martedì, ottobre 25, 2005

Tre

Sto leggendo un classico che ho trascurato : “I tre moschettieri”. Ho sempre saputo che Dumas veniva pagato a parole e quindi, sempre assediato dai creditori e cultore della bella vita, non lesinava nella scrittura. Viste le dimensioni del volume ho temuto che la lettura sarebbe stata difficile a causa di un racconto prolisso all’inverosimile. Ed invece....

Invece Dumas è il maestro della leggerezza. D’artagnan parte da Londra ed attraversa la manica ? Tre righe tre. Che tempo c’era? E chi se ne frega? Come era il mare? Affari suoi.

Il nostro ero deve attraversare Parigi per raggiungere la casa del signor di Treville? Una riga.
Gli avvenimenti si inseguono fondendosi in un unico compatto narrare. Le singole scene danzano davanti ai nostri occhi, nauseati da migliaia di immagini, con la stessa forza con cui colpivano uomini e donne dell’800.

L’amore ha i tratti sognanti dell’adolescenza, i cavalli monumentali fanno venir voglia di cavalcare verso Londra, i fazzoletti finemente ricamati volteggiano nell’aria, in casseruole odorose e saporite cuociono fagiani e lepri, le belle donne ed i coraggiosi cavalieri vengono tratteggiati con forza e precisione.

Questa è la grandezza di uno scrittore che supera i limiti del tempo ed incanta ed appassiona i lettori di qualche secolo dopo.

Si dice che Dumas avesse decine di “negri” ai suoi ordini che lui si limitasse a coordinare e limare gli scritti altrui. Citati, nel suo saggio sul male nell’800, sostiene che Stevenson abbia letto l’introvabile “Visconte di Bragelonne” , l’ultimo romanzo dedicato ai moschettieri, 20 volte affascinato dal ritmo e dalla perfezione del racconto.

Come Stevenson, Shakespeare ed altri ancora, Dumas ha contribuito a forgiare l’immaginario collettivo e allenare la fantasia di milioni di bambini ed adulti che sulle sue pagine si sono lasciati portare dalle ali del sogno.

Guglielmo

2 Comments:

Blogger Tecnologo ha sostenuto

molla quella roba vecchia e passa a Ellis!

4:37 PM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Appunto...

mi sono procurato "LaTalpa" di Le carre, non vedo l'ora...

4:49 PM  

Posta un commento

<< Home

Creative Commons License