venerdì, ottobre 28, 2005

Cuore di Ghisa

I due vigili stavano impettiti, il berretto in testa e la paletta, nella destra, nascosta dietro la schiena. Sorvegliavano cosi’ il lungo serpente di ferro e gomma che strisciava alle 8.30 sulla circonvallazione. Nessuno dei due, come si dovrebbe, stava dietro il blocco motore della Stilo. Il blocco motore, infatti, è l’unico pezzo della macchina in grado di fermare una raffica di Kalashnikov (Sembra una nota inutile ma con i tempi che corrono e bene sapere dove cacciarsi in caso di necessità...mi permetto poi di aggiungere una nota tecnica che non mette in discussione la mia abiura dell’altro giorno: l’Ak47, o Kalashnikov, non è munito di sicura. All’interno dell’Armata si dice che la sicura non è necessaria perchè l’attenzione di un soldato dell’esercito è sempre massima.)

Superato il posto di controllo gettavo un’occhiata distratta allo specchietto retrovisore, giusto in tempo per vedere i vigili che, reggendosi il berretto con la mano, si gettavano in macchina e poi partivano, tra un turbine di polvere e foglie secche, all’inseguimento. Di chi, era un mistero. I due audaci ed astuti ghisa partivano con lampeggiante ma senza sirena. Dribblavano con disinvoltura il traffico e, giunti nei pressi dell’inseguito, spegnevano i lampeggianti e scavalcavano la colonna ferma al semaforo passando sul marciapiede deserto. Giungevano nel cuore dell’incrocio giusto in tempo per piombare come falchi sul malcapitato. Mentre attraversavo assistevo dunque alla seguente scena:

Un ragazzino con un casco immenso sul cranio (visto così, sembrava quello che fa Darth Fender in Space Balls) era in piedi di fianco ad uno scoteer nero che al suo confronto sembrava il cavallo di troia di fianco ad Enea. Uno dei vigili aveva perso il suo aplomb e, a brutto muso, senza berretto e con la pelata al vento, cazziava di brutto il fanciullo. Il ragazzetto in oggetto era munito di zainetto regolamentare ed il suo look lasciava piu’ pensare ad un ragazzino normale che ad uno zarretto di periferia. La scena era poi completata dalla Stilo dei Ghisa messa di traverso nel cuore dell’incrocio, portiere aperte e lampeggiante a mille.

Francamente, sul momento, mi è parso tutto un po eccessivo. Poi ho riflettuto. Il ragazzetto, probabilmente, nella migliore delle ipotesi non si era fermato all’alt e nella peggiore, visto il brutto muso del vigile, si era lasciato andare a qualche gesto di troppo.

Che paese è quello in cui un ragazzino “normale” non si ferma all’alt dei vigili e non teme le conseguenze di un simile gesto? Che rispetto avrà dei suoi professori e dell’autorità in genere se non teme una divisa?

Non sarà che il clima di generale impunità retroattivà, condono selvaggio e perdonismo ha ingenerato nei figli e nei padri l’idea che tanto alla fine, con la Legge, ce la si cava sempre? Non è che la dura legge del sequestro del motorino, subito cancellata sull’onda delle proteste, era un buon modo per ricordare che la legge e l’autorità vanno rispettate?

Guglielmo, il maresciallo dei Ghisa

3 Comments:

Blogger fracanappa ha sostenuto

Tutta colpa della pubblicità.
Gli scooter sono sempre pubblicizzati come mezzi per svicolare nel traffico, facendo serpentine idiote tra le macchine ferme in coda.
Scherzi a parte, nell' opinione di molte persone pare esistano delle zone franche dalla buona educazione.
Allo stadio si deve scavalcare la coda, il più prudente degli automobilisti una volta a cavalcioni di un motorino si sente autorizzato a qualsiasi nefandezza (superare macchine ferme per far attraversare i pedoni, passare con il rosso, cercare di superare sulla destra quando il veicolo che lo precede mette la freccia A DESTRA, e via rincoglionendo).
Domandina: rispettare le regole e di conseguenza gli altri, è una fatica così immane da aver bisogno di luoghi franchi per riposarsi?

11:51 AM  
Blogger Guglielmo il Maresciallo ha sostenuto

Lo stadio, in effetti, è zona franca.Succede di tutto in spregio alle normali regole del vivere civile.

I motorini come le microcar, sembrano permettere ogni tipo di infrazione!

Bravo Fracanappa!


Guglielmo

12:53 PM  
Blogger Il Baccelliere ha sostenuto

personalmente odio i ghisa, penso siano ottusi.
il baccelliere già andrea

5:39 PM  

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