori, insieme ai segni che altri segneranno, diventi un giorno lo stimolo per il riscatto e la voglia di una vita diversa.

10:02 AM  
Blogger Il Baccelliere ha sostenuto

la cosa evidente di questi ragazzi è stata l'educazione da televisione,l'educazione del tutto è dovuto..

10:48 AM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Archie (è vivo ed è tra noi ci ho pranzato ieri insieme) pensava che il ragazzino avrebbe scritto un tema sul dvd...(bene le maiuscole!)

11:24 AM  
Blogger L'Architetto ha sostenuto

Archie stava per scrivere proprio di quell'episodio dello scarpe: aggiungo che quando gli ho detto di scegliere qualcos'altro, mi ha parlato della Playstation...

E poi no Gughi, a quell'epoca i dvd non c'erano ancora!

1:53 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Adesso parla pure in terza persone...si è Maradonizzato!

2:41 PM  

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